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Memoria
e anima secondo Steiner
Tratto
da Rudolf Steiner. Scritti scelti Alaya edizioni
Si osservi innanzi
tutto la memoria. Come si forma? Evidentemente in maniera completamente
diversa dalla sensazione o dalla percezione. Senza l'occhio non posso
avere la sensazione del "blu". Ma per mezzo dell'occhio non ho
ancora nessun ricordo del "blu"... Il ricordo consiste nel
poter rappresentare di nuovo, non nel ridare vita ad una
rappresentazione. Ciò che riappare è qualcosa di diverso dalla
rappresentazione stessa. Mi ricordo vuol dire che vivo qualcosa che non
c'è più. Collego un evento passato con la mia vita presente... Ma chi
rievoca magicamente nella mia anima ciò che è accaduto ieri? E’ lo
stesso essere dentro di me che ieri era presente alla mia esperienza e
che lo è anche a quella odierna. Nelle considerazioni precedenti è
stato chiamata anima... Esso è quindi la preservazione del ricordo. In
qualità di conservatrice del passato, l'anima raduna incessantemente
tesori per lo spirito.
Così l'anima trasmette allo spirito ciò che ha ricevuto dal corpo. -
Lo spirito dell'uomo porta quindi in sé una duplicità in ogni istante
della sua vita. In primo luogo le leggi eterne del vero e del buono, e
secondariamente i ricordi delle esperienze passate. Quello che fa lo
compie sotto l'influsso di questi due fattori.
Se
vogliamo comprendere uno spirito umano, dobbiamo allora sapere due cose
di lui: prima di tutto, quanto di eterno si è manifestato in lui, e in
secondo luogo quanti tesori del passato custodisce dentro di sé.
Per lo spirito questi tesori non rimangono affatto in forma immutata. Le
impressioni che l'uomo ricava dalle esperienze svaniscono a poco a poco
dalla memoria. Non così i loro frutti. Non ci si ricorda di tutte le
esperienze fatte durante l'infanzia mentre si acquisiva l'arte di
leggere e scrivere. Ma non si saprebbe leggere né scrivere se non si
fossero fatte queste esperienze e i loro frutti non si fossero
conservati sotto forma di abilità. E questa è la trasformazione che lo
spirito opera sui tesori della memoria... Lo spirito umano cresce
attraverso le esperienze Passate. - Sebbene le esperienze passate non si
trovino conservate nello spirito come in un magazzino, è possibile
trovare i loro effetti nelle abilità che l’uomo si è conquistato.(1)
Genetica ed ereditarietà secondo Steiner
Le
forze che hanno reso possibile la mia figura umana erano nei miei
antenati. Ma anche lo spirito dell’uomo appare in una determinata
figura. Non esistono due uomini con la medesima figura spirituale. Basta
che in questo campo si facciano osservazioni altrettanto pacate e
oggettive che in quello fisico. Non si può dire che le diversità degli
uomini sotto l'aspetto spirituale dipendano solo dalle differenze del
loro ambiente, della loro educazione e così via. No, non è affatto così,
poiché, nonostante i medesimi influssi esercitati dall'ambiente e
dall'educazione ecc., due persone si sviluppano in modo assolutamente
diverso. Bisogna pertanto ammettere che esse hanno intrapreso il loro
cammino di vita con inclinazioni completamente diverse...
L'anima è quindi chiaramente in relazione con qualcosa al di fuori del
mondo esterno che per natura non ha nessun rapporto con le inclinazioni
germinali materiali... C'è un fatto evidente attraverso cui questo si
esprime. Consiste nell'esistenza della biografia. Se l'uomo fosse un
semplice esemplare della specie, non potrebbe esserci nessuna biografia.
Un leone o una colomba sono interessanti nella misura in cui
appartengono alla specie leone o colomba. E’ sufficiente descriverne
la specie per comprendere il singolo individuo nei suoi tratti
essenziali. Qui è poco importante che si tratti del padre, del figlio o
del nipote. Ciò che interessa è comune al padre, al figlio e al
nipote. Il significato dell'uomo invece comincia solo laddove egli non
è semplicemente un esemplare della specie, ma un individuo... Chi
rifletta sulla natura della biografia si rende conto che sotto l'aspetto
spirituale ogni uomo è una specie a sé...
Come
il genere o la specie in senso fisico diviene comprensibile solo se la
si intende nel suo condizionamento causato dall'ereditarietà, così
anche l'entità spirituale può essere capita solo attraverso una simile
eredità spirituale... In qualità di uomo spirituale ho la mia figura,
così come ho la mia biografia. Non posso quindi avere questa figura da
altri che me stesso...
Come dunque la figura fisica è sempre una ripetizione, una
reincarnazione della specie, così l'uomo spirituale dev'essere una
reincarnazione dei medesimo uomo spirituale. Come uomo spirituale,
infatti, ognuno costituisce una specie a sé.
Il voler spiegare le caratteristiche spirituali di un essere umano come
ereditate dal padre, dalla madre o da altri antenati fa parte dei
pregiudizi più pericolosi...
Una suggestione materialistica gli impedisce di vedere nella giusta luce
le connessioni.
In questa esposizione vengono date le premesse per seguire l'entità
umana oltre la nascita e la morte.
Entro
i confini stabiliti dalla nascita e dalla morte l'uomo appartiene ai tre
mondi. fisico, animico e spirituale. L'anima costituisce l'anello di
congiunzione fra corpo e spirito, dal momento che permea la terza parte
del corpo, il corpo animico, con la facoltà della sensazione e, come
anima cosciente, pervade il primo elemento dello spirito, il Sé
spirituale. In tal modo, nel corso della vita, essa è partecipe sia del
corpo che dello spirito.
Dall'organizzazione del corpo animico dipenderà il modo in cui l'anima
senziente potrà sviluppare le sue facoltà. E, d'altro conto, dalla
vita dell'anima cosciente dipenderà dalla misura in cui il Sé
spirituale potrà svilupparsi in lei.
Vi è stato mostrato che durante la vita il Sé spirituale viene nutrito
dalle esperienze elaborate e dai frutti di queste esperienze...
Si osservi dapprima l'interazione fra corpo animico e anima senziente.
Come è emerso, il corpo animico è sì l'elaborazione più sottile
della corporeità, ma le appartiene e da esso dipende. Sotto un certo
aspetto corpo fisico, corpo eterico e corpo animico formano un tutt'uno.
Pertanto anche il corpo animico sottostà alle leggi dei processi fisici
che conferiscono al corpo la sua figura. Ed essendo la forma più mobile
e per così dire fugace della corporeità, deve anche manifestare gli
aspetti più mobili e fugaci dell'ereditarietà. Mentre il corpo fisico
si differenzia minimamente per razza, popolo o stirpe e il corpo eterico
evidenzia già una maggiore diversità per i singoli uomini, pur
manifestando ancora una prevalente uniformità, nel corpo animico questo
differenza è già molto grande. In esso si esprime ciò che già si
sente come caratteristica personale esteriore dell'uomo. Questo corpo è
quindi anche portatore della caratteristica personale che i discendenti
ereditano da genitori, nonni ecc....
Che per via ereditaria possano essere trasmesse anche qualità animiche,
che quindi il processo dell'ereditarietà fisica ottengo un'impronta
animica, dipende dal fatto che il corpo animico può essere influenzato
dall’anima senziente.(1)
(1) Teosofia – Introduzione alla conoscenza soprasensibile del mondo e del destino umano, 1904