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Moneta
debito? Se la conosci la eviti
di Pierluigi
Paoletti www.centrofondi.it
Quanto
è importante lo strumento che usiamo?
Quanto il suo uso può condizionare il nostro comportamento?
Secondo il diritto penale lo strumento in se è
ininfluente, determinante è l’uso che se ne fa e l’esempio più
classico è quello del coltello che può essere utilizzato sia per
tagliare il pane che per uccidere.
Nel caso della moneta invece possiamo affermare al di là di ogni
ragionevole dubbio, tanto per rimanere in ambito giuridico, che l’uso
di una moneta rispetto ad un’altra cambia radicalmente ogni aspetto
della nostra vita. Pensate che sia un’affermazione azzardata? Vediamo
se riusciamo a dimostrarvi il contrario.
La nostra moneta ufficiale, l’euro, come tutte le altre
monete a corso forzoso, la cui accettazione è imposta dalla legge, è
una moneta basata sul debito. Lo stato, che ogni anno deve adeguare la
quantità di moneta in circolazione, necessaria per lo scambio di beni e
servizi, si indebita con la banca centrale che stampa il denaro,
emettendo titoli di debito (Bot, BTP, CCT ecc.) per un pari importo e
sui quali deve pagare anche un tasso di interesse. Ora noi sappiamo che
questa è una truffa bella e buona perché se la moneta deve essere solo
la rappresentazione “cartacea” dei beni e servizi, ovvero della
ricchezza prodotta in un territorio, la sua funzione dovrebbe essere
praticamente neutra e non gravata da un debito a cui si
devono aggiungere perdipiù i dannosissimi interessi.
La moneta quindi appartiene di diritto a chi
lavora, produce e contribuisce in qualsiasi modo al benessere
collettivo, è il caso delle casalinghe per il sostegno dato alla
famiglia, degli anziani per il loro apporto passato e per la loro
esperienza, ma anche dei bambini che sono il futuro della comunità. Nel
mondo economico attuale invece ogni moneta a corso forzoso, attraverso
artifici o raggiri, “sembra” essere di proprietà della banca
centrale che semplicemente la stampa e poi la presta ad interesse ai
legittimi proprietari.
Il risultato di questo è che più si produce nuova ricchezza, più il
corpo sociale impoverisce indebitandosi sempre di più e se a questo
aggiungiamo una classe politica che a tutto mira meno che al benessere
dei cittadini, abbiamo oltre al crescente indebitamento anche una spesa
pubblica che ogni anno aumenta, tanto per chiarire oggi spendiamo ogni
anno oltre la metà di quello che si produce (circa750 miliardi di
euro).
Il risultato sono tasse crescenti per coprire debiti
inesistenti e sperperi pubblici, mentre i servizi essenziali e gli
investimenti per ricerca, scuola, infrastrutture ecc., sono ridotti o
addirittura inesistenti per mancanza di fondi. Un esempio recente sono
quei 10 mld di euro chiamato il “tesoretto” che potevano essere
destinati a scopi utili o restituiti ai legittimi proprietari, sempre di
avere amministratori della cosa pubblica intelligenti e oculati, ma
anche di questo abbiamo da tempo immemorabile perso ogni speranza,
invece, secondo il ministro delle finanze, banca d’italia e le autorità
comunitarie, quella cifra deve essere destinata alla riduzione del
debito pubblico (Come Volevasi Dimostrare).
Ecco allora che la moneta da strumento neutro con la sola
funzione di misurare la ricchezza prodotta e di agevolare gli scambi tra
le persone diventa uno strumento di dominazione.
La sua carenza artificiale, prodotta dal debito ingiusto e inesistente a
cui è legata, induce chi la usa, a esprimere le peggiori qualità
dell’essere umano. Sentimenti come rabbia, impotenza, tristezza, paura
del futuro sono la norma e la maggior parte dei nostri pensieri sono
rivolti a come fare per pagare conti, debiti personali, tasse, multe,
addizionali comunali, regionali, accise, mutui.
