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Opus Dei/La nomenklatura in
Italia
Visto nel sito www.informationguerrilla.org
A cura del sito www.lavocedellacampania.it
In
margine a fasti & polemiche
per la consacrazione di Escrivà, la Voce porta alla luce gli scenari di
un'Italia parallela, con gli opusdeisti nazionali che da tempo estendono la loro
presenza dalle sfere vaticane a quelle delle massime istituzioni nel Paese.
Ricostruiamo per la prima volta l'attuale organigramma di vertice, pubblicando
anche nomi e cognomi di frequentatori, simpatizzanti, ex alunni eccellenti,
assidui convegnisti &
dintorni. A cominciare da insospettabili vip di casa Ulivo.
DI RITA PENNAROLA
Prove
generali di franchismo in Italia. A lanciare l'allarme giusto due anni fa era
stata Filorosso, associazione antirazzista veronese collegata col gruppo
nazionale di Peacelink. Una grande manifestazione contro l'integralismo
cattolico alla base di violenze e razzismo: era questa la proposta di Filorosso,
che denunciava apertamente la presenza di un "laboratorio avanzato delle
destre", per mettere a punto le strategie del "nuovo blocco di
consenso che va dalla Lega a Forza Italia, da Alleanza Nazionale a Forza Nuova
fino agli integralisti cattolici". "Vogliamo dire con fermezza che
oggi nella nostra città - aggiungevano i pacifisti - il fascismo è cosa reale
e che a questa educazione al razzismo non sono estranee neppure le alte
gerarchie ecclesiastiche, legate ai potentati dell'Opus Dei, che a Verona
controlla la maggior parte dell'economia". Un modello "esportabile in
breve tempo anche al di fuori del nostro territorio". A maggio 2001 quello
stesso blocco di potere avrebbe trionfato alle politiche in Italia. A ottobre
2002 il fondatore dell'Opus Dei Josemaria Escrivà de Balaguer, amico e
consigliere del dittatore fascista Francisco Franco, viene proclamato santo.
Quanto ha contato e quanto conta oggi la corazzata religiosa di origine spagnola
negli assetti di potere del Paese? Ma, soprattutto, fino a che punto arriva la
sua trasversalità? Fanno ancora rumore, ad esempio, gli strali lanciati su
Massimo D'Alema nelle scorse settimane per la sua partecipazione ufficiale alla
santificazione di Escrivà in piazza San Pietro. Una presenza duramente
stigmatizzata da Gianni Vattimo e Paolo Flores d'Arcais, e ancor più dallo
scrittore Antonio Tabucchi, il quale ricorda in un articolo sul Paìs che
proprio quest'anno nelle Asturie sono ricominciate le ricerche delle fosse
comuni in cui giacciono i resti di oltre trentamila dissidenti franchisti. E che
D'Alema "non poteva non sapere".
Quella del lider maximo, comunque, è stata una partecipazione tutt'altro che
occasionale. L'8 gennaio di quest'anno, infatti, ai festeggiamenti per il
centenario dalla nascita del neosanto erano in prima fila pezzi da novanta
dell'opposizione come Francesco Rutelli e Cesare Salvi. Con loro, il presidente
Rai Antonio Baldassarre, l'opusdeista 'confesso' Alberto Michelini, e poi Rocco
Buttiglione, Giulio Andreotti, Alfredo Mantovano e il leader della Cisl Savino
Pezzotta, tutti habitué di analoghi appuntamenti. Niente di nuovo sotto il
sole, comunque, per la famiglia Rutelli, dal momento che il 21 novembre del 2000
- in pieno clima preelettorale - Barbara Palombelli aveva tenuto banco
all'Università Santa Croce dell'Opus Dei, nella capitale, per la presentazione
del libro di Marta Brancatisano Il Vangelo spiegato a mio figlio. Nessun
problema, visto che lo stesso leader della Margherita aveva partecipato all'
inaugurazione in pompa magna di un colosso universitario dell'Opus alle porte di
Roma nel giugno dello stesso anno, quando era ancora sindaco della capitale.
