|
Home Page - Contatti - La libreria - Link - Cerca nel sito - Pubblicità nel sito - Sostenitori |
- Pagina
Israele
- Pagina interpretazione della
realtà
E’
il momento della pace tra israeliani e palestinesi? Ma davvero?
Fausto Carotenuto
La nomina di
Amir Peretz a segretario del Partito Laburista israeliano e le
dimissioni di Sharon da Primo Ministro e dal Partito Likud sono le
notizie di maggiore rilievo del quadro israeliano delle ultime settimane. C’è chi dice che si tratta di un terremoto
politico dai vasti effetti…. I giornali locali parlano di un vero e
proprio big bang che rimescolerebbe le carte in favore di una decisa
spinta alla fine del conflitto con i palestinesi: si corre finalmente
verso la pace?
Speriamo… Ma sono anni che si corre verso la pace…
E allora perché non si è fatta la pace finora?
Purtroppo la pace non si è fatta perché chi voleva e manovrava la
guerra ha continuato a volerla… E chi ha voluto tenere in vita questa
guerra è al di sopra delle parti in conflitto, ad un livello di potere
e di manipolazione superiore…
In tutti i
popoli ci sono enormi potenzialità positive e grandi qualità. E questo
vale certamente anche per il popolo ebraico e per gli arabi. Per
millenni non ci sono stati problemi di convivenza tra loro. Ma un giorno
alcune forze oscure hanno deciso di scatenare gli uni contro gli altri
quei settori minoritari e oscuri che sono presenti in ogni popolo. E che
dipendono in vari modi dai più elevati poteri neri. Quei settori
minoritari e di potere hanno coinvolto le loro popolazioni in una
vicenda storica forzata, artificiosa. E’ così - in estrema sintesi -
che dalla prima metà del secolo scorso è cominciato il conflitto
arabo-ebraico.
La solita creazione di un vortice di odio, di violenza e di paura. Con i
popoli confusi e trascinati in un percorso di dolore, di morte e di
contrapposizione.[1]
Invece di essere lasciati liberi di sviluppare le proprie
migliori qualità, a beneficio loro e del resto dell’umanità.
Chi era
dietro all’Olocausto, ma anche all’imperialismo occidentale nel
Medio Oriente, è uscito comunque intatto e rafforzato dalla Seconda
Guerra Mondiale, ed ha continuato a fare in modo che il popolo ebraico
fosse al centro di un vortice indefinito di violenza… Ha premuto e
condizionato entrambi i fronti per decine di anni…
Nella competizione tra piramidi imperiali, comunque dipendenti dalle
stesse forze oscure, qualcuno ha fatto in modo che le risorse e le
energie dell’ebraismo internazionale finissero per decenni consumate
da un vortice costosissimo e defatigante, invece di essere impiegate
come in precedenza come
fattore della scena internazionale… nella più vasta lotta tra
piramidi di potere. E le vecchie piramidi in competizione sulla scena
mondiale, come quella romana - ma anche altre - hanno favorito questo
sviluppo, che indeboliva per decenni un tradizionale concorrente,
tenendolo “bloccato in un angolo”. Hanno favorito la continuazione
del conflitto. Hanno sottilmente affossato ogni tentativo di
pacificazione, ora premendo su un fronte, ora sull’altro.
Tuttora una
serie di meschini cattivi maestri, al soldo o al traino delle piramidi
concorrenti, continua ad attribuire la colpa di tutto agli ebrei. Alle
loro inconfessabili manovre di potere. Tutto il male possibile,
dall’11 settembre al conflitto occidente-islam, alla seconda guerra
mondiale… Persino il nazismo ed il fascismo. Per non parlare del
controllo oscuro su tutta l’economia e la finanza mondiali.
Il fatto è che, quando si tratta
di creare vortici oscuri, tutti i dipendenti dei poteri neri vengono
messi in moto insieme:
quei gruppi minoritari segreti che sono ovunque, in tutti gli ambienti
di potere reale, e quindi anche in certi circoli ebrei, cristiani,
islamici, massoni, comunisti, ecc… E
quindi è vero che in ognuna delle grandi sconcezze del mondo ci sono
minoranze di ebrei, cristiani, islamici, massoni, comunisti, ecc..
Ma qui bisogna stare attenti a non farsi manipolare, perché ognuno dei
vari gruppi tende a trascinare nel fango le stragrandi maggioranze di
ebrei, cristiani, islamici, massoni, comunisti ecc., che non c’entrano
nulla!
