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Uomo
morto non parla: Gli US Navy SEALs distrutti per coprire la bufala
dell’esecuzione di bin Laden?
di Finian Cunningham -
globalresearch.ca.
(Tratto da http://www.megachip.info/finestre/zero-11-settembre/6589-uomo-morto-non-parla-gli-us-navy-seals-distrutti-per-coprire-la-bufala-dellesecuzione-di-bin-laden-.html
Con nota di Pino Cabras in
coda all’articolo).
L’eliminazione di 30 uomini delle forze speciali
degli Stati Uniti nello schianto di un elicottero Chinook in Afghanistan
arriva in un periodo in cui la versione ufficiale di Washington sul modo
in cui è stata eseguita l’uccisione di Osama bin Laden stava
crollando sotto i colpi dell’incredulità. Tra i 38 morti nel disastro
dell'elicottero - la più grande perdita di vite statunitensi avvenuta
in una singola occasione nel corso della decennale guerra di occupazione
dell'Afghanistan - si pensa che vi siano molti dei 17 Navy Seals
coinvolti nell'esecuzione di Osama bin Laden all’inizio di maggio. Tra
i morti sono compresi anche altri membri delle forze speciali USA e dei
commando afghani.
I
primi servizi dei media occidentali indicavano che il Chinook potrebbe
essere stato coinvolto in una considerevole operazione militare contro
dei militanti afghani, al momento in cui è stato abbattuto nella
provincia di Wardak, poco a ovest della capitale Kabul, alle prime ore
di sabato.
Si è riferito che alcune fonti fra i taliban hanno affermato che i loro
militanti hanno abbattuto il Chinook con un lancio di razzi.
Funzionari
militari statunitensi dichiarano che stanno indagando sulle cause dello
schianto.
Tuttavia, appare significativo che fonti anonime USA abbiano raccontato
agli organi di informazione che ritenevano che l'elicottero sia stato
abbattuto. Questo sorta di conferenza stampa non ufficiale degli USA
appare alquanto strana. Perché le fonti militari statunitensi vogliono
offrire ai combattenti nemici un così spettacolare colpo
propagandistico?
Forse giova gli interessi degli USA distrarre dal motivo e dalla causa
reali dello schianto dell'elicottero, sia stato esso colpito o meno da
un razzo.
Funzionari
statunitensi hanno ammesso che i Navy Seals deceduti facevano parte
dell'unità Team 6 che avrebbe eseguito l'assassinio, lo scorso maggio,
della presunta mente dell'11/9, Osama bin Laden.
Fin
dai primordi, il resoconto di Washington in merito al modo in cui le sue
forze speciali hanno ammazzato Bin Laden presso il suo complesso
residenziale di Abbottabad, nel nord del Pakistan, era squarciato dalle
contraddizioni. Perché mai, una volta liquidato, Bin Laden è stato
seppellito in mare in fretta e furia? Come ha potuto il "Terrorista
N°1" a livello mondiale risiedere, senza essere notato, ad appena
poche miglia dal quartier generale militare pakistano di Rawalpindi?
In tutta evidenza, diverse fonti ben informate sono convinte che Bin
Laden sia morto per cause naturali dieci anni fa. L'autore Ralph
Schoenman ha respinto la presunta esecuzione dei Navy SEALs come
"una grande bugia". Dalle indagini condotte nel corso di vari
anni in Pakistan, Schoenman ha dichiarato a Global Research: «Ho
intervistato vari membri dei servizi segreti pakistani e diversi
militanti, e tutti hanno confermato che Bin Laden è morto per
insufficienza renale oltre dieci anni fa».
Più
di recente, come riferisce Paul Craig Roberts,[1]
i pakistani del luogo hanno affermato che l'operazione dei Navy SEALs ad
Abbottabad è finita in un disastro, con uno dei tre elicotteri USA che
esplodeva appena decollato dal terreno vicino al complesso. Gli altri
due elicotteri non sono atterrati e, secondo i testimoni, sono volati
via dalla scena immediatamente dopo l'esplosione. Come Roberts
sottolinea, questo vuol dire che non c'era alcun cadavere di Bin Laden
da smaltire in mare, come Washington asserisce.
Le persone chiave che conoscerebbero la verità sull'incredibile
assassinio di Bin Laden da parte di Washington, sono ora indisponibili
ai commenti. Caso chiuso.
Finian
Cunningham è corrispondente di Global Research da Belfast, Irlanda.
cunninghamfin@yahoo.com
Fonte: http://www.globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=25923
Traduzione
per Megachip a cura di Dario Tanzi.
Nota
di Pino Cabras per Megachip
Subito dopo i fatti di Abbottabad gli esponenti del sito Infowars.com
avevano ragionato e profetizzato intorno a uno scenario inquietante:
alludevano a un provvidenziale incidente militare che nel giro di poco
tempo avrebbe eliminato dalla scena i Navy SEALs coinvolti nella
misteriosa operazione che aveva depennato ufficialmente Bin Laden dagli
attori del grande show della guerra. Citavano analoghi casi – per i
servizi americani come per quelli russi e di altri paesi - in cui le
operazioni coperte venivano ulteriormente coperte sacrificandone i
protagonisti.
L’articolo di Finian Cunningham offre perciò un’interpretazione
suggestiva del tragico incidente occorso al Team 6 dei Navy SEALs.
L’interpretazione non è tuttavia suffragata da prove, mentre
funzionari governativi USA «hanno dichiarato all’agenzia Associated
Press che ritengono che nessuno dei Navy SEALs che sono morti nello
schianto di un elicottero in Afghanistan avesse preso parte al raid che
ha ucciso Osama bin Laden, sebbene fossero della stessa unità che ha
eseguito la missione bin Laden.»[2]
Non potendo affatto ancora raggiungere conclusioni su questa vicenda, ci
limitiamo a riprendere comunque le testimonianze a caldo raccolte fra i
residenti di Abbottabad dai reporter
di CCTV. Gli abitanti del luogo non credevano che Osama bin
Laden fosse mai stato in quel complesso residenziale e si ritenevano
tranquillamente sicuri che quella strana operazione fosse una bufala. La
stessa squadra antiterrorismo del Pakistan non era in grado di
confermare l’uccisione, in base a quanto veniva riferito