MAI DIRE RUI
Fondata nel 1928 a Madrid da monsignor Escrivà ed assurta a prelatura personale
(vale a dire che risponde esclusivamente a Giovanni Paolo II) nel 1982, l'Opus
Dei rappresenta la più potente multinazionale dell'educazione religiosa e
fattura - secondo stime della stampa cattolica dissidente - non meno di 30
milioni di dollari al mese.
Lungo l'asse Spagna-Italia si muove la teoria occulta (sui nomi degli iscritti
vige la consegna rigida del segreto) dei circa 84 mila aderenti all'Opus,
ripercorrendo così il cammino del fondatore, che dal 1946 si era trasferito
nella capitale italiana fino alla morte, avvenuta nel 1975. Suo successore
nell'imponente sede pariolina di Palazzo Tevere, in viale Bruno Buozzi, era
stato monsignor Alvarez del Portillo, scomparso nel '94, cui è succeduto
l'attuale prelato Javier Echevarria, 70 anni, madrileno, grande protagonista
delle celebrazioni del 6 ottobre scorso per la santificazione di Escrivà.
E al gemellaggio tra le due nazioni si deve anche la presenza costante accanto
al pontefice, in qualità di portavoce vaticano, del leader opusdeista spagnolo
Joaquin Navarro Valls, ex torero, ex medico, poi giornalista, attraverso cui
filtra qualsiasi notizia in arrivo dalla Santa Sede.
Autentico business core dell'Opus è la Fondazione Rui (Residenze Universitarie
Internazionali), con le numerose ramificazioni imprenditoriali ad essa connesse
nei cinque continenti (dal Faes, la potente associazione di genitori cattolici
che gestisce ovunque scuole private per fanciulle, fino ad Elis e Safi, cui
fanno capo centinaia di istituti di formazione professionale riconosciuti dal
ministero).
Con quartier generale in via Ventuno Aprile, sempre nella capitale, ed una
seconda roccaforte a Milano in via Mascheroni, Rui è attualmente diretta da un
ingegnere, Alfredo Razzano, opusdeista della prima ora. Fondata a maggio 1959 su
iniziativa di imprenditori italiani di grosso calibro, da Piero Lucchini a
Fausto Moneta, Rui ha potuto contare fin dall'inizio su centinaia di sostenitori
ufficiali tanto nelle fila del Rotary che in quelle dell'Ucid, colosso
associativo di imprenditori cattolici che vede attualmente ai suoi vertici i
simpatizzanti dell'Opus Alberto Falck e Pierferdinando Casini, presidente della
Camera. Sempre nel '59, a settembre, la Rui viene già eretta ad ente morale su
proposta del ministero della Pubblica Istruzione con il quale, da allora e fino
a tutt'oggi, intrattiene uno strettissimo rapporto. Al punto che lo Stato
italiano nel 1986 emana un apposito provvedimento per dichiarare deducibili
dalle tasse i contributi versati dai privati cittadini alla Rui.
Sono 12 i collegi universitari che promanano direttamente dalla fondazione
opusdeista: tre nella capitale (Valle delle Palme, Celimontano ed il
recentissimo Porta Nevia sulla Laurentina, che offre alle studentesse bene
servizi alberghieri e di tutoraggio in un complesso residenziale dotato di aula
magna da 150 posti, cinque sale studi, music room e cappella da 120 posti), due
nella postazione strategica di Verona (dove ha sede anche la dinasty dei Blasi,
cofondatrice della Rui ed attualmente ai vertici di Cariverona, con Paolo Blasi
appena entrato nel cda di Mediobanca), uno a Palermo e Bologna, due a Genova e
tre a Milano. Sono le residenze Viscontea, Torrione e, soprattutto, la famosa
Torrescalla, mitico tempio del primo sodalizio fra Marcello Dell'Utri e Silvio
Berlusconi. "Ho visto Silvio la prima volta all'università Statale di
Milano nel '61", raccontava il senatore forzista qualche anno fa. A farli
incontrare era stato "un amico comune, Bruno Padula, oggi sacerdote
dell'Opus Dei". Primo organismo nato dall'intesa fu una squadra di calcio:
"Silvio era il presidente, io allenavo - ricorda ancora Dell'Utri - e suo
fratello Paolo giocava da centravanti". "Si chiamava - conclude -
Torrescalla, dal nome della residenza universitaria dell'Opus dove io vivevo, e
dove avevamo messo la sede della squadra".
