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COMUNICATO STAMPA

NO DAL MOLIN. 
OCCUPATA LA BASILICA PER DIFENDERE LA CITTÀ

Fa un certo effetto leggere sulla stampa locale le dichiarazioni del Sindaco Enrico Hüllweck e dei suoi assessori; colpisce in particolare la violenza delle affermazioni così come l'utilizzo della parola "terrorismo" con il quale sono stati apostrofati i cittadini che si battono contro la costruzione della nuova base Usa.
E' bene ricordarlo: chi ha svenduto la città per un pugno di dollari siede a Palazzo Trissino e a Palazzo Chigi. Il sindaco, dunque, la finisca di farneticare: è lui che, con le sue decisioni, ha tradito i cittadini che dovrebbe rappresentare. Un amministratore degno di questo nome, viceversa, dovrebbe avere rispetto per la propria comunità locale.

Abbiamo occupato la Basilica Palladiana , simbolo della città di Vicenza, per difendere il nostro territorio e il patrimonio architettonico che ospita; la basilica occupata, in queste ore, è diventata il simbolo dell'Altrocomune, cioè di quel vasto e trasversale movimento nato in questi mesi a Vicenza per battersi contro la costruzione di una nuova installazione militare Usa.
Il sindaco se ne faccia una ragione: questa occupazione dimostra ancora una volta quanto è vuoto palazzo Trissino, sede del Consiglio comunale, dove con una delibera approvata con una maggioranza risicata è stato dato il via libera ad un progetto devastante per la nostra città. Le sue parole sono il segno del disprezzo che egli nutre verso i propri concittadini che in questi mesi si sono mobilitati.

L'iniziativa di queste ore vuole lanciare un segnale chiaro all'Amministrazione locale, al Governo e agli statunitensi: noi siamo qui, e resisteremo un minuto in più di chiunque voglia costruire questa base.
La nostra iniziativa, pacifica e dall'altro valore simbolico, evidenzia quanto devastante sarebbe per una città patrimonio dell'Unesco la costruzione della base di guerra; la basilica - cuore di Vicenza - si trova infatti ad appena 1500 metri in linea d'aria dall'aeroporto Dal Molin.
L'occupazione, dunque, prosegue, nonostante Sindaco e Assessori; e, nel frattempo, anche le statue vicentine, a partire da quella di Andrea Palladio, hanno parlato: questa mattina, infatti, tenevano tra le mani bandiere No Dal Molin. Non solo il futuro dei cittadini è in gioco, ma anche la sua storia, le sue opere d'arte che la rendono uno dei gioielli tutelati dall'Unesco. Noi vogliamo liberare la nostra città da questa minaccia: abbiamo iniziato dalla Basilica Palladiana.  
Il futuro è nelle nostre mani.


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Presidio Permanente No Dal Molin
Via Ponte Marchese - Vicenza
www.nodalmolin.it
www.altravicenza.it

IL FUTURO è NELLE NOSTRE MANI
Difendiamo la terra per un domani senza basi di guerra
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 Qualche immagine....

NO DAL MOLIN: CORTEO ARRIVATO IN PIAZZA DEI SIGNORI
OCCUPAZIONE CONCLUSA TRA GLI APPLAUSI

L'occupazione della Basilica Palladiana da parte di un gruppo di cittadini del Presidio Permanente No Dal Molin si è conclusa pochi minuti dopo le 19.00, con l'arrivo in Piazza dei Signori del corteo che era partito da Piazza Matteotti.
Il corteo, che man mano si è gonfiato fino a superare le mille persone, è giunto sotto le finestre del Consiglio comunale e sotto la loggia della Basilica Palladiana (che in questa giornata ha rappresentato l'altro comune) al ritmo delle pentole e dei tamburi. All'arrivo un applauso spontaneo ha salutato gli occupanti; quindi, sotto un enorme bandiera arcobaleno lunga 10 metri , gli occupanti hanno lasciato la basilica circondati da decine di vicentini.
L'occupazione della basilica palladiana e il corteo in difesa del presidio sono dunque diventati un'unica manifestazione. La spentolata sotto le finestre di Palazzo Trissino è tutt'ora in corso e in piazza continuano ad affluire cittadini.
Le ultime 24 ore hanno dunque dimostrato ancora una volta la forza e la determinazione del movimento vicentino.  
Il futuro è nelle nostre mani: difenderemo la terra per un domani senza basi di guerra.

 
www.disinformazione.it