Oltre a lavorare sempre di più, che è una contraddizione
in un mondo tecnologico e opulento come quello occidentale, il poco
tempo che passiamo con la nostra famiglia, i nostri genitori, i nostri
figli, i nostri compagni-e di vita, lo passiamo a preoccuparci di come
arrivare a fine mese, dimenticandoci di come crescono i figli, di come
si coltiva l’amore e in un batter di ciglia ci ritroviamo sempre più
soli, senza amici, a lottare persino con il partner per gli alimenti e
con una terribile fatica di vivere.
Questo solo per usare una moneta creata con il debito, ma non basta e la situazione peggiora sensibilmente se pensiamo che nessuno mette in circolazione i soldi degli interessi. Il gioco già difficile e infinito (se ci si indebita per quello che produciamo non riusciremo MAI a ritornare in attivo) diventa perverso e diabolico dal momento che non esistono materialmente i soldi per gli interessi, per cui necessariamente dobbiamo lottare con gli altri per accaparrarci i soldi tra quei pochi disponibili. Questo scatena la competizione e l’istinto di sopravvivenza in ciascuno di noi che come una belva lotta per riuscire a trovare quei maledetti soldi per gli interessi ed è matematico che qualcuno rimanga con il cerino in mano e aumenti il numero dei marchiati come fallito,inaffidabile e povero. Pensate che oltre al debito dello stato, su di noi gravano sempre più pesanti anche i debiti personali e allora letteralmente si aprono le porte dell’inferno. Non abbiamo amici e l’altro diventa il nemico da sconfiggere per cui uccisioni, suicidi, rapine, furti, maltrattamenti sono all’ordine del giorno e gran parte, se non tutti hanno come matrice il denaro e i debiti, per non parlare delle malattie che per l’80% hanno origini psicosomatiche.
E
pensate, tutto questo solo per usare una moneta legata al DEBITO
Se invece la moneta non venisse legata al debito, ma
appartenesse alla collettività che produce ricchezza, quindi resa
disponibile senza creare nuovo debito, proviamo allora ad immaginare
cosa accadrebbe.
Come prima conseguenza il debito pubblico sparirebbe per magia e dal
bilancio statale sparirebbero i 70 mld di euro di media pagati ogni anno
per gli interessi sul debito.
Facendo i conti, sarebbero in totale 1.500 mld di euro
(3 milioni di miliardi di lire) più una cifra annua di 70 mld (140.000
miliardi di lire) di interessi e circa 90 mld (180.000 miliardi di lire)
di nuovo indebitamento. In pratica non si pagherebbero più tasse per un
bel pò e poi, togliendo di mezzo questa classe politica corrotta dal
potere e sostituendola con persone anche senza grandi titoli accademici,
ma dotate di buon senso con a cuore il benessere comune si potrebbe
ridurre di un buon 30-40% la spesa pubblica, restituire la dignità alla
scuola che tornerebbe a formare la classe dirigente del futuro, ai
servizi essenziali che oggi sono considerati un peso.
Ci sarebbe abbondanza di tutto, anche del tempo perché
potremmo lavorare molto meno e dedicare almeno metà della nostra
giornata alle nostre passioni, alla famiglia, agli affetti.
La collaborazione e l’armonia regnerebbero nelle comunità che non
avendo l’assillo dei debiti e degli interessi potrebbero sviluppare
arti e talenti.
Le spese per la sanità verrebbero ridotte in quanto sparirebbero le
malattie legate allo stress, la depressione, le malattie nervose.
Questo è solo
un esempio che ognuno può divertirsi a immaginare e vedrete che
scoprirete molti altri aspetti che della nostra vita e del nostro
carattere che cambierebbero in meglio solo utilizzando uno strumento
sano come una moneta senza debito.
Le nostre vite sono scandite dal denaro, controllate in
ogni particolare dal denaro, il denaro ci pianifica, ci gestisce e
attraverso il debito e interesse ci condiziona in ogni cosa, anche la più
insignificante. Molte delle nostre emozioni, sentimenti, malattie sono
collegate ai soldi per cui se cambiamo lo strumento, moneta debito, e
facciamo tornare la moneta al suo ruolo naturale di facilitatore degli
scambi e di metro della ricchezza, automaticamente e senza bisogno di
essere consapevoli tutto cambia miracolosamente.
