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Un
paese sull’orlo del baratro
di Lorenza
Veronese per www.disinformazione.it
– 15 febbraio 2007
Molto spesso ci capita di trattare l'argomento “media”
ed “informazione”. Questi sono termini che diventano di giorno in
giorno sempre più frequenti. La connotazione è, ovviamente, negativa
perchè ormai se ne parla solo per indicare ciò che i media e
l'informazione (quella presunta tale) non dicono.
Questa è una realtà che conosciamo fin troppo bene. Ciò che non
conosciamo appieno è quanto i
media e l'informazione ufficiale tacciano sugli avvenimenti attuali.
Proprio quando pensiamo di aver captato le informazioni appositamente
occultate dal sistema, ci accorgiamo di essere ancora fermi allo strato
superficiale della realtà. Il lavoro di ricerca è davvero molto duro.
Quanti per esempio hanno sentito la notizia (pubblicato sul
sito infowars.net), di uno strano movimento di violenta migrazione che
si sta intensificando negli Stati Uniti?
Sappiamo che la società statunitense è di fatto multietnica, di
conseguenza la cosa potrebbe non sconvolgerci più di tanto, abituati
come siamo a quello che accade alle porte dell'Italia, potrebbe
rientrare in una “normalità”.
Qualche quotidiano o telegiornale hanno mai reso nota la notizia su
questi violenti flussi migratori subiti recentemente dagli Stati Uniti
da parte di cittadini Messicani?
Il WorldDaily (www.worldnetdaily.com)
ha riportato in data 2 Gennaio 2007, la notizia di una manovra operata
dal governo americano (promossa dal Congresso fatta eccezione di alcuni
esponenti come Tom Tancredo e
Ron Paul) con il supporto del silenzio di alcuni mezzi di
comunicazione come
Sembra ci sia l'intenzione di separare questo blocco dal
rimanente blocco dei paesi del continente.
Ancora, in un articolo pubblicato sulla rivista statunitense
Whistleblower uscita nel mese di gennaio 2007, dal titolo “Come i nostri leaders stiano astutamente trasformando gli USA un
un'Unione Nordamericana”, viene riportato che “L'idea che il nostro stesso governo sia coinvolto nel compromettere la
sovranità statunitense in un modo così radicale è difficile da
comprendere” sostiene il direttore della rivista, David
Kupelian. “Dopo tutto –
continua il direttore - gli
americani sono già stati colpiti da una forte immigrazione, davvero
sconvolgente, non soltanto per il fatto che dai 12 ai 20 milioni di
immigrati illegali gravino sulla già strascicante economia del paese e
per l'aumentare della criminalità, ma anche perchè il governo si sta
rifiutando di prendere un qualunque tipo di provvedimento a riguardo”.
Nella prima settimana di gennaio un'ondata di clandestini
messicani armati avrebbe oltrepassato la frontiera statunitense lungo il
confine dell'Arizona, da qualche parte attraverso la sezione lunga
Immagini di musulmani o arabi che sparano e uccidono guardie nazionali
sono state anche raccolte da alcuni testimoni, ma senza che nemmeno un
quotidiano locale dedicasse un solo paragrafo all'avvenimento.
Nel 2005 ci sono state dozzine di sparizioni di cittadini
americani rapiti ai confini con il Texas (di cui è stato governatore
anche un certo George Walker Bush), trasferiti e trattenuti in Messico.
Questa notizia non è mai stata divulgata. Molti sono spariti, altri
sono stati uccisi. Più di 800 cittadini statunitensi sono rimasti
uccisi ai confini del Texas nel 2005, altre centinaia sono morte nel
2006.
Sono presenti milioni di immigrati illegali, solo nella città di
Houston. Nello stesso luogo sono avvenute innumerevoli esplosioni di
autobombe attribuite ai clandestini che hanno colpito anche Dallas,
senza che ancora nulla fosse trapelato dai mezzi di comunicazione.
Movimenti di massa di truppe militari messicane sono state
individuate ai confini, mentre sparavano e uccidevano ufficiali
federali.
