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COMUNICATO STAMPA DELL’11/07/11
Risposta
a tempo record quella del Ministro
per la Salute On. Ferruccio Fazio, che nel question-time alla Camera
dei Deputati ha confermato l’esistenza
presso lo “Stella Maris” di Pisa di una sperimentazione in corso su
bambini, con somministrazione di una
molecola psicoattiva per migliorarne le performance attentive(1).“Si
tratta di un vecchia molecola anti-ipertensiva (2) che si sta cercando
di riciclare come psicofarmaco pediatrico, cosa
assai discutibile, dal momento che neppure se ne conoscono i meccanismi
d’azione sul cervello dei bimbi”, ha commentato Emilia
Costa, Psichiatra e già 1^ Cattedra di Psichiatria alla Sapienza di
Roma e Primario di Psicofarmacologia all’Umberto I°.
“La
nostra denuncia – dichiara Luca
Poma, giornalista e Portavoce di Giù
le Mani dai Bambini, il più rappresentativo Comitato italiano per
la farmacovigilanza pediatrica (www.giulemanidaibambini.org) - era
circostanziata e corretta: c’è una strategia in corso per
medicalizzare i comportamenti di sempre più ampie fasce di bambini
italiani. La Guanfacina di Shire è una molecola apolide, che non
rendeva più: cosa c’è di meglio che inventare da zero una nuova
applicazione terapeutica per guadagnare altri soldi a spese della salute
dei più piccoli? Neanche si
conoscono le modalità di azione di questo psicofarmaco e già lo si
vuole autorizzare per l’uso sui nostri bambini”.
L’On.
Paola Binetti ha preso atto della risposta del Ministro Fazio,
commentando: “I fondi che il
Ministro ha promesso nella Sua riposta per incrementare la vigilanza
anti-abuso e iscrivere sul registro di controllo anche le
somministrazioni di anti-depressivi ai bimbi, che vengono somministrati
in misura 15 volte maggiore degli psicofarmaci per l’iperattività,
sono un’ottima cosa, peccato
che in questa Finanziaria non ve ne sia traccia, speriamo non sia
l’ennesima azione di propaganda. E per la ‘pubblicità’ fatta
dalla casa farmaceutica, della quale il Ministro chiede notizie, vorrei
segnalare che nel XXI° secolo le campagne di marketing non si muovono
solo sulle gambe dell’advertising diretto ai pazienti, bensì sulla
base di articolate campagne di relazioni pubbliche, proprio come quella
a cui stiamo assistendo: si crea artificialmente il bisogno di un
farmaco mediante congressi scientifici (3) che chiedono più diagnosi di
iperattività, e articoli sui giornali firmati da specialisti che
indicano la strada (4), poi compare la soluzione, guarda caso uno
psicofarmaco (5). Ma la scienza – lo dico da Neuropsichiatria
Infantile, prima che da Parlamentare –ha molto da dire prima di dover somministrare uno psicofarmaco a un
bambino di 6 anni”.
Nel
frattempo, il dossier è arrivato nell’Aula del Parlamento
Europeo, dove l’On.
Cristiana Muscardini ha presentato un’interrogazione alla
Commissione (6). La Parlamentare dichiara che “la
Guanfacina è un vecchio brevetto da tempo in cerca di una malattia a
cui essere associato. In genere succede il contrario, di fronte ad una
malattia si fa della ricerca per trovare antidoti e terapie. Che
un'agenzia di relazioni pubbliche si presti a simili tentativi è un
problema di etica professionale che non vogliamo affrontare, ma che una casa farmaceutica operi cercando ipotetici clienti per una
molecola esistente e non più usata per il primitivo scopo, ci sembra
un'operazione assai disinvolta, che rovescia la scala di valori alla
quale ci si dovrebbe attenere quando si tratta di salute: prima i
bambini e poi il business”.
