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Metodo Bates originale
- Libro del Dr. Bates
Cosa ci
fanno gli occhiali
Dott.
W. H. Bates – “Trattamento senza occhiali”
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Fiorentini
si erano senza dubbio sbagliati nel supporre che un loro concittadino
(vedere pagina v) fosse l'inventore delle lenti ora così comunemente
indossate per correggere gli errori di rifrazione. Si è discusso molto
sull'origine di tali dispositivi, ma in generale si crede che fossero già
conosciuti in un periodo molto precedente a quello di Salvino degli
Armati. I Romani dovevano come minimo conoscere qualcosa sull'arte di
aumentare i poteri degli occhi, dato che Plinio ci racconta che Nerone
era solito guardare i giochi nel Colosseo attraverso una gemma concava
in un apposito anello. Se, comunque, i contemporanei di Salvino degli
Armati credevano che egli fosse stato il primo a produrre questi aiuti
alla visione, hanno fatto bene a pregare per il perdono dei suoi
peccati; perché mentre è vero che per qualcuno gli occhiali hanno
procurato un miglioramento della visione e sollievo da dolore e
fastidio, per altri sono stati solo una tortura aggiuntiva, procurando
danni più o meno gravi, ed al meglio non portano mai la visione alla
normalità.
Che gli occhiali non possano migliorare la vista al normale può
essere dimostrato molto semplicemente guardando un colore qualsiasi
attraverso una forte lente concava o convessa. Si noterà che il colore
è sempre meno intenso di quando viene visto ad occhio nudo; e poiché
la percezione delle forme avviene attraverso la percezione dei colori,
ne consegue che sia i colori che le forme debbano essere visti meno
distintamente con gli occhiali che senza. Persino le lenti piane
abbassano la visione di colori e forme, come sa bene chiunque abbia mai
guardato attraverso una finestra. Le donne che indossano occhiali per
piccoli difetti visivi spesso osservano che con essi diventano più o
meno cieche ai colori, e in un negozio si può notare che se li tolgono
per confrontare campioni diversi. Se la vista risulta seriamente
difettosa, i colori possono essere visti meglio con gli occhiali che
senza.
Che gli occhiali danneggino gli occhi è evidente dai dati forniti nei precedenti capitoli. Non si può vedere bene attraverso di essi se non si produce lo stesso grado di errore rifrattivo per correggere il quale sono stati fatti. Ma gli errori rifrattivi, nell'occhio lasciato a se stesso, non sono mai costanti. Se ci si assicura una buona visione con l'aiuto di lenti concave, convesse o astigmatiche, perciò, significa che si sta mantenendo costantemente un grado di errore rifrattivo che altrimenti non sarebbe rimasto costante. Ci si può solo aspettare che questo peggiori la condizione, e che ciò accada è esperienza comune. Dopo che la gente comincia ad indossare occhiali la loro potenza, in molti casi, deve essere regolarmente aumentata in modo da mantenere il grado di acutezza visiva assicurato dall'aiuto dei primo paio. Persone con presbiopia che mettono occhiali perché non leggono la stampa fine troppo spesso scoprono che dopo averli indossati per un po' non possono, senza il loro aiuto, leggere i caratteri più grandi che prima erano a loro perfettamente chiari. Una persona con miopia di 20/70 che mette occhiali che gli danno una visione di 20/20 può scoprire che in una settimana la sua visione senza aiuti è calata a 20/200, e abbiamo la testimonianza del Dott. Sidler-Huguenin, di Zurigo, che dice che la maggioranza delle migliaia di miopi da lui trattati peggiorarono regolarmente, a disprezzo di tutta l'abilità nel prescrivere loro i giusti occhiali. Quando gli occhiali si rompono e si sta senza di essi per una settimana o due, frequentemente si nota che la vista è migliorata. E’ un dato di fatto che la vista migliori sempre, di un grado più o meno rilevante, quando si eliminano gli occhiali, sebbene ciò non sempre venga notato.
Che l'occhio umano
rifiuti gli occhiali è un fatto che nessuno vorrà tentare di negare.
Ogni oculista sa che i pazienti devono "abituarsi" ad essi, e
che a volte non riescono mai a farlo. I pazienti con un alto grado di
miopia e di ipermetropia hanno grandi difficoltà nell'abituarsi alla
piena correzione, e spesso non sono mai capaci di farlo. Le forti lenti
concave necessarie ai miopi di alto grado rendono gli oggetti molto più
piccoli di quello che sono in realtà, mentre le lenti convesse li
ingrandiscono. Queste sono cose spiacevoli che non si possono superare.
I pazienti con un alto grado di astigmatismo soffrono delle sensazioni
molto fastidiose quando indossano gli occhiali per la prima volta, e per
questo motivo vengono avvertiti da uno degli opuscoli della
"Conservazione della Visione" pubblicati dal Consiglio sulla
Salute e l'Istruzione Pubblica dell'Associazione Medica Americana di
“abituarsi ad essi in casa prima di avventurarsi dove un passo falso
potrebbe causare un incidente serio”. Solitamente queste difficoltà
vengono superate, ma spesso non lo sono, e a volte succede che coloro
che se la cavano bene con i loro occhiali durante il giorno non riescono
ad abituarsi ad essi di notte.
Tutti gli occhiali contraggono il campo della visione per un grado più
o meno alto. Anche con occhiali molto leggeri ì pazienti sono incapaci
di vedere distintamente se non quando guardano attraverso il centro
delle lenti, con le montature ad angolo retto rispetto alla linea della
visione; e non solo la loro visione diminuisce se non fanno.