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I
pericoli della televisione
Argomenti
scientifici ed esoterici
Tratto da «I
pericoli della televisione» - Lectorium Rosicrucianum
Che
cos’è la televisione?
Tecnicamente, la
televisione è un mezzo che trasmette emissioni di immagini visive sotto
forma di onde elettromagnetiche e riconverte le onde ricevute in
immagini visive.
E’ nel 1884 che l’inventore
russo-tedesco Paul Nipkow fece brevettare un dispositivo di trasmissione
di immagini: il disco analizzatore. Si trattava di un disco perforato,
che ruotava rapidamente, mediante il quale una scena illuminata era
scomposta in punti luminosi e scuri. La serie di punti di luce così
ottenuta era convertita in segnali elettrici e telegrafata a un
ricevitore. Gli impulsi che arrivavano al ricevitore erano riconvertiti
in punti luminosi e scuri, a partire dai quali l’immagine originale
era allora ricostruita, più o meno esattamente, grazie a un disco
identico, sincronizzato sul primo.
Il dispositivo di Nipkow era primitivo, ma il metodo di base della
televisione non è cambiato: le immagini sono sempre scomposte in punti
luminosi e scuri.
Si dovette attendere il 1923 per ottenere delle immagini i alta qualità,
e ciò grazie a un americano nato in Russia. Vladimir Zworykin, che
depositò una domanda di brevetto per il suo «iconoscopio», prototipo
del tubo catodico del televisore moderno. Il disco analizzatore era
stato sostituito da un cannone elettronico, fonte immediata di pericolo,
come vedremo.
Negli Stati Uniti, la prima trasmissione televisiva regolare ebbe luogo
nel pomeriggio del 30 aprile 1939, in occasione dell’inaugurazione
dell’Esposizione Mondiale di New York. Il tema dell’esposizione era
«Il mondo di domani». La National Broadcasting Company (NBC), sotto
gli auspici della Radio Corporation of America, diffuse le cerimonie a
titolo dimostrativo. In pochi giorni la gente cominciò ad accalcarsi a
migliaia per vedere le dimostrazioni del nuovo miracoloso apparecchio.
Così nacque la fascinazione televisiva che ha ammaliato l’intera
società!
Durante la seconda guerra mondiale, l’industria dell’elettronica si
concentrò sulla produzione militare. Ma in seguito una vera esplosione
televisiva si propagò nel mondo del dopoguerra. Il numero delle
emittenti televisive passò da 6 nel 1945 a 523 nel 1958. Oggi vi sono
circa 1000 stazioni televisive. Il numero dei televisori privati passò
da qualche unità nel 1945 a un milione nel 1949, 10 milioni nel 1951,
46 milioni nel 1958, a 121 milioni nel 1977. E questi dati si
riferiscono unicamente agli Stati Uniti d’America.
Lo sviluppo della televisione negli altri paesi seguì un ritmo analogo.
La televisione divenne ben presto un affare mondiale. La nascente era
della televisione, iniziata all’Esposizione Mondiale del 1939,
sembrava partita a vele spiegate e a tambur battente. Nulla e
nessuno avrebbero potuto arrestarla.
L’umanità, dopo milioni di anni di civilizzazione in lenta
evoluzione, con l’avvento della televisione modificò, in pochi
decenni, completamente i suoi costumi dando il via a una nuova era: «l’era
della televisione».
Improvvisamente la vita si trasformò in un «passatempo» di massa. E
le persone divennero più propense a restarsene a casa a sorbire i «pasti
televisivi» davanti allo schermo.
Non è stato necessario attendere a lungo perché spietate campagne
pubblicitarie cominciassero a strombazzare la dottrina del «consumismo».
Peggio, numerose nazioni sono oggi condizionate attraverso una
programmazione e una censura televisiva controllate dal governo, mezzo
efficacissimo per instillare senza posa nelle masse ideologie
assoggettanti.
La televisione è STRUMENTO DEL POTERE, potere sui sentimenti, sui
pensieri, sui desideri, sulla volontà e sulla mente di tutti. Ma quali
sono le POTENZE che detengono questo POTERE? A questa domanda dobbiamo
trovare una risposta.
C’è una televisore in quasi tutte le abitazioni; numerose famiglie
(60% in USA) ne possiedono almeno due. Ma la televisione non si limita
alle abitazioni private. Essa infierisce nelle scuole, negli ospedali,
nelle fabbriche, nei laboratori spaziali. Delle telecamere agli angoli
delle strade e nei grandi magazzini ci sorvegliano come poliziotti
elettronici.
Le telecamere controllano il traffico. Le telecamere ci indicano l’ora
di arrivo e di partenza dei voli. Migliaia di persone studiano
utilizzando videocassette. Telecamere rivelano i complessi dettagli del
funzionamento del cervello. Telecamere appositamente sistemate dirigono
le bombe sui loro bersagli. Grazie alla televisione, i medici
controllano i loro pazienti e le guardie sorvegliano i loro prigionieri.
Satelliti televisivi, quali spie del cielo, sono in orbita attorno al
nostro pianeta. Questa terra non è più illuminata dallo Spirito.
Apparentemente nessuno ha bisogno della visione spirituale, avendo tutti
la tele-visione!
L’occhio dello Spirito, l’occhio dell’Anima, è stato abbandonato
per l’occhio elettronico! (…)
Il
problema delle radiazioni
La televisione è una delle
meraviglie dell’elettronica, la scienza dell’utilizzazione degli
elettroni.
Gli elettroni sono delle piccole particelle cariche di elettricità.