SILVIO VORREI CHE TU,
Direttore di Torrescalla, che sorge in un parco e dispone di piscina, campi da
tennis e palestra, è attualmente Renzo Arborea, coadiuvato da Marco Giorgino ed
Antonio Torello. Fra le presenze ricorrenti in occasione di convegni organizzati
dalla residenza milanese, spiccano quelle di Umberto Di Capua, numero due di
Assolombarda nonché general manager di ABB Italia, ed Ettore Barnabei, ex
patron della Rai ed attuale presidente di Lux Video. In prima fila per la
santificazione di Escrivà, ma presenza fissa anche in occasione di analoghi
appuntamenti per celebrare il fondatore, Bernabei avrebbe già in tasca
l'autorizzazione per girare un film sulla vita di Giovanni Paolo II all'indomani
della sua scomparsa, grazie alla perfetta intesa con le gerarchie dell'Opus:
quelle stesse alte sfere che avrebbero designato da tempo alla successione di
Wojtyla il neo cardinale di Milano Dionigi Tettamanzi, altra figura carismatica
per i seguaci di Escrivà.
Intanto, chi non dimentica i tempi di Torrescalla è proprio lui, il premier
Berlusconi, che all'inaugurazione dell'anno accademico 2001-2002 dell'elitaria
location meneghina ha inviato il suo braccio destro Fedele Confalonieri, autore
di un lungo intervento sul ruolo della tv privata nella formazione dei giovani
all'interno della famiglia. Con lui, al tavolo dei relatori, anche l'ex
presidente della Ras Assicurazioni Umberto Zanni e la senatrice Ombretta
Fumagalli Carulli, entrambi presenze assidue alle convention opusdeiste da un
capo all'altro della penisola. Assente "giustificato" Marcello Dell'Utri,
alle prese con i postumi della condanna definitiva (2 anni e 3 mesi di carcere)
per false fatturazioni e frode fiscale continuata, e soprattutto invischiato nel
processo di Palermo, che lo vede imputato per concorso esterno in associazione
mafiosa.
Di "santa mafia" ha parlato il quotidiano il manifesto a proposito
della santificazione di Escrivà, riferendosi al lobbismo della struttura ed in
particolare alla segretezza sulle affiliazioni, di cui esiste traccia solo nel
sancta sanctorum di Palazzo Tevere, con tanto di schede, foto, qualifica (si va
dai numerari, celibi ma laici, ai soprannumerari, fedelissimi sposati e con
prole, fino ai soci cooperatori, professionisti di provata fede nell'Opus). In
realtà, secondo attenti osservatori, il paragone più calzante sarebbe quello
con una "santa massoneria", dal momento che assai simili, soprattutto
dal punto di vista dell'elitarismo di cui è permeato il loro credo, appaiono
gli ideali delle due diverse consorterie.
Una riprova arriva dalle dichiarazioni del Gran Maestro della Gran Loggia
Regolare d'Italia Fabio Venzi, secondo il quale "alcuni massoni sono
nell'Opus Dei e alcuni membri dell'Opus Dei sono in Massoneria", anche
perché "queste organizzazioni si propongono di raggiungere pressappoco le
stesse finalità". E conclude ammettendo che "esiste un dialogo tra i
membri delle due organizzazioni vuoi per semplice amicizia, vuoi per questioni
professionali".
Niente intrecci precostituiti, dunque, ma forti affinità, con percorsi che
molto spesso s'incontrano. Nelle segrete stanze del potere. E qualche volta
anche alla luce del sole. Succede, ad esempio, durante le kermesse
mondano-religiose che costellano la vita dell'Opus e delle sue attività
imprenditoriali targate Rui. Fra le quali spiccano altri due incrociatori: il
Campus Biomedico e la Pontificia Università della Santa Croce, entrambi nella
capitale.
