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L’ONU parla di una moneta unica mondiale
Tratto
da http://www.vocidallastrada.com/2011/09/lunu-parla-di-una-moneta-unica-mondiale.html#more
Si confermano i sospetti dei teorici della “cospirazione”: l’ONU sta dando impulso alla “richiesta” da parte dei paesi emergenti all’instaurazione di una moneta unica globale, primo passo per stabilire un governo mondiale. Il collasso apparentemente orchestrato dell’economia statunitense permette ai paesi emergenti di mettere in discussione la funzione del dollaro come moneta di riferimento e le Nazioni Unite si preparano per lanciare il loro piano.
Buenos
Aires (Urgente 24). Dall’inizio della crisi nel 2009, differenti
teorici avevano parlato della possibilità che la situazione di crisi
economica era stata cercata deliberatamente per ristrutturare
completamente il sistema finanziario mondiale ed imporre una moneta
unica a livello globale e che fosse il primo passo verso una governance
a livello planetario.
La mancanza d’azione da parte della giustizia negli USA per quanto
riguarda i responsabili della crisi economica, anche quando la
colpevolezza è evidente e le susseguenti azioni (riscatti governativi
alle banche, proposte di legislazione globale, ecc) sono sfociati
finalmente nella questione del dollaro come moneta di riferimento per i
mercati.
In
questo modo, il reclamo di una moneta unica per tutto il pianeta
acquista una forma più definita e conferma i sospetti prima menzionati.
Prima è stata la Russia, poi la Cina e più tardi i paesi emergenti a
reclamare la moneta globale.
Questo
rapporto presentato dal sito spagnolo Libertad Digital.
Dallo
scoppio della crisi di credito a metà del 2007 la tensione intorno al
ruolo che gioca il dollaro nell’architettura monetaria è
stata questionata da alcune delle principali potenze del mondo,
principalmente dalla Cina e Russia.
Questo trascendentale dibattito per l’economia mondiale si stava
negoziando in privato tra i governi e le principali banche centrali. Si
tratta della riforma dell’attuale sistema monetario internazionale
vigente dalla soppressione degli accordi di Bretton Woods da parte del
governo degli USA . Da allora, il dollaro si è mantenuto come la moneta
di riserva per eccellenza, senza alcun tipo di copertura reale dopo aver
rotto i suoi ultimi rapporti con il patrone oro.
L’ONU propone adesso di riformare il sistema monetario vigente, la cui egemonia è ostentata dal dollaro. Così, in un dossier presentato durante la Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e Sviluppo (UNCTAD), l’organismo multilaterale per eccellenza riconosce che il sistema monetario non funziona correttamente e, di fatto, è stato il grande “responsabile” dell’attuale crisi finanziaria.
Per
questo, l’ONU afferma che il ruolo del dollaro come moneta di riserva
mondiale deve essere riconsiderato, come lo esigono la Russia, la Cina e
le principali economie emergenti del pianeta. In questo modo,
l’istituzione è a favore della creazione di una nuova Bretton Woods,
che dovrebbe essere negoziata tra i principali governi, per stabilire un
nuovo sistema monetario che sostituisca quello attuale.
“Sostituire
il dollaro con una moneta artificiale potrebbe risolvere alcuni dei
problemi riguardanti i grandi deficit sui C/C (questo significa:
mancanza di risparmi) che alcuni paesi presentano e aiuterebbe la
stabilità”, segnala Detlef Kotte, uno degli autori del dossier. Ma, “si ha anche
bisogno di un nuovo sistema di scambi. I paesi devono mantenere qualche
tipo di scambio (monetario) reale(aggiustato all’inflazione) e
stabile”.
Il ruolo del FMI
Per
questo, secondo Kotte, deve mantenersi l’intervento monetario che le
banche centrali applicano, anche se questo lascia la porta aperta
a che sia qualche istituzione multilaterale l’incaricata di mantenere
la stabilità dei tipi di cambi, riferendosi al FMI. In questo modo,
l’organismo non solo abroga per sostituire il dollaro come moneta di
riserva mondiale ma anche di creare una specie di banca centrale a
livello mondiale che, in questo caso, sarebbe il FMI”.
Nel comunicato stampa pervenuto, l’UNCTAD (appartenente all’ONU)
segnala che la regolamentazione e supervisione più effettiva del
mercato finanziario è “indispensabile” per “prevenire che si
ripeta una crisi finanziaria ed economica mondiale come quella
attuale”.
Ma,
non è solo necessario controllare la supervisione finanziaria
internazionale,è anche “ugualmente importante una riforma del
sistema monetario per ridurre il margine dei benefici nella speculazione
monetaria ed evitare, così, gli squilibri commerciali di gran misura”.
