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La guerra ad Internet del Pentagono
Di Mike Whitney - 14 febbraio 2006
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Traduzione per www.disinformazione.it di Stefano Pravato

Il Pentagono ha messo a punto un'intera strategia per controllare internet e il libero fluire delle informazioni. Il piano compare in un documento recentemente divenuto accessibile, “The Information Operations Roadmap”, che è stato consultato sotto la FOIA (Freedom of Information Act) e svelato in un articolo alla BBC. 
Il Pentagono vede internet nei termini di un avversario militare che rappresenta una minaccia vitale alla sua affermata missione di dominio globale. Ciò spiega il linguaggio conflittuale del documento che parla di “combattere la rete”; sottintendendo che internet è l'equivalente di “un'arma del nemico". 
Il Dipartimento della Difesa attribuisce un gran valore al controllo dell'informazione. Il nuovo programma esibisce la loro determinazione a stabilire i parametri della libertà di parola.
Il Pentagono reputa essenziale l'informazione per la manipolazione delle percezioni pubbliche e, pertanto, la considera un elemento cruciale per indurre il consenso alle politiche impopolari. Le recenti rivelazioni sui militari che hanno fatto propaganda nella stampa estera, dimostra l'importanza data al cooptare l'opinione pubblica.

La guerra all'informazione è usata per creare una nuvola impenetrabile attorno alle attività del governo in modo che le decisioni siano prese senza dissenso. La cortina fumogena di falsità che avvolge l'amministrazione Bush non riguarda tanto la prevaricazione sui politici quanto una politica chiaramente articolata di offuscamento. “The Information Operations Roadmap” è destinata unicamente a sovvertire il principio di una cittadinanza informata. 
L'obbiettivo del Pentagono su internet ci dice parecchio sugli altri media di massa e sulle loro connessioni con la classe dirigente politica.
Perché, ad esempio, il Pentagono vedrebbe internet come un maggior pericolo rispetto agli altri mainstream media (MSM), da cui una stima del 75% degli Americani prende le proprie notizie?

La ragione è lampante: perché i MSM sono già una parte completamente integrata del sistema e forniscono una sequenza di notizie addomesticate per 24 ore al giorno. I MSM operano come una succursale de-facto del Pentagono, propagandisti affidabili e sofisticati per le guerre di aggressione di Washington e i suoi sotterfugi politici.
Internet, invece, è l'ultimo bastione della democrazia Americana; un mondo virtuale dove l'informazione affidabile scorre istantaneamente da persona a persona senza passare attraverso filtri. I visitatori on-line possono avere un'immagine chiara delle devastazioni del loro governo con un click del mouse. Questa è la liberalizzazione delle notizie, una fonte aperta di informazione che espande la mente, che eleva la consapevolezza del cittadino su argomenti complessi e che spaventa lo status quo. 
Il programma del Pentagono è solo una faccia di una più vasta cultura della falsità; un ethos di disonestà pervasivo che racchiude tutti gli aspetti della Casa Bianca di Bush. Il Dipartimento della “Strategic Intelligence” è una frazione delle gerarchie della Difesa ed è interamente dedicato a nascondere, distorcere, omettere e manipolare la verità.

In che modo l' “intelligence strategica” è diversa dalla semplice intelligence? 
Si tratta di informazione che è adattata in modo da soddisfare le necessità di un gruppo particolare. In altri termini, non si tratta per niente di verità, ma di un prodotto, una finzione, una bugia. 
Intelligence strategica è un ossimoro; un bell'esempio di doppio senso Orwelliano che riflette il cinismo profondamente radicato dei suoi autori.
Internet è il logico bersaglio della guerra elettronica del Pentagono. I memoriali di Downing Street, le minacce di bombardamento contro Al Jazeera di Bush, le fraudolente elezioni del 2004, e lo spianamento di Falluja, hanno già frantumato anche l'idea di un'esecuzione liscia delle guerre di Bush. E' comprensibile che Rumsfeld and Co. Vorrebbero cercare di trasformare questo nemico potenziale in un alleato, proprio come hanno fatto con i MSM. 
Il piani del Pentagono per ingaggiare una “guerra al virtuale” sono impressionanti. Come nota la BBC : “Le operazioni descritte nel documento includono uno spettro sorprendente di attività militari: incaricati degli affari pubblici che istruiscono i giornalisti, reparti di operazioni psicologiche che cercano di manipolare i pensieri e le convinzioni di un nemico, specialisti di attacchi a reti di computer che cercano di distruggere le reti nemiche.” (BBC)

Il nemico, ovviamente, sei tu, caro lettore, o chiunque rifiuti di accettare il proprio ruolo di banale ingranaggio nel nuovo ordine mondiale. Confiscare internet è una maniera prudente per controllare ogni pezzo di informazione su cui uno si imbatte dalla culla alla tomba; del tutto necessario per un disciplinato stato di polizia.
L'“Information Operations Roadmap” (IOR) raccomanda che le operazioni psicologiche (Psyops) “dovrebbero considerare uno spettro di tecnologie per disseminare la propaganda nel territorio nemico: veicoli aerei comandati a distanza, "sistemi miniaturizzati di diffusione vocale da disperdere sul territorio", dispositivi wireless, telefoni cellulari e internet.” Nessuna idea è troppo costosa o troppo spinta per sfuggire dalla seria considerazione dei capi del Pentagono.
Il Dipartimento della Guerra sta pianificando di infiltrarsi in ogni area di internet, dai blog alle chat, dai siti di sinistra ai commenti editoriali. L'obbiettivo è di sfidare ogni frammento di informazione che appaia sul web e che possa contrastare la versione ufficiale; la fiaba del benefico intervento Americano a promuovere la democrazia e i diritti umani su tutto il pianeta. 
Lo IOR aspira a "fornire il massimo controllo sull'intero spettro elettromagnetico" e a sviluppare la capacità di "mettere fuori uso o distruggere l'intero spettro dei globalmente emergenti sistemi di comunicazione, sensori, e sistemi d'arma dipendenti dallo spettro elettromagnetico". (BBC)

Dominio a spettro completo.
Lo scopo definitivo del Pentagono è creare un paradigma internet che corrisponda al modello dominante ufficiale, privo di immaginazione o di punti di vista divergenti. Prevedono un internet che si ristringa in maniera via via crescente per l'ingorda influenza dell'industria e dai suoi numerosissimi “nastri di bugie”. 
Internet è la moderna piazza delle idee, un'inestimabile risorsa per la curiosità umana e la resistenza organizzata. Fornisce un legame diretto tra il potere esplosivo delle idee e il coinvolgimento del cittadino impegnato. (cioè: democrazia partecipativa) 
Il Pentagono sta mettendo i presupposti per privatizzare internet cosicché la rivoluzione dell'informazione si trasformi in una tirannia dell'informazione, estendentesi a ogni area delle comunicazioni e asservita agli interessi esclusivi di pochi plutocrati Americani ben armati.

 
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