FRATELLO EURO, SORELLA LIRA
Partiamo dal Campus e torniamo subito alla Fondazione Rui nel segno di Vincenzo
Lorenzelli, contemporaneamente rettore del primo e presidente della seconda. Chi
è Lorenzelli? Il suo nome è rimbalzato in sede parlamentare a fine dello
scorso anno, quando è stato nominato presidente di Carige Nuova Vita spa. Al
centro della polemica, una questione di incompatibilità all'interno
dell'omonimo gruppo bancario, in cui Lorenzelli rivestiva già un'altra
importante carica, quella di presidente della Fondazione Carige.
Dell'affiliazione all'Opus Lorenzelli non fa mistero "ma - tiene a
precisare in un'intervista a Repubblica - la Prelatura non gestisce il
Campus", anche se "vigila su di esso - aggiunge - offrendo
l'assistenza pastorale e l'orientamento dottrinale delle attività
formative".
Senza contare la messe di convegni cultural-mondani, in cui spiccano alcuni fra
i più bei nomi dell'imprenditoria nazionale: dal già citato Alberto Falck
all'editore Leonardo Mondadori, entrambi presenti al Gran Galà di Villa Sormani
Marzorati, organizzato due anni fa dalla contessa Maria Teresa Parea Uva per
finanziare le attività universitarie dell'Opus. E ancora, Giancarlo Elia Valori
(negli archivi della Loggia P2 fu ritrovato un intero schedario dedicato
all'Opus), il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità Enrico Garaci, il
numero uno Farmindustria Giampiero Leoni e Carlo Caruso, direttore dell'ospedale
San Raffaele, tutti partecipanti alla giornata della ricerca, organizzata nel
marzo scorso presso la sede del Campus Biomedico. E poi l'ex presidente della
struttura, il già nominato Umberto Zanni (cui è succeduto Paolo Arullani,
attualmente in carica), il direttore del Tg1 Alberto Del Noce, corso a moderare,
giusto un anno fa, il convegno dall'emblematico titolo "Il significato nel
dolore nell'insegnamento del Beato Josemaria Escrivà", e perfino Alberto
Sordi che, sfatando la proverbiale fama di tirchio, ha donato parte del terreno
su cui è stata edificata una nuova ala del Campus in zona Trigoria, nei
dintorni della capitale. A un passo dal quartier generale della Roma presieduta
dall'amico Franco Sensi.
Personaggio chiave dell'establishment opusdeista nazionale, Lorenzelli siede
anche nel comitato scientifico della Pontificia Università della Santa Croce,
sede a Roma in Palazzo dell'Apollinare. Suo Gran Cancelliere è lo stesso
prelato dell'Opus Di Javier Echevarria autore, nel luglio scorso, della nomina
del reverendo Mariano Fazio, origini argentine, quarantadue anni, a nuovo
rettore dell'ateneo. Nelle cui sale, intanto, cresce l'attesa per il prossimo 26
novembre, quando verrà conferita la laurea honoris causa in Teologia al
'papabile' per eccellenza: il cardinale Dionigi Tettamanzi.
LA COMPAGINE PARTENOPEA
"Escrivà ci insegnò che la povertà cristiana non coincide con lo
squallore e che si può, si deve essere devoti, ma non guasta esserlo con la
cravatta giusta, se laici; e, se preti, con eleganti gemelli ai polsini, come
sempre fece egli stesso". Parola di Vittorio Messore, tra i biografi del
fondatore più accreditati nelle alte sfere della Prelatura. Un dettato preso
alla lettera dai seguaci partenopei, tutti appartenenti alle classi borghesi
maggiormente elitarie e facoltose. Noncuranti delle maldicenze sul santo (che,
secondo quanto pubblicato di recente da Le Monde Diplomatique, amava "farsi
trasportare in una cadillac nera" ed "aveva ottenuto dall'amico
Francisco Franco il titolo di marchese di Peralta"), gli adepti nostrani
continuano a flagellarsi periodicamente nell'intimo delle mura domestiche.
