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In piena
crisi economica globale, la Pfizer, la casa farmaceutica più potente al
mondo, acquista per 68.000.000.000 di dollari la Wyeth Ayerst
Laboratories.
La Wyeth nel 1982 sponsorizzò negli Stati Uniti una campagna
pubblicitaria finalizzata a presentare l'osteoporosi come un gravissimo
problema per tutte le donne.
La paura dell'osteoporosi (decalcificazione, fratture alle anche, ecc.)
è stata montata ad arte agli inizi
degli anni '80 grazie alle influenti Agenzie di Pubbliche Relazioni
(Public Relation).
Idem per la paura del colesterolo, dove la Pfizer detiene il record
assoluto con la statina Lipidor (il farmaco con obbligo di ricetta più
venduto di tutti i tempi. 10 miliardi di $ all'anno).
Sotto il grafico di Big Pharma (cioè le prime 10 multinazionali del
farmaco) che mostra i costi per il solo 2004.
Ogni anno le multinazionali spendono il doppio in Marketing rispetto
alla Ricerca vera (R&D).
Per esempio la Pfizer ha speso nel 2004 per il solo marketing 16,9
miliardi di dollari, mentre per la ricerca solo 7,68!
L'obiettivo di Big Pharma non è di curare le malattie ma di vendere
prodotti e/o servizi (esami, test, screening, ecc.), e per fare questo
servono sempre nuovi malati...
Redazione
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Il colosso Pfizer acquista Wyeth per 68 miliardi di dollari
Tratto da
"Rinascita" -
Globalizzazione e crisi economica non risparmiano la
farmaceutica, rimettendo in moto, dopo un 2008 di sostanziale stallo, il
mercato delle acquisizioni, seppur a debito.
I due colossi statunitensi del settore, Pfizer e Wyeth, hanno raggiunto
ieri nella notte un accordo di fusione, dando vita così al più grande
gruppo farmaceutico mondiale, tra i più diversificati nell’industria
della salute, più nota come “healthcare”, con un fatturato annuale
di circa 75 miliardi di dollari e quote di mercato prossime al 10% in
America ed in Europa.
Secondo quanto anticipato ieri dal “New York Times”,
poi confermato dalla stessa Pfizer sul suo sito Internet, l’accordo
prevede che l’azienda fondata nel 1849 dai cugini tedesco-americani
Charles Pfizer e Charles Erhardt acquisti
L’operazione di “merge and acqusition” (M&A), che
ammonta complessivamente a 68 miliardi di dollari, è la più grande
registrata dal 2000 nel settore dell’industria farmaceutica - quando a
convolare a nozze furono Glaxo Wellcome e SmithKline Beecham - e la
seconda per valore dopo quella da 70 miliardi avvenuta tra AT&T
(American Telephone & Telegraph Company) e la statunitense BellSouth
nel 2006.
La crisi finanziaria globale, però, non sembra aver insegnato molto ai
manager della Pfizer.
Per assicurarsi una crescente fetta di mercato, compensare
i guai con la giustizia Usa e l’ormai prossima scadenza di alcuni
brevetti chiave,
Ma si sa: il lupo perde il pelo ma non il vizio. Intanto,
per gettare le basi per il rientro dello sforzo finanziario e aumentare
gli utili futuri, il vertici del gruppo hanno annunciato anche un nuovo
programma di ristrutturazione con tagli di organico del 10% circa tra
area vendite, produzione, Ricerca e Sviluppo e amministrazione, in parte
giustificato dai numeri poco promettenti del quarto trimestre 2008:
caduta delle vendite del 4% e crollo dell’utile netto dai 2,72
miliardi di dollari dello scorso anno ai 266 milioni di quest’anno a
causa della condanna da 2,3 miliardi comminata per non corretta attività
promozionale.
Al netto di questa voce e di altre voci straordinarie, a ben vedere,
l’utile netto sarebbe stato però in aumento del 29% a quota 4,39
miliardi…