In
conclusione, Poma ha ringraziato i Parlamentari per l’attenzione
dimostrata in quest’importante azione di denuncia e vigilanza, ed è
tornato anche sulla polemica salita agli onori delle cronache la scorsa
settimana (7) sulle campagne di pubbliche relazioni in corso per
agevolare Shire nell’introduzione di questo psicofarmaco nel nostro
paese (8): “Come ha ben ricordato Toni
Muzi Falconi (9), la vicenda ha destato non poche perplessità per
com’è stata gestita. Non abbiamo emesso una condanna senza appello
per Ketchum, l’agenzia di relazioni pubbliche di Shire, ma di una cosa
siamo certi: mentre a Milano negavano di avere rapporti con divisioni
farmaceutiche produttrici di psicofarmaci, a Roma organizzavano
conferenze stampa in cui si auspicava l’aumento del numero di bambini
iperattivi in terapia farmacologica. Possiamo pensare ad una sfortunata
serie di ‘combinazioni’, ma allora facciamo appello ad Andrea
Cornelli, il loro amministratore delegato, un professionista di
indubbia caratura: che si dissoci dalle aziende farmaceutiche quando
fanno business miliardari a spese della salute dei bambini”.
Link
di approfondimento:
(1)
il
testo della risposta del Ministro Fazio è integralmente pubblicato
all’indirizzo internet http://www.giulemanidaibambini.org/lettere/lettera132.pdf
(2)
è
la Guanfacina (nome commerciale in USA “Intuniv”®),
un anti-ipertensivo di vecchia generazione, introdotto sul mercato nel
lontano 1980. Determina una riduzione degli impulsi nervosi del cervello
al cuore, alle arterie ed ai reni. Tra gli effetti collaterali troviamo
vertigini, impotenza, dolore toracico, mancanza di respiro, eruzioni
cutanee, visione offuscata e ingiallimento della pelle o degli occhi (http://www.rss-to-javascript.com/it/author-article/guanfacine-cloridrato-informazione-sui-farmaci/22f5a79d88)
nonchè confusione e depressione delle funzioni mentali (http://medicinasalute.com/curare/farmaci/farmaco/guanfacina-tx/).
A fronte di questi potenziali rischi, uno studio ha confermato che "la
Guanfacina, un farmaco comunemente prescritto per alleviare i sintomi
del disturbo da stress post-traumatico, non è più efficace di un
placebo" (studio scientifico condotto da ricercatori del
Medical Center di San Francisco (http://www.newsmedical.net/news/2006/12/02/37/Italian.aspx).
Tuttavia, il marketing fa la sua strada, e sebbene il meccanismo del
farmaco non sia completamente noto, si ritiene che esso abbia a che fare
con i recettori della corteccia prefrontale, un'area cerebrale studiata
nei pazienti con iperattività, e quindi l’idea ora è di utilizzarla
sui bambini per rafforzare la memoria, migliorare l'attenzione e la
capacità di concentrarsi e migliorare il controllo degli impulsi (http://www.pharmastar.it/index.html?cat=4&id=2447).
La Guanfacina è quindi alla Sua terza destinazione d'uso: prima
anti-ipertensivo, poi disturbo da stress post-traumatico, ora Sindrome
da Deficit di Attenzione nei bambini.
(3)
Vedi:
http://www.giulemanidaibambini.org/stampa/glm_pressrelease__163.pdf,
e
http://www.giulemanidaibambini.org/stampa/glm_pressrelease__160.pdf
(4)
http://www.giulemanidaibambini.org/stampa/glm_pressrelease__161.pdf
(5)
la
fine della sperimentazione della Guanfacina è prevista a dicembre 2011
(6)
http://www.giulemanidaibambini.org/lettere/lettera133.pdf
(7)
http://www3.lastampa.it/benessere/sezioni/gravidanza-parto-pediatria/articolo/lstp/410252/
(8)
http://www.giulemanidaibambini.org/stampa/glm_pressrelease__168.pdf
(9)
uno
dei più noti consulenti di settore a livello internazionale, PastPresident e Fondatore della Global Alliance for Public
Relations and Communication Management, PastPresident della Ferpi,
Docente di Public Affairs e di Global Relations and
InterculturalCommunication alla New York University, Docente di
Relazioni Pubbliche alla LUMSA di Roma ed alla Facoltà di Sociologia
dell’Università “La Sapienza”, Docenti di Public Affairs alla
“School of Government” della LUISS di Roma
Per
media-relation: 337/415305 oppure 338/7478239 – portavoce@giulemanidaibambini.org