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Pannolini?
Li laviamo, siamo inglesi
Marinella
Correggia - "Il Manifesto" 26 maggio 2004
Quando
si dice che un bambino del Nord del mondo ha un peso ambientale pari a
quello di 50 bambini africani messi insieme, si comprende anche la prima
infanzia, dalla nascita fino ai tre anni. Lo spreco non è solo
imputabile alle incredibili quantità di giocattoli e abitini ma anche e
soprattutto ai pannolini monouso, fatti di cellulosa e un po' di
plastica. Solo in Italia ogni giorno se ne usano mediamente 6 milioni e
mezzo di pezzi; ben 2,2 miliardi l'anno; così, l'evacuazione dei
bisognini di bimbi richiede 600.000 tonnellate di pasta di legno; è
come dire che ogni pupo manda in discarica l'equivalente di diversi
alberi di alto fusto, prima ancora di aver imparato a leggere riviste
pesanti un chilogrammo e per il 90% pubblicitarie. Confrontando i
pannolini monouso con quelli lavabili per l'arco di utilizzo medio di
due anni e mezzo pro infante, è stato calcolato che produrre i primi
richiede una quantità di energia 3,5 volte più grande di quella
necessaria per i secondi, si consumano quantità di materiali
non-riutilizzabili 8 volte più grandi, si generano rifiuti solidi 60
volte superiori; e occorrono quantità di terra 4 volte più grandi di
quelle necessarie per produrre i materiali naturali dei pannolini
riutilizzabili. I pannolini usa e getta sono una sfida particolarmente
ardua in termini di gestione dei rifiuti perché impiegano centinaia di
anni per decomporsi. I pannolini di cotone lavabili detti anche «ciripà»
sono molto meno costosi di quelli usa e getta e non sono più un enorme
sacrificio, grazie alle innovazioni introdotte negli ultimi anni
(indicazioni sul sito www.bilancidigiustizia.it, offerte dalle famiglie
bilanciste con bimbi piccoli).
C'è
però chi è andato oltre le soluzioni autogestite da mamma e papà.
L'annoso problema ambientale dei pannolini «liberatori ma inquinanti»
ha attirato l'attenzione dei verdi britannici che sono arrivati a una
proposta politica, nel quadro delle iniziative per un'economia a rifiuti
zero. Partendo da un po' di calcoli ripresi dal sito www.equologia.it.
Ogni anno la Gran Bretagna consuma circa 3 miliardi di pannolini, che
costituiscono il 4% dei rifiuti domestici e finiscono in discarica. Per
acquistarli, mamme e papà spendono ogni anno l'equivalente di 893
milioni di euro, 1.500 a bambino, considerando una media di 5.000 cambi
prima di abituarsi al vasino. Parallelamente, lo stato spende oltre 60
milioni di euro per smaltirli in discarica o incenerirli.
Ebbene, dicono i verdi inglesi, con soli 223
milioni di euro si potrebbero regalare a tutti i genitori pannolini
lavabili gratis e anche fornire loro dei servizi gratuiti per il
lavaggio. Usare i pannolini riutilizzabili in cotone piuttosto che
quelli usa e getta farebbe risparmiare 890 euro per il primo figlio,
1200 per il secondo se si usano gli stessi pannolini. Per esempio,
fornire a tutti i genitori dei pannolini gratis costerebbe 128 milioni
di euro: l'equivalente di un aumento pari a 4,28 euro sulle tasse
annuali medie. Ma ciò genererebbe risparmi per i genitori di 536
milioni di euro all'anno, cioè più di 4 volte l'investimento iniziale.
In alternativa, fornire a tutti i genitori pannolini gratis e servizi
gratuiti di lavaggio genererebbe risparmi di 893 milioni di euro
all'anno per i genitori. Questo richiederebbe un investimento più alto:
l'equivalente di un aumento di 38 euro sulle tasse medie annuali. Ma
avrebbe il vantaggio di stimolare un'intera economia locale nella
pulizia dei pannolini creando posti di lavoro sostenibili, col risultato
che i soldi rimarrebbero nella comunità invece di andare alle
multinazionali che producono pannolini usa e getta. Secondo le stime, si
potrebbero creare 50.000 posti di lavoro in più, riducendo le emissioni
di gas serra e assicurando benefici ambientali e di qualità della vita.
Già
oggi in Gran Bretagna molti consigli di contea offrono sussidi ai
genitori che usano pannolini riutilizzabili, per risparmiare sugli altri
costi dello smaltimento in discarica. Tuttavia, questi schemi variano
moltissimo nel paese. Alcuni sono temporanei, altri si applicano nel
lungo periodo, altri ancora offrono anche servizi di lavaggio pubblici