Non è ancora del tutto scomparso dalle loro case il cilicio: una sorta di busto
metallico chiodato da applicare di tanto in tanto nel corso della settimana, a
fini di mortificazione della carne, come spiegava a fine anni '80 il giornalista
Maurizio Di Giacomo nel libro choc Opus Dei edito da Tullio Pironti. Altro
precetto in primo piano, l'assoluta esclusione di qualsiasi pratica
anticoncezionale, compresi i pochi metodi ammessi dalla chiesa ufficiale. Le
loro famiglie sono generalmente popolate da un gran numero di figli, tutti
pronti a frequentare, naturalmente, le centinaia di residenze, scuole ed
università dell'Opus sparse nel mondo.
Partiamo dai centri scolastici che vedono in prima fila l'Istituto Belforte di
corso Europa, "l'unica scuola a Napoli pensata e realizzata per la
donna", recita lo slogan. Con elementari, medie e liceo linguistico
riconosciuti dallo Stato, la Belforte aderisce al Faes, la già ricordata
filiazione delle Residenze Rui, ed è diretta dall'opusdeista doc Maria Ruju.
Nell'organigramma figurava, fino a metà anni novanta, anche Nober Manoukian.
Rotariano, ex Ucid e direttore di un'industria di smalti nella zona di Ponte
Chiasso, Manoukian rappresenta una figura mitica dell'opusdeismo nazionale, più
volte celebrato anche a Torrescalla e al Campus romano. Fedele alla tradizionale
'attenzione' per il mondo dell'informazione ("l'Opus - fanno sapere i
portavoce ufficiali - controlla nel mondo 630 giornali e 52 catene tv"),
anche la Belforte organizza corsi di giornalismo, cui prendono parte esponenti
delle principali testate partenopee. E naturalmente, ogni anno, lo stand
dell'istituto di corso Europa giganteggia in occasione di Euripe, la kermesse a
carattere nazionale che si svolge in primavera a Napoli con fini ufficiali di
orientamento universitario ("ma in realtà - dicono negli ambienti laici -
per reclutare quanti più giovani è possibile nelle residenze della Rui o in
altre strutture dell'Opus").
Ideatore di Euripe e fondatore dell'IPE, l'Istituto per le attività educative
con sede al Vomero in via Luca Giordano, è l'ex presidente del Consiglio
regionale della Campania, il forzista Raffaele Calabrò. Cardiologo all'ospedale
Pausilipon, amico personale e collega di Paolo Cirino Pomicino (il quale, non a
caso, nella sua veste di ministro del Bilancio andò ad inaugurare una struttura
dell'Opus Dei a Napoli nel 1991), Calabrò può contare su una famiglia che
condivide da sempre il suo ferreo credo. A partire dalla moglie Giovanna Perrone,
che insegna alla Belforte, e poi la madre Elisa Calabrò, decana della compagine
partenopea, la sorella Lea, insegnante e sposata col magistrato Salvatore Iovene,
anche lui devotissimo: tutti uniti nel verbo di Escrivà ed impegnati a vario
titolo nel promuovere l'attività delle due residenze napoletane. La Monterone,
più antica, ha sede nel cuore della Napoli chic, in un antico palazzo di via
Crispi, ed è riservata ai maschi. Diretta da Lorenzo Burdo, può ospitare fino
a cinquanta studenti, in grado di pagare una retta pari a circa 13 milioni di
vecchie lire l'anno. All'inaugurazione dell'anno accademico 1999-2000 era
intervenuto come relatore, accanto a Raffaele Calabrò, l'allora ministro della
Pubblica istruzione Ortensio Zecchino.
Alle fanciulle è riservata invece la Residenza Villalta, poco distante dalla
Monterone (è in via Martucci), inaugurata a novembre del 2001 alla presenza di
autorità cittadine e simpatizzanti assidui dell'Opus, come il giudice minorile
Maria Lidia De Luca, fervente seguace di Escrivà da sempre, così come il
marito Raffaele Raimondi, altro magistrato, inserito nel comitato ristretto dei
saggi per il Giubileo 2000. Anche Villalta, sessanta posti letto e rette
analoghe alla Monterone, è gestita dall'IPE, che attualmente è presieduto da
Luigi Coccurullo e diretto da Mario Spasiano.