Con questa dichiarazione,l’organismo si riferisce all’eccesso
di risparmio da parte delle economie asiatiche (principalmente la Cina)
negli ultimi anni e il grandissimo indebitamento (bisogno di
finanziamenti esterni) di altre potenze come è il caso degli Stati
Uniti. Cioè, gli squilibri commerciali a livello mondiale ( abbondanti
deficit tramite conti correnti) che l’attuale sistema monetario ha
fornito, secondo quanto sostengono importanti economisti.
I diritti speciali di prelievo.
L’attuale
sistema “dipende della politica monetaria che applica la banca
centrale che emette la moneta di riserva mondiale” per eccellenza (il
dollaro) in riferimento alla FED. Alcune decisioni che, secondo il
dossier, si prendono, d’accordo ai bisogni politici e economici
statunitensi, in chiave nazionale, “senza tener conto dei bisogni del
sistema di pagamenti internazionale e dell’economia mondiale” nel
suo insieme.
Ma, secondo lo studio, neanche un corretto maneggio dei flussi del
capitale tra i paesi ne l’imposizione di una nuova moneta di riserva
mondiale (sostitutiva del dollaro) risolverà i problemi che colpiscono
le economie emergenti: “il problema del tipo di cambio”, aggiunge lo
studio, è che “non è possibile che un paese possa assorbire gli
shock esterni in modo efficiente attraverso l’adozione, sia totalmente
flessibile o rigida, dei tipi di cambi”, secondo gli economisti
dell’UNCTAD.
Per questo, l’organismo suggerisce che dovrebbe stabilirsi un sistema
di tipi di cambi in base ad un “modello stabile”, che sarà
controllato e determinato in modo multilaterale.
L’UNCTAD
sostiene che un nuovo sistema monetario basato su principi e norme
convenuti in forma multilaterale è necessario per la stabilità
dell’economia mondiale così come alcune “condizione equitative per
il commercio internazionale”. Essenzialmente l’organismo punta al
bisogno di sostituire il dollaro con una nuova moneta basata in un
paniere di divise che il FMI controllerebbe. (i denominati diritti
speciali di prelievo).
In questo modo “si ridurrebbe la necessità di mantenere riserve
internazionali” per difendere i tipi di cambi (il valore di una moneta
nazionale) e “potrebbe combinarsi con un ruolo più forte dei diritti
speciali di prelievo se si assegnano in funzione del bisogno di liquidità
che un determinato paese presenta” con lo scopo di “stabilizzare
il suo tasso di cambio reale ad un livello accordato in modo
multilaterale”.
La
posizione della Cina e della Russia.
Il governatore della Banca Popolare cinese, Zhou Xiaochuan, a marzo
propose di creare una divisa di riserva multinazionale come parte della
riforma nel sistema monetario internazionale, aggiungendosi così alla
petizione russa.
Xiaochuan
ha ipotizzato di “creare una divisa di riserva internazionale
che non sia vincolata alle nazioni individuali e possa rimanere a lungo
termine stabile”. Inoltre, ha detto che i diritti speciali di prelievo
(SDR, sigla in inglese 1) del FMI hanno il potenziale per agire come una
divisa di riserva sopranazionale. Cioè, l’obiettivo sarebbe quello di
creare una super divisa che sostituisca il dollaro, il cui valore
determina quello delle altre valute.
A luglio del 2009 tale proposta è diventata ufficiale. La Cina ha
avvertito nella riunione al G-8 e il G-5 del bisogno di riformare il
sistema monetario internazionale per una “maggiore diversificazione
della moneta di riferimento”dal dollaro statunitense. Il gigante
asiatico non era mai stato tanto esplicito. Adesso, l’ONU raccoglie il
guanto lanciato dalla Cina, Russia e le potenze emergenti.
Curiosamente
il presidente russo Dimitri Medvedev, ha mostrato la “nuova moneta
mondiale” sul bavero della sua giacca durante la riunione di queste
grandi potenze. Gli USA non si sono pronunciati ufficialmente su questo
argomento fino ad ora.
Ma, il segretario del Tesoro degli USA, Tim Geither, a marzo ammise che
gli USA erano “molto aperti” a studiare la proposta monetaria
elaborata dalla Cina e la Russia di creare una nuova divisa di
riferimento internazionale. Anche se dopo ratificò quanto detto di
fronte al panico che questa dichiarazione creò nel mercato delle divise
(il crollo del dollaro)
Fonte:
http://www.urgente24.com/noticias/val/12847-123/la-onu-ya-habla-de-una-moneda-unica-para-todo-el-planeta.html
Tradotto e pubblicato da FreeYourMind!