Il mese scorso, un telegiornale della CNS ha divulgato la notizia di una
continua minaccia subita dagli sheriffi texani e dalle forze
dell'ordine, da parte di membri delle milizie messicane addestrate negli
Stati Uniti, i quali entravano ed uscivano dai confini, stringendo
rapporti di collaborazione con i gruppi che gestiscono traffici di droga
e con le gang criminali al fine di proteggere “sofisticate operazioni
sommerse”.
Sappiamo anche di come l'immigrazione illegale venga
sfruttata dalle organizzazioni adibite al traffico di droga come i Los
Zetas, per guadagnare il passaggio illimitato del confine.
Alcuni ex agenti della D.E.A. (l’ente governativo antidroga), hanno
testimoniato come tali organizzazioni, che il governo statunitense
stesso ha ammesso di aver addestrato, siano state utilizzate dalla
C.I.A. e da altri organi governativi per controllare il traffico di
droga nel paese. Chiudere i confini all'immigrazione illegale, vorrebbe
dire anche porre fine ad attività davvero remunerative come questa,
ecco perchè forse, il governo degli Usa non sia così interessato ad
intervenire in merito, a costo di foraggiare un paese come il Messico ed
a costo di accrescere i costi e la delinquenza nel proprio territorio.
Il piano ormai delineato, di creare una Unione Americana
con il Messico ed il Canada è stato sempre il preferito del gruppo dei
globalisti americani, ma ora sta diventando realtà, come confermato tra
le righe dal C.F.R.
Una Unione di questo tipo sarebbe davvero il biglietto di un treno
diretto verso il totale ed incontrastato sfruttamento delle risorse del
continente e la cancellazione del diritto di sovranità degli altri
Stati che appartengono all'America.
Non è difficile immaginare che questa sia la direzione più
ovvia che possa prendere un paese, il debito pubblico del quale è il più
alto in assoluto e che ormai non ha più risorse interne su cui poter
contare, deve dichiarare guerra ai paesi che non utilizzano la sua
moneta per il commercio, e a quelli che non lo riforniscono di energia e
ha anche dovuto modificare alcune leggi per non dover dichiarare
bancarotta.
Il simbolo di questa unione è il mastodontico N.A.F.T.A. (North
American Free Trade Agreement, Accordo nordamericano di libero scambio),
Super Autostrada per il libero
scambio che riguarda Messico, Stati Uniti e Canada.
L'accordo per la costruzione di quest'opera senza
precedenti e senza limiti è stato firmato nel pieno consenso da tutti i
governi dei 3 stati, con pieno accordo anche sui fondi da destinare alla
sua realizzazione. Tra le altre cose rientra anche la costruzione di una
mega autostrada (vedi immagine) che dal Messico va fino in Canada!
Il governo messicano sta addirittura distribuendo agli
emigranti illegali, mini congegni satellitari per facilitare il loro
tragitto attraverso il deserto verso gli Stati Uniti.
Qualche settimana fa, l'amministrazione Bush ha persino firmato un
trattato, risalente ancora al 2004, chiamato “Il Totale Accordo per
Ma questa non è la prima volta che l'amministrazione Bush si muove a
favore dell'immigrazione messicana. Nel 2005 il New York Times che tale organo aveva iniziato un programma che
prevedeva il pagamento dell'assicurazione sanitaria e dell'assistenza
medica per garantire l'aiuto ad immigrati illegali. Ricordiamo che ci
sono milioni di cittadini riconosciuti, americani che non possono
nemmeno permettersi l'assistenza minima in quanto non possono pagarsi
l'assicurazione medica. E senza assicurazione, nello stato che in molti
ammirano, quello di Hollywood per intenderci, non si riceve alcun tipo
di cura. I membri del Congresso decisero di mettere a disposizione un
miliardo di dollari a tale scopo.
Qualche settimana fa, il Wall Street Journal ha riportato che
L'8 gennaio di quest'anno, il Dallas Morning News ha reso nota la notizia che il patron della
pizza messicano, il proprietario della catena Pizza
Patròn situata a Dallas, sarà presto in grado di far acquistare la
pizza americana con pesos messicani.
Il Grande Paese pare sia ormai sull'orlo del baratro, per
usare un termine ormai ripetuto sugli articoli che ho citato.
Notizie tratte da www.worldnetdaily.com
www.prisonplanet.com
www.infowars.net
Whistleblower Magazine