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Nonostante
le forti polemiche, il magnate dei media Rupert Murdoch ha nominato
presidente del canale satellitare britannico Bskyb (7 milioni di
abbonati) il proprio figlio James, e come vicepresidente l’amico
Lord Jacob Rothschild, l’anziano e blasonato banchiere
dell’omonima famiglia!!!
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E’
scontro su Murdoch jr a BSkyB
Di
Marco Niada da «Il Sole 24 Ore» del 4 novembre 2003
LONDRA
James Murdoch, figlio di Rupert, a cui fa capo la costellazione
d’interessi del colosso dei media News Corp., è stato nominato ieri
sera Ceo (l’equivalente di amministratore delegato) di Bskyb, il
gruppo televisivo satellitare digitale britannico con oltre 7 milioni di
abbonati. News
Coro. Controlla il 34,5%
di Bskyb. L’attuale Ceo del gruppo televisivo, Tony Ball, ha
annunciato in settembre l’intenzione di ritirarsi. La nomina del
trentenne James, effettiva da oggi, è destinata ad alimentare forti
polemiche nella City.
Da oltre un mese, infatti, è in atto un braccio di ferro tra Rupert
Murdoch, che di Bskyb è presidente, e gli investitori istituzionali,
contrari alla candidatura del giovane James, avanzata inizialmente con
prudenza e all’interno di una rosa di papabili e di recente in modo
sempre più sfacciato. Secondo gli investitori, infatti, è da provare
che il giovane James ha l’esperienza sufficiente per guidare un gruppo
con un giro di affari da 3,5 miliardi di sterline (oltre 5 miliardi di
euro) e 12,4 miliardi di sterline di capitalizzazione di mercato. Ciò che inoltre impensierisce i fondi d’investimento è il
marchio di nepotismo che la nomina manifesta e il conflitto
d’interessi che comporta.
La
City sta varando infatti un nuovo codice di Corporate Governance,
sostenuto a spada tratta dal Governo, che rende ancora più stringenti
le regole di gestione delle società quotate. Tra queste, la
raccomandazione di tenere ben distinto il ruolo di presidente da quello
di amministratore delegato e il rafforzamento dei consiglieri
indipendenti nel cda, il cui compito è di garantire gli azionisti del
corretto funzionamento dei vertici dell’azienda. Ieri Murdoch, per
calmare le acque, ha annunciato la nomina di Lord Jacob Rothschild,
dell’omonima banca d’affari londinese (M.N. Rothschild & Sons),
alla carica di vicepresidente.
Sarà sufficiente la
foglia di fico dell’anziano e blasonato banchiere londinese, peraltro
amico di Murdoch e dirigente di una società famigliare non quotata a
tenere a bada i critici?
Gli auspici non paiono buoni. La Napf, la potente associazione
britannica dei fondi pensione, che riunisce azionisti istituzionali con
investimenti per 600 miliardi di sterline (900 miliardi di euro) nella
Borsa di Londra, ha adottato ima linea molto dura. Innanzitutto ha
raccomandato i propri membri di bocciare la rielezione di Lord St. John,
consigliere indipendente e nel cda di Bskyb da 12 anni, perché «reo»
di avere presieduto un processo di nomina considerato per nulla
trasparente. Christine Farnish, la bellicosa presidente del Napf, ha
inoltre agitato nelle ultime ore la possibilità di un’aperta
ribellione degli investitori se l’incombente nomina di James fosse
stata confermata. Ieri sera l’Abi, l’associazione delle compagnie
d’assicurazione britanniche, ha espresso preoccupazioni per la
composizione del nuovo vertice di Bskyb.
I
fondi, spalleggiati dal Governo, hanno mostrato negli ultimi mesi un
crescente attivismo nei confronti dei cda delle aziende britanniche.
Un’azione di forza ha messo giorni fa con le spalle al muro il top
management dei gruppi televisivi Carlton e Granada, in procinto di
fondersi, costringendo alle dimissioni Michael Green, boss di Carlton e
mettendo in quarantena Charles Allen, Ceo di Granada. La nomina di Matt
Barrett da Ceo a Presidente della banca Barclays è stata accolta con
una bordata di critiche e crescenti pressioni. La guerra tra investitori
e Murdoch si presenta però problematica perché la richiesta drastica
di dimissioni degli esponenti della famiglia fondatrice di Bskayb
rischia di destabilizzare l’azienda senza offrire un’alternativa.
Per questo motivo, forse, il vecchio Rupert ha deciso di tirare avanti
imperturbato.
James,
che diventa il più giovane Ceo all’interno delle aziende del Ftse-100
della Borsa di Londra, era finora presidente e Ceo di Star Tv, la
divisione satellitare del gruppo che opera in Asia. Da oggi rinuncia a
tutte le cariche nel gruppo News Corp. Gruppo in cui il fratello Lachlan
ha una posizione di rilievo. I due sono ora chiaramente posizionati per
la successione. Chi pensava che il mondo delle «public company»
britanniche fosse composto da un gruppo di società rarefatte e
puritanamente attente alle regole ieri ha avuto una sonora smentita: in
casa Murdoch tutto resta in famiglia. Così è se vi pare.