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Stati
Uniti: “Land of opportunity”
o “Land of masonry”?
Marcello
Pamio – 12/11/2008
“Il mondo è cambiato” (
“4.11.2008 Nuovo Mondo” (Unità)
“Un pianeta migliore” (Unità)
“Il nuovo mondo” (Il Manifesto)
“E’ crollato il muro di Washington” (Liberazione)
“Nulla è impossibile” (Riformista)
“Sembra che parli ma prega” (Riformista)
Questi sono alcuni dei titoli dei quotidiani nazionali che
esaltano l’elezione del 44mo presidente degli Stati Uniti
d’America.
Il mondo intero, o quasi, è in festa, perché Obama Hussein Barack farà
rinascere quel Mondo distrutto e sotterrato da decenni di politiche
estere guerrafondaie e di politiche economiche di stile mafioso.
Il sogno di milioni di americani (spezzato nel 1968 con l’assassinio
di Martin Luther King) s’è finalmente realizzato: un uomo di colore
dirigerà
Nella “Land of
opportunity”, nella “terra delle opportunità” le mamme
americane potranno continuare a dire ai loro figli che chiunque può
diventare Presidente!
Ma le cose non stanno veramente così?
Pensiamo veramente che l’elezione dell’uomo più potente del mondo
sia alla portata di tutti?
Crediamo veramente che Caio o Mohammad o Hussein, con un po’ di soldi
una buona dialettica, possa entrare nella Storia degli Stati Uniti,
comandare l’esercito, intraprendere una guerra o stampare moneta?
In un momento storico come l’attuale era funzionale un
evento di forte impatto emotivo: un grande ma soprattutto apparente
cambiamento.
Coloro che decidono veramente le politiche interne ed estere e mi
riferisco alle grandi e potenti famiglie di banchieri internazionali,
potevano optare per un altro attentato o una grande pandemia, il tutto
per distogliere l’attenzione, come avvenne l’11 settembre del 2001.
Infatti nei giorni prima dell’attacco alle Torri Gemelle la situazione
economica stava precipitando in maniera molto seria: c'erano già stati
segnali chiari di crash borsistici, grandi fallimenti aziendali e
l'indice di gradimento di George era sotto la suola delle scarpe.
Forse non tutti lo ricorderanno, ma per fortuna ci sono i giornali
dell’epoca a testimoniare.
Dopo l’attentato invece, la situazione economica è stata
fagocitata dalla paura, dalle lettere all’antrace, dal carbonchio,
dalla caccia a bin Laden, dalla guerra in Afghanistan e Iraq: dalla
guerra al terrorismo internazionale.
Oggi sembrano aver optato per la pillola dolce, che di solito è molto
più pericolosa di quella amara, perché il principio attivo è nascosto
dallo zucchero…
La situazione economica e politica attuale è molto più seria di quella
che ha preceduto l’11 settembre. Serviva un espediente mediatico per
distogliere facilmente le coscienze addormentate di molti americani.
Quale opzione migliore di eleggere un afro-americano alla Casa Bianca?
Da una parte l’illusione di vera e unica democrazia
libera, il famoso e deviante “American Dream's” poteva continuare;
dall’altra metteva ai comandi un uomo estremamente funzionale, uno di
loro. Tutto questo sotto la totale ingenuità degli elettori, di coloro
che hanno inviato soldi per sostenere la campagna del candidato
democratico. Non sapendo che sarebbe stato eletto lo stesso. Ma perché
dico questo?
Basta leggere attentamente i dati pubblicati dalla Federal Election
Commission per capire chi ha deciso effettivamente l’elezione di Obama:
i Burattinai di Wall Street, i veri manipolatori delle coscienze, quella
che viene chiamata elite economico-finanziaria internazionale.
Istituti come Goldman
Sachs, J.P. Morgan, Citigroup, Morgan Stanley, tanto per citare
qualche nome. Questi hanno contribuito con 2.938.556
dollari[1]
alla campagna elettorale di Obama, per ricambiare il favore della
legge sul salvataggio bancario. Infatti Obama al Congresso ha firmato il
pacchetto salva-banche da 900 miliardi di dollari.
Dagli speculatori più selvaggi invece, dai tristemente noti Hedge
Funds, il neopresidente ha incamerato 2.637.578
dollari.[2]
Oltre alle banche, Obama ha ricevuto 1.662.280 dollari dai colossi farmaceutici, quelli che stanno
realmente facendo ammalare milioni di persone ogni anno in tutto il
mondo. Sarà molto interessante vedere quali saranno le politiche
sanitarie del presidente, in debito con le stesse lobbies.