Così come un uso distorto di questo strumento per fini di dominazione e
sopraffazione, ha reso la nostra vita un inferno a nostra insaputa,
altrettanto utilizzando una moneta libera da questi artifici ci può
cambiare la vita.
Raggiungere definitivamente l’uso di una moneta libera da
debito e interessi forse è complicato nell’immediato, visti anche i
poteri economici che governano praticamente tutto il mondo politico,
sociale ed economico, ma deve essere il nostro obiettivo. La
conoscenza vi renderà liberi diceva l’apostolo Giovanni e noi
siamo a metà del guado avendo chiaro il meccanismo di creazione della
moneta cartacea e elettronica e le conseguenze che ha nelle nostre vite.
Un ottimo passaggio intermedio è l’utilizzo di monete complementari
che affianchino la moneta costruita sul debito a corso forzoso (imposta
ex legis).
Queste monete, non avendo i vizi della moneta ufficiale,
hanno la funzione di traghettare verso un’altra società, mitigando
gli effetti negativi del debito e facendo rimanere parte della ricchezza
nel luogo dove è stata prodotta. E’ tutto sommato un ottimo antidoto
che permette anche agli scettici di toccare con mano le proprietà
benefiche di questo strumento.
In fin dei conti non è che la moneta complementare abbia particolari
pregi, semplicemente non ha quei perversi e infernali meccanismi, propri
della moneta ufficiale, che rendono dipendenti e schiavi del denaro chi
la usa.
I primi di maggio a Napoli è partito lo SCEC http://www.loscontochecammina.135.it/
una bellissima iniziativa di un gruppo di aderenti al meet up di Beppe
Grillo, che hanno interpretato la moneta complementare con la fantasia e
l’allegria tipica di quella splendida città, ad Acilia, un quartiere
di Roma, circola ormai da anni l’Ecoroma, mentre si sta lavorando
alacremente in Calabria, dove ormai siamo in fase avanzata e prossimi
alla realizzazione del Kro, ad Altopascio in Toscana invece si sta
lavorando al TAU e molte altre località (Mantova, Verona, Gorizia ecc.)
stanno lavorando per dotarsi di una moneta locale per far fronte
all’emergenza economica e sociale di questi tempi.
Nel mondo ci sono migliaia di monete locali che hanno
risollevato intere nazioni, come l’Argentina, lo stesso Giappone nella
depressione degli anni ’90 e molti altri ancora. Quello che è
importante oltre al risultato concreto, è la voglia sempre più
pressante della gente di informarsi, di essere parte attiva e di
fare qualcosa per non soccombere al gioco, ormai scoperto e chiaro, di
coloro che decidono economicamente e politicamente del nostro futuro.
Mai come in questo periodo le bugie hanno le gambe corte, come corto è
il tempo che rimane per rimediare alle malefatte ed uscire dalla palude
in cui ci hanno cacciato incauti e corrotti governanti.
Facendo un salto nel mondo dell’illusione, ovvero i
mercati finanziari, annotiamo i nuovi massimi delle borse americane e
del DAX e un inarrestabile Yen sempre più debole.
Se mettiamo
insieme Dax (verde) e rapporto euro-yen (blu)
Vediamo che le due cose vanno all’unisono mentre il Nikkey si è fermato
La cosa sarebbe strana perché normalmente il paese con la
valuta più debole esporta con più facilità e quindi la sua economia
va meglio rispetto invece ad un paese la cui moneta si rafforza
prepotentemente contro tutte le altre valute (l’europa). Ma qui la
logica conta poco mentre quello che conta è che in Giappone ci si
approvvigiona allo 0,6% e si investe in azioni europee che quindi
aumentano di valore e a niente serve ricordare che più su si va senza
un corrispettivo nella economia, più in basso si deve cadere per
riallinearsi alla realtà.
Troppe sono le incongruenze di questo periodo storico che
possono essere spiegate solo dall’enorme liquidità che viene
riversata sui mercati finanziari e nell’immobiliare, ma questa
liquidità galleggia ad un livello che le persone normali non possono
raggiungere infatti loro sono già sott’acqua nei debiti e nella
carenza di denaro.
Strano, proprio strano il mondo della moneta costruita sul debito.
Moneta debito? Se la conosci la eviti, dillo anche agli
altri.
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