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Il
principe Filippo ammette i legami di famiglia con il nazismo
Tratto da www.movisol.org/znews063.htm
29/03/2006 Movimento e
Solidarietà
Dopo sessant’anni di silenzio, il principe Filippo
d’Edimburgo, consorte della regina d’Inghilterra, ha ammesso per
la prima volta che la sua famiglia, i Mountbatten (Battenberg),
era ben collegata ai nazisti. Tutt’e quattro le sue sorelle sposarono
principi tedeschi e tre di esse aderirono al Partito Nazionalsocialista.
Filippo lo racconta in un’intervista che introduce un nuovo libro
intitolato “Royals and the Reich” e Andrew Levy gli ha
dedicato un breve articolo sul Daily Mail del 6 marzo. Tra le
foto del c’è anche quella sopra riprodotta, dove il sedicenne Filippo
(cerchiato di rosso) sfila al funerale della sorella maggiore Cecile nel
1937 accompagnato da ufficiali del regime in uniforme. In seconda fila
si dinstingue suo zio lord Mountbatten con in capo il bicorno
della Royal Navy.
In un’altra foto del libro la sorella più giovane, Sophia,
siede di fronte ad Hitler in occasione del matrimonio di Hermann
e Emmy Goering. Il marito di Sophia era il principe Christoph
d’Assia, direttore dei servizi segreti di Goering.
Per spiegare tanta attrazione verso i nazisti Filippo oggi afferma:
“Si verificarono molti miglioramenti come ad esempio i treni in orario
e nuovi edifici. C’era un senso di speranza dopo il caos da
depressione della Repubblica di Weimar.
“Posso capire che la gente si aggrappò a qualcosa o qualcuno che
sembrava fare appello al patriottismo e cambiava le cose. Non puoi
capire quando fosse seducente”. Aggiunge che “allora c’era molto
entusiasmo per i Nazisti, l’economia andava bene, eravamo
anti-comunisti e chi lo sapeva che cosa sarebbe capitato al regime?”
Come è noto poi il principe Filippo, insieme al tesserato
nazista principe Bernardo d’Olanda, costituì il WWF e diffuse
l’ideologia ambientalista con l’intento di continuare a fare appello
sui sentimenti ingenui della popolazione, che non sa che cosa gli stia
capitando.
Lyndon LaRouche ha dedicato a questa notizia un breve articolo
intitolato “La monarchia britannica e Hitler” che riproduciamo di
seguito.
di
Lyndon LaRouche Tratto
da www.movisol.org/znews063.htm
26 marzo 2006 — I ricordi del principe Filippo
d’Edimburgo sui collegamenti di famiglia con il nazismo si assommano
ad alcuni sviluppi attorno alla campagna in corso per scaricare gli
amici di Dick Cheney dal governo britannico del primo ministro Tony
Blair. Non soltanto il re Edoardo VII, ma anche i membri della famiglia
di Filippo, e di suo zio Dickie Mountbatten, furono membri aristocratici
molto impegnati dell’apparato del partito nazista. Si tratta di
qualcosa da considerare tenendo presente le iniziative dei complici di
Cheney — George Shultz e il banchiere Felix Rothayn — di
privatizzare le istituzioni dei militari e dell’intelligence negli USA
secondo il precedente delle SS di Adolf Hitler.
I fatti essenziali da tener presente sono questi.
A partire da quando il kaiser Guglielmo II licenziò il cancelliere
Bismark, la politica della monarchia britannica ha puntato a distruggere
Il rapido sviluppo industriale della Germania sotto Bismarck, un
ammiratore dell’America, in particolare a seguito di una visita
compiuta in Germania dall’economista americano Henry C. Carey, indusse
il principe di Galles (poi Edoardo VII) a concepire la distruzione della
Germania con una guerra continentale che sarebbe diventata lo scopo
principale della sua monarchia, e questo scopo è poi tornato alla
ribalta da quando il primo ministro Margaret Thatcher e il presidente
Francois Mitterrand hanno imposto alla Germania le condizioni
deliberatamente distruttive dell’accordo di Maastricht, euro compreso.
L’elemento da sottolineare, nelle reminiscenze del
principe Filippo sui collegamenti nazisti del ramo tedesco della sua
famiglia, non sta nel poter dire che il consorte reale è un nazista, ma
sta nel fatto che vi sono state situazioni in cui ambienti importanti in
Inghilterra hanno ritenuto fenomeni come il nazismo utili strumenti con
cui stroncare la sfida agli interessi finanziari imperiali di Londra
proveniente dal continente europeo. Questo è il collegamento tra le
reminiscenze del principe Filippo e gli sforzi di privatizzare i
militari e l’intelligence negli USA, che sono di stampo nazista.
Le reminiscenze del principe Filippo finiscono all’attenzione del
pubblico nel momento in cui nella stessa monarchia britannica sono in
corso dei cambiamenti. Il principe Carlo subentrerà, adesso o tra non
molto, ai suoi genitori? E che cambiamenti si prospettano per le
istituzioni della monarchia e per il centro finanziario della City di
Londra, che possono essere provocati da un licenziamento, adesso o tra
non molto, del compare di Cheney, Tony Blair?
La questione reale dietro le reminiscenze del principe è il progetto di
eliminare l’istituzione dello stato nazionale, dal mondo intero, per
istituire una forma di governo mondiale dell’oligarchia finanziaria
imperiale chiamata “globalizzazione”. In questo si colloca il
collegamento tra il fatto che i liberal inglesi e francesi hanno per un
periodo promosso il nazismo, nel passato, e l’attuale iniziativa di
Cheney, Shultz e Rohatyn per privatizzare i militari e l’intelligence
USA. Questa marcia procede di pari passo a quella della Federalist
Society