Alla voce “Comunicazioni
ed Elettronica”, sempre della Federal Election Commission, il
democratico ha ricevuto 21.600.186
dollari![3]
Sapete che cosa s’intende per “comunicazioni ed elettronica”? Le
industrie legate alle Guerre Stellari, spionaggio, intercettazioni, ecc.
Che sia per questo che Obama votò al Congresso la vergognosa legge
F.I.S.A. (Foreign Intelligence Surveillance Act), che usa la scusante
del terrorismo come pretesto per permettere lo spionaggio di massa.
Spionaggio in particolare di immigrati o americani politicamente
scomodi. Il neopresidente ha anche confermato, nonostante le finte
polemiche mediatiche, la base missilistica in Polonia
Pure l’industria bellica fa la sua parte, “donando”
(a fondo perduto?) al senatore democratico 870.165
dollari.
Il comparto più ricco, o forse quello più generoso, è quello della
salute e delle assicurazioni, un connubio deleterio tra “soldi &
salute”, visto che nel Paese più democratico del mondo oltre 44
milioni di persone sono prive di assistenza sanitaria. Questo
ricchissimo comparto ha donato ad Obama 49.408.792
dollari!
Anche in questo caso sarà molto interessante osservare come il
Presidente realizzerà quella riforma, tanto decantata in campagna
elettorale, che garantisce l’assistenza per tutti gli americani
attraverso un programma finanziato con versamenti obbligatori delle
aziende allo Stato.[4]
Concludo con le lobbies professionali che più contano negli States,
come gli studi legali. Questi hanno aiutato il presidente con ben 37.122.161
dollari! Non certo
spiccioli.
In totale Obama Barack ha ricevuto la modica cifra di oltre
110 milioni di dollari da lobbies, corporation, banche, assicurazioni e
lobbisti di ogni risma. Oltre ovviamente a tutti i soldi di privati
cittadini illusi dal miraggio del sogno americano.
Pensiamo ancora che un uomo “normale” possa ricevere così tanti
soldi dai Padroni del Mondo ed entrare senza problemi alla casa Bianca?
Un uomo che ha trasmesso durante la campagna elettorale oltre 7.700 spot
televisivi ogni giorno, il doppio rispetto all’altro candidato
McCain e che ha acquistato inserzioni pubblicitarie per ben 180
milioni di dollari[5].
In una sola settimana, dal 21 al 28 ottobre, ha sperperato 21,5 milioni
di dollari, il triplo rispetto McCain.[6]
Ovviamente
no: i Poteri Forti avevano già deciso.
Infatti
gli uomini scelti da Obama
Prima ho detto che Obama è un uomo facente parte del
Sistema. Mi spiego.
Per comprendere questo passaggio è importante sapere che l’Elite
economico-finanziaria usa mettere ai posti di comando persone di un
certo tipo, magari con un certo corredo genetico o una certa
discendenza…
Anche il 44mo presidente non è estraneo a tutto ciò: Obama
è cugino di ottavo grado dell’ex vicepresidente Dick Cheney. A
rivelare questo “legame di sangue” è la stessa moglie Lynn Cheney
nelle colonne del Times. Il portavoce di Obama, per sbollentare la
notizia, ha immediatamente commentato che “Dick
Cheney è la pecora nera della famiglia”
Ma non è tutto. Secondo uno studio genealogico del Waikoloa-based
Family Forest Project il Presidente Obama avrebbe collegamenti
con i presidenti George Washington, James Madison, Harry Truman e Jimmy
Carter.[7]
(per maggiori informazioni sulle motivazioni dei legami di sangue “Il
Segreto occulto degli Illuminati”).
Cosa questa non strana visto che anche George Walker Bush
junior era cugino (questa volta di sedicesimo grado) dell’altro
candidato alle presidenziali John Forbes Kerry.
Ecco perché se quattro anni fa avesse vinto Kerry non sarebbe cambiato
nulla, come pure se avesse vinto Albert Arnold Gore junior, come la
vittoria di Obama…
Anzi il figlio di uno studente immigrato del Kenya e di una
donna del Kansas è riuscito a farsi eleggere Presidente. Cosa volete di
più?
Viva gli Stati Uniti d’America, viva la “Land
of opportunity”!!!
[1]
“Obama? Seguite i soldi”, Paolo Barnard
[2]
Idem
[3]
Idem
[4]
“Economia, energia e guerra al terrore, nell’agenda di Obama”,
Adnkronos 9/11/2008
[5]
“Usa 2008 Mega spot televisivo di Obama: cambieremo l’America”
Peace Reporter, Virgilio Notizie.
[6]
”Usa: spot in tv, Obama ha speso tre volte di più di McCain”, ASCA
31 ottobre 2008
[7]
“Inquietanti genealogie” a cura di Giorgio Pastore,
www.croponline.org