Ognuna delle
appendici oscure nei vari settori - minoritaria ma estremamente
influente nel proprio ambito - quando viene lanciata a combattere contro
i propri competitori-colleghi di malefatte negli altri settori, tira
fuori ed accentua il ruolo di questi ultimi nelle peggiori vicende, e
nasconde il proprio. E
così cerca di coinvolgere – e spesso ci riesce – intere correnti di
opinione pubblica contro il proprio “concorrente”. Si è già visto
tante volte. Il nazismo ed il fascismo ne sono un caso eclatante.
Queste cose non sono lontane da noi. Proprio qui, in Italia… ai nostri
giorni, c’è persino chi si trucca da “no-global”, da segugio
scopritore di misteri, da “autentico” cristiano, per svolgere questo
ruolo infame e antiumano di sollecitatore di odio razziale. Dall’altra
parte, al servizio delle piramidi oscure anti-islamiche, e che
coinvolgono alcuni gruppi ebraici deviati, c’è chi agisce anche
nascondendosi – con evidente fatica – dietro l’organizzazione di
strumentali fiaccolate dai fini apparentemente nobili… Ispirato da
quanto di più oscuro si muove al momento sulla scena internazionale…
E’ ancora
una volta il momento dei maestri di odio… In tutti i fronti… Non
caschiamoci per l’ennesima volta.
E’ ora cambiato qualcosa in
questo quadro di fondo, almeno per quanto riguarda Israele e i
palestinesi? Quel vortice nero del conflitto arabo-israeliano non serve
più ai poteri oscuri? Solo
questo potrebbe essere il motivo che indurrebbe tutta una perversa
catena di comando a smetterla di strumentalizzare giovani palestinesi e
giovani israeliani fino al sacrificio, e di smetterla di manipolare i
sentimenti e le vite di intere popolazioni.
Purtroppo non mi pare che sia così…
Sharon è
sempre quel generale vittorioso che un giorno del 1982 ho incontrato in
un campo palestinese del Libano meridionale appena conquistato. Era
sorridente e baldanzoso, circondato da uno stato maggiore in festa che
non vedeva intorno a sé il dolore e la disperazione delle donne e dei
bambini privi di tutto… Quegli ufficiali arroganti mi sembrarono
allora incredibilmente uguali alle immagini dei nazisti vittoriosi dei
documentari e dei film. Una strana “nemesi” storica… Poi ho
scoperto che quello che facevano derivava dagli stessi impulsi, dagli
stessi lati oscuri interiori, abilmente manipolati dalle stesse forze
oscure esterne, ben nascoste, ma sempre attivissime. Lui, Sharon - detto
“Arik”- allora sosteneva quei gruppi di cristiano-maroniti che
fecero i terribili massacri di Sabra e Chatila, e per anni con i suoi
discorsi ha infiammato all’odio anti-arabo folle di israeliani… L’Intifada
è cominciata per una sua provocazione alla spianata delle Moschee, il
terzo luogo santo dell’Islam… Il suo ideale di “terra di
Israele” – Eretz Israel – andava dai confini dell’Egitto al
Tigri… Si è convertito ora all’Amore? Speriamo… E anche i capi
palestinesi, chi sono? Sono
sempre quelli che decisero di uccidere tanti innocenti con il
terrorismo, spinti da personaggi innominabili… Quelli che accettarono
che la corruzione del potere e del denaro inquinasse e condizionasse la
propria giusta causa. Ed i
governanti siriani, egiziani, libanesi, giordani, sauditi, ecc…chi
sono? Fanno sempre parte di quelle famiglie alle quali i poteri oscuri
hanno consegnato il potere e il denaro in cambio di obbedienza cieca…
Il loro essere feroci un anno e pacifisti l’altro ha a che fare
solo con gli ordini ricevuti e con la necessità di sovraeccitare o di
addormentare le proprie opinioni pubbliche. Il loro essere aguzzini
torturatori privi di scrupoli con gli oppositori interni ed agnelli
satolli e moderati nell’immagine internazionale non desta qualche
sospetto? E chi sono veramente i capi oscuri che manipolano le
formazioni estremiste jihadiste, che plagiano migliaia di giovani
nell’odio e col mito del martirio? E gli altri attori… gli Stati
Uniti, l’Europa, il Vaticano, la Russia? E’ sempre più chiaro che
chi ne dirige la politica lo fa spesso seguendo ottiche trasversali che
nulla hanno a che vedere con i popoli che rappresentano, e con i loro
veri interessi.
Che speranze
di pace abbiamo da questi uomini di potere, da questi poveretti
schiavi delle proprie pulsioni? Completamente ciechi rispetto al vero
Bene da ricercare nelle vita? Concentrati su una visione completamente
distorta della realtà? Alla quale sacrificano tutto: il proprio popolo,
la propria felicità vera, la propria dignità di esseri spirituali.