(…)
Il tubo a immagini di un apparecchio televisivo è costituito sulla base
di un cannone a elettroni che proietta sullo schermo, concentrandoli,
fasci di elettroni. La parte interna dello schermo è ricoperta da una
rete di qualche migliaia di punti, la cui fluorescenza può essere
eccitata nei tre colori di base della televisione a colori. Ogni volta
che il fascio di elettroni colpisce uno di questi punti, questo emette
una luce tanto più intensa quanto più intenso è il fascio.
Facendo in modo che il fascio esplori lo schermo esattamente come si
legge una pagina di un libro, linea dopo linea, e facendo
contemporaneamente variare l’intensità, i punti luccicano con
maggiore o minore intensità, il che crea l’illusione dell’immagine.
La ripetizione rapida di questo processo, compresi dei cambiamenti
progressivi nell’immagine, suggerisce l’idea del movimento. Segnali
acustici apportano la sonorizzazione.
Guardando la televisione, ci si fa dunque iniettare dell’energia
radiante, non sotto forma di luce ambientale naturale proveniente dal
sole, ma con quella «luce della televisione» molto caratteristica,
tutta artificiale, proiettata con una intenzione ben precisa. Essa è
proiettata sullo spettatore attraverso lo schermo fluorescente mediante
il cannone a elettroni, puntato letteralmente contro la persona che si
trova davanti alla televisione. Questa energia penetra nello spettatore
e danneggia le ghiandole endocrine e i sottili organi eterici ce
svolgono un funzione così cruciale nel processo della trasfigurazione.
(…)
Gli effetti delle radiazioni sull’uomo sono misurati in rem (Roentgen
Equivalent for Man) o in millirem (un millesimo di rem). Nel 1950 si
stimava che fossero necessari 1000 rem o più per causare il cancro
all’embrione. Nel 1955 si stimava che 200 rem fosse un valore più
vicino alla realtà. Oggi certuni pensano che siano sufficienti 2 rem.
Vent’anni fa gli schermi televisivi erano considerati «sicuri»
allorché emettevano 50 millirem all’ora. Adesso il limite di
tolleranza è la centesima parte di questa grandezza (0,5 mrem
all’ora). E così via.
(…)
Lo scienziato John Ott, fondatore dell’Istituto di Ricerche sulla
Fotobiologia dell’Ambiente di Sarasota in Florida, ha dimostrato che
anche il limite attuale di 0,5 mrem all’ora, fissato per i raggi X
emessi dal televisore, è troppo alto.
(…)
Il ritmo
senz’anima
(…)
Guardando la televisione, si ha l’impressione di vedere delle
immagini, ma ciò che effettivamente si sta vendendo è il luccichio
fosforescente di circa 300.000 minuscoli punti. Non vi è nessuna
immagine.
Questi punti sembrano continuamente accesi, ma in realtà non lo sono.
Tutti i punti vanno e vengono 30 volte al secondo (50 in Europa),
creando ciò che si suol chiamare «l’effetto di scintillazione
catodica».
Questo scintillio si produce così rapidamente che l’occhio e, quindi,
la coscienza non possono percepirlo. La traduzione dell’energia
luminosa in immagini visive all’interno del cervello avviene soltanto
10 volte circa al secondo. Grazie a uno sguardo fisso, combinato con la
persistenza dello schermo, gli occhi sono, per cosi dire, «ingannati»
e accettano le immagini come se fossero reali.
Ma l’anima non si lascia ingannare tanto facilmente!
Prevale in profondità, nei più nascosti reconditi della coscienza, la
sensazione di essere interiormente lacerati in piccoli pezzi, dispersi
in migliaia di atomi a causa di ciò che gli occhi hanno trasmesso.
L’impressione di essere «atomizzati» corrisponde al reale e dimostra
una polarizzazione deformata dei veicoli sottili. L’espressione «meno
animata» è proprio vera!
Anni di quotidiano ascolto televisivo finiscono col cancellare questa
labile sensazione, prova supplementare del fatto che «meno anima» si
è trasformato in «assenza d’anima». La televisione trasforma le
persone in esseri senz’anima, cioè in automi.
(…)
Tutti conosciamo gli effetti ipnotici del battito insistente durante,
per esempio, un concerto di «rock», che può indurre in uno stato di
trance. (…) Il battito meccanico prodotto da certe forme di «musica»
contemporanea conduce essenzialmente a una regressione verso la magia
arcaica e, in questo senso, è un fenomeno deplorabile. (…)
Ebbene la televisione nel vostro salotto produce un battito elettronico
molto più pericoloso.
La scintillazione 30 o 25 (50) volte al secondo di tutti i punti dello
schermo catodico, in seguito all’esplorazione folgorante del fascio
elettronico, fa sì che lo schermo entri in pulsazione allo stesso
ritmo. Questa costante pulsazione luminosa, accompagnata da un suono
stridente situato in genere immediatamente al di sopra della soglia di
percezione acustica, è responsabile di numerose emicranie e
deterioramenti della vista. Essa produce ancora altri effetti più seri.
Sembrano si siano verificati casi crescenti di epilessia in individui
particolarmente sensibili a questo genere di pulsazioni. Si suol parlare
di «epilessia televisiva» (…)
Vi è pure l’effetto ipnotico. (…) Non senza ragione molte persone
sensibili si lamentano si sentirsi «ipnotizzate», «ammaliate», «mentalmente
svuotate», «disfatte dal tubo», «come zombie».
Una tecnica estremamente astuta, chiamata «suggestione subliminale»,
si inserisce nel battito del tubo mediante immagini lampo inviate alla
frequenza del battito, più rapide della vista. (…)
Il battito del televisore è responsabile, tra gli altri effetti,
dell’iperattività nei bambini.
(…)