Intanto cresce, anche nel capoluogo partenopeo, il numero degli adepti che, dal
mondo delle professioni, riescono a spiccare il volo verso quello delle
istituzioni. E' il caso di Mario Delfino, dermatologo, che dal 2001 siede in
consiglio comunale a Napoli sotto le insegne, naturalmente, di Forza Italia. A
distinguersi nella schiera degli opusdeisti era stata anche sua sorella Giovanna
Delfino, numero uno delle Edizioni Scientifiche Italiane, per i cui tipi era
uscito qualche anno fa un libello agiografico di grande tiratura sulla vita del
beato.
Restando in zona Palazzo Sangiacomo incontriamo poi un altro fervente: si tratta
di Gianni Pomicino, parente dell'ex ministro ed ingegnere, che più volte ha
ospitato nella sua casa del Vomero incontri aventi ad oggetto le beatitudini di
Escrivà. All'università prestava invece la sua opera Roberto Marrama,
l'economista partenopeo scomparso qualche anno fa, cui recentemente l'IPE ha
intitolato un concorso per borse di studio finalizzate all'accesso nel Campus
Biomedico. Considerato un ideologo del pensiero di Escrivà, Marrama apparteneva
infatti alla stretta nomenklatura partenopea dell'Opus.
Assai più variegato, in zona, il panorama dei simpatizzanti, che comprende
anche grandi firme dell'edilizia locale come Bruno Brancaccio e Bruno Capaldo,
entrambi proprietari ad Ischia di appartamenti in un complesso residenziale che
ospita anche magioni estive della famiglia Calabrò.
Il nome di Capaldo, notoriamente vicino a Forza Italia, è finito nell'occhio
del ciclone per una fra le più recenti tangentopoli all'italiana: quella per il
tourbillon di mazzette intorno all'affare Inail di Potenza.
BOX
In principio fu Susanna
C'è anche lei, Susanna Tamaro, la reginetta del connubio tra spiritualità
& business editoriali, nel novero delle grandi firme che scrivono per Ares,
la casa editrice milanese dell' Opus Dei votata a diffondere il Verbo del neo
santo Escrivà de Balaguer, di cui edita l'opera omnia in un'apposita collana.
Per i tipi di Ares la Tamaro ha pubblicato il suo libro più intimo, una sorta
di autobiografia dell'anima intitolata Verso Casa. Fondata nel 1956 in
contemporanea col decollo, in Italia, di moloch educativi coma la Fondazione Rui,
anche Ares riceve subito l'imprimatur ufficiale con l'erezione ad ente morale
avvenuta per decreto del capo dello Stato nel 1966. Scorrendo la lista di coloro
che hanno affidato in questi anni all'editrice dell'Opus i propri manoscritti si
incontrano griffe prevedibili ed altisonanti - come quelle dei cardinali Giacomo
Biffi e Joseph Ratzinger, o di Rocco Buttiglione - accanto a nomi finora mai
inseriti fra i cantori delle lodi di Escrivà.
Cominciamo da Massimo Caprara. Proprio lui, l'uomo che un tempo sussurrava a
Togliatti. Il passaggio nelle fila del Polo deve aver coinciso con la scoperta
di un cuore opusdeista, sulle note del quale il Nostro si abbandona a due libri
in odor di pentimento: le duecento e passa pagine di Gramsci e i suoi carcerieri
e, poco dopo, Paesaggi con figure, destinato a purgare il lettore d' ogni
residuo di "totalitarismo comunista".
Restiamo sulla sponda ex marxista e precisamente nella fu Telekabul, il Tg3: il
suo vaticanista di punta, Aldo Maria Valli, pubblica per Ares ben due volumi:
Affetti speciali e A noi la linea, destinati a mostrare come sia possibile
trasformare la tv in un mezzo educazionale per famiglie.
Per completare l'opera, Ares pubblica il lungo racconto confessione di Leonardo
Marino Così uccidemmo il commissario Calabresi: questo l'esplicito titolo
"per far comprendere - scrivono gli editori nella presentazione - le
ragioni della condanna di Adriano Sofri ed Ovidio Bompressi".