Poveretti loro… e poveretti noi quando, addormentati, ci facciamo
condizionare da loro!
Smettiamola di dargli credito, non diamo più retta ad una sola delle
parole che ci dicono… Concentriamoci
su quanto di buono possiamo fare noi per migliorare il tasso di
luce/verità e calore/amore intorno a noi, in quello che noi
facciamo, pensiamo, sentiamo e diciamo.
Sì, non saranno i politici e
gli uomini di potere a fare la pace vera… Al massimo ne faranno una
parziale o finta… Perché chi li manipola non vuole la pace: tutt’altro…
Vuole allargare il fronte del conflitto… Ed
ormai il conflitto in Palestina è troppo piccolo…
Purtroppo il
notevole potenziale nucleare,
le forze armate super-efficienti
ed il fatto di essere in prima
linea nel confronto occidente-islam – il grande conflitto mondiale
già cominciato e programmato per i prossimi decenni – fanno comunque
di Israele un Paese che difficilmente vivrà in pace. E’ una pedina
troppo importante, potente, sensibile, ed iperreattiva. Anche se per un
qualche calcolo chi ha creato lo Stato ebraico nel secolo scorso e poi
lo ha tenuto in guerra per tanti anni decidesse ora di fargli fare la
pace con i palestinesi, ci sarebbe sempre un Ahmadinejad – influenzato
ed amplificato dagli stessi poteri – a provocarlo e a tenerlo in
emergenza.[2]
Chissà, forse qualcuno manovra perché Israele si liberi ora da un
conflitto tutto sommato troppo ridotto, come quello con i palestinesi,
per farlo entrare a pieno titolo e con le mani libere in uno scontro ben
più ampio, più forte, più generalizzato. Più capace di influenzare
le interiorità di tutto il mondo. Ormai abbastanza indifferenti alle
sorti dei palestinesi o degli israeliani.
Solo un vasto fronte pacifista internazionale e ispirato agli ideali
dell’amore potrà contrastare il cinico uso manipolatorio del sangue e
dell’odio degli arabi e degli israeliani. Un fronte che diffonda luce
ed amore nelle coscienze occidentali e che stimoli le grandi ricchezze
morali e spirituali presenti in questi due popoli ad uscire maggiormente
allo scoperto. Per ora timidi segnali di qualche intellettuale nel mondo
islamico… Movimenti di coscienza e di opinione pubblica più vasti ed
importanti nel mondo ebraico ed in Israele, ma non ancora maggioritari.
Speriamo che prendano piede, che si diffondano ancora di più,
nonostante il gioco alla spirale dell’odio.
Anzi,
speriamo che proprio per reazione all’odio e alla violenza sorga
sempre più in entrambi i fronti un sentimento: “Non ce la faccio più
a odiare, ad attaccare, ad aggredire… Basta! Voglio qualcosa di
meglio! Ci deve essere qualcosa di meglio di questo vortice nero…
Qualcosa che dia un senso a tutte queste sofferenze e le riscatti…”
Certo non sarà il benessere economico, o i falsi miti materiali della
nostra cultura…
Diamogli una mano nella direzione giusta, quella della comprensione di
chi si presenta come diverso da noi, dell’aiuto agli altri, della
compassione, dell’amore…
Su queste basi i poteri oscuri non
possono costruire nulla…
Note
[1]
Il quadro di fondo dal quale emergono queste considerazioni è
presente in parte negli articoli precedenti pubblicati nella rubrica
sulla visione spirituale degli avvenimenti, e in particolare nel
libro “Il Mistero della Situazione
Internazionale”, dello stesso
autore, in vendita presso questo sito. Per maggiori informazioni
vedi il sito www.ilternario.it
[2]
Chi ha voluto facilitare l’accesso alla tecnologia nucleare dei
paesi islamici della regione, come Pakistan e Iran, ed in passato
l’Iraq, lo ha fatto per contrapporsi all’unica potenza regionale
atomica: Israele. E la tecnologia nucleare non è cosa così facile
da acquisire e manovrare… Chi voleva utilizzare Israele come
pedina ipersensibilizzata sul fronte del grande conflitto con
l’Islam, ha messo i propri terminali islamici in condizione di
acquisire tecnologia atomica. Non è poi un gioco così difficile…
Il “divide et impera” è una vecchia tecnica… E la forma di
potere che la adopera ora, è la stessa che l’ha sviluppata in più
di duemila anni. (per un approfondimento sull’origine e le
caratteristiche di questa vera e propria “egregora”, vedi il
libro“Il
Mistero della Situazione Internazionale”, citato in alla nota
1).