Le corazzate di Ares restano comunque Studi Cattolici e Fogli, massime
esternazioni del pensiero opusdeista contemporaneo. Al primo, con cadenza
mensile e diretto da Cesare Cavalleri, hanno collaborato, tra gli altri, Gianni
Baget Bozzo, Ombretta Fumagalli Carulli, Vittorio Mathieu, nonché gli stessi
Aldo Maria Valli e Susanna Tamaro.
MILITANTI, SOSTENITORI, SIMPATIZZANTI & C.
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IMPRENDITORE
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DEL NOCE ALBERTO - SIMPATIZZANTE - GIORNALISTA
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DELFINO MARIO - MILITANTE - CONSIGLIERE COMUNALE NA
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FONTANA MASSIMO - - SOSTENITORE - UNIVERSITA' SANTA CROCE
FONTANAROSA ALDO - OSPITE - GIORNALISTA LA REPUBBLICA
FORLANI ARNALDO - SIMPATIZZANTE - EX PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
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FUMAGALLI C. OMBRETTA - MILITANTE - SENATORE
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MARRAMA TITTI - MILITANTE - INSEGNANTE
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MESSORE VITTORIO - SOSTENITORE - GIORNALISTA
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MICOSSI PIERO - OSPITE - ASSESSORE SANITA' REGIONE LIGURIA
MINOLI GIANNI - OSPITE - GIORNALISTA
MONDADORI LEONARDO - SOSTENITORE - EDITORE
MONETA FAUSTO - MILITANTE - IMPRENDITORE
MONTANARI BRUNO - SOSTENITORE - UNIVERSITA' CATANIA
MUSTO MARINA - MILITANTE - UNIV. PARTHENOPE
NATALE ROBERTO - OSPITE - GIORNALISTA TG3
NAVARRO JOAQUIN - MILITANTE - PORTAVOCE SANTA SEDE
OTRANTO GIORGIO - SIMPATIZZANTE - COLLABORATORE UNIVERSITAS
PADULA BRUNO - MILITANTE - SACERDOTE PRELATURA OPUS DEI SICILIA
PALLA PIER GIOVANNI - MILITANTE - DIRETTORE RIVISTA UNIVERSITAS
PALMIERI MANUELA - SOSTENITORE - STAFF EURIPE NAPOLI
PALOMBELLI BARBARA - OSPITE - GIORNALISTA
PALUMBO GIUSEPPE - OSPITE - PRES. COMM. AFFARI SOCIALI CAMERA
PANSARELLA MICHELE - OSPITE - AVVOCATO
PAOLINI FEDERICA - SOSTENITORE - UNIVERSITA' SANTA CROCE
PEROCCO ERMINIO - OSPITE - PUBBLICITARIO
PERRONE GIOVANNA - MILITANTE - INSEGNANTE
PETRUCCI LUIGI - MAGISTRATO
PEZZOTTA SAVINO - SOSTENITORE - LEADER CISL
PINCHERA ALDO - SIMPATIZZANTE - ENDOCRINOLOGO
POLESE NELLO - SIMPATIZZANTE - EX SINDACO NAPOLI
POMICINO C. PAOLO - SIMPATIZZANTE - EX MINISTRO
POMICINO GIANNI - SOSTENITORE - INGEGNERE
PORFIRIONE M. ANTONIETTA - SIMPATIZZANTE - CAMPUS BIOMEDICO
PREDA STEFANO - OSPITE - PRESIDENTE BORSA ITLIANA SPA
PRODI ROMANO - OSPITE - PRESIDENTE UE
PUPPI GIGLIOLA - SOSTENITORE - COMITATO SCIENTIFICO UNIV. SANTA CROCE
RAIMONDI RAFFAELE - SOSTENITORE - MAGISTRATO
RASCHIELLI PAOLA - SOSTENITORE - CAMPUS BIOMEDICO
RATZINGER JOSEPH - SOSTENITORE - CARDINALE
RAZZANO ALFREDO - MILITANTE - DIRETTORE RUI
RAZZANO GUIDO - MILITANTE - COLLABORATORE UNIVERSITAS
RICCIARDI ANTONIO - MILITANTE - EURIPE
ROCCA AGOSTINO - MILITANTE - INDUSTRIALE ACCIAIO
ROMANO GIUSEPPE - MILITANTE - GIORNALISTA MI
ROMITI CESARE - OSPITE - PRESIDENTE RCS
ROVERATO GIANMARIA - MILITANTE - AMM. DELEGATO AKROS MILANO
RUGGERI COSTANZA - OSPITE - GIORNALISTA
RUINI CAMILLO - SOSTENITORE - CARDINALE
RUJU MARIA - MILITANTE - DIRETTRICE IST. BELFORTE NAPOLI
RUMI GIORGIO - MILITANTE - DOCENTE UNIV. CATTOLICA MILANO
RUTELLI FRANCESCO - SIMPATIZZANTE - LEADER ULIVO
SALVI CESARE - SIMPATIZZANTE - ESPONENTE DS
SARACENI VINCENZO - OSPITE - ASSASSORE SANITA' REGIONE LAZIO
SCAZZOCCHIO BRUNO - SIMPATIZZANTE - COLLABORATORE UNIVERSITAS
SCUDIERO MICHELE - MILITANTE - PRESIDE GIURISPRUDENZA NAPOLI
SILVESTRI LINO - MILITANTE - TRIB. ECCLES.
SENSI FRANCO - SIMPATIZZANTE - PRESIDENTE ROMA
SODANO ANGELO - SOSTENITORE - CARDINALE
SOMALO M. EDUARDO - SOSTENITORE - CARDINALE
SORDI ALBERTO - SOSTENITORE - ATTORE
SPASIANO MARIO - MILITANTE - DIRETTORE IPE NAPOLI
SPINA LUCIO - SOSTENITORE - EURIPE NAPOLI
SUNSERI NINO - OSPITE - GIORNALISTA EUROFINANZA
TAMARO SUSANNA - SOSTENITORE - SCRITTRICE
TOMMASINI ANTONIO - OSPITE - PRES. COMMISSIONE SANITA' SENATO
TONON GIANCARLO - OSPITE - VICEPRESIDENTE KERIOS
TORELLO ANTONIO - MILITANTE - COLLEGIO TORRESCALLA
TRAPATTONI GIOVANNI - SIMPATIZZANTE - CT NAZIONALE CALCIO
TRAVAGLINI ANTONIO - MILITANTE - ASSOCIAZIONE TORRESCALLA
URBANI LEONARDO - SOSTENITORE - UNIVERSITA' PALERMO
UVA ALBERTO - SOSTENITORE - IMPRENDITORE
VALITUTTI RAFFAELE - OSPITE - MINISTERO TRASPORTI
VALLI A. MARIA - SOSTENITORE - GIORNALISTA TG 3
VALLI RENATO - SIMPATIZZANTE - COLLABORATORE UNIVERSITAS
VALORI G. ELIA - SOSTENITORE - MANAGER
VANZINI GIANFRANCO - OSPITE - AMM. DELEGATO AEFFE
VESCOVI ANGELO - SOSTENITORE - RICERCATORE
VILLANI PAOLA - MILITANTE - PUBBLICISTA
VODOLA LILIANA - MILITANTE - INSEGNANTE
ZAMAGNI STEFANO - OSPITE - UNIV. BOLOGNA
ZANNI UMBERTO - MILITANTE - EX PRESIDENTE RAS
ZECCHINO ORTENSIO - OSPITE - EX MINISTRO
ZERMAN P. MARIA - OSPITE - GIORNALISTA SOLE 24 ORE
LEGENDA:
MILITANTE
iscritto o comunque appartenente alla
nomenklatura dell'Opus Dei
SOSTENITORE
molto vicino alle iniziative dell'Opus Dei
SIMPATIZZANTE
assiduo alle manifestazioni organizzate dall'Opus Dei
OSPITE
presente anche in forma occasionale ad iniziative
organizzate dall'Opus Dei o da sigle ad essa notoriamente collegate
Tratta dal sito www.lavocedellacampania.it