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Benvenuti in Matrix
All’interno
dei segreti del governo, le multinazionali utilizzano un Mega-Database.
Di
Madeleine Baran - The
NewStandard
Traduzione per
www.disinformazione.it a cura di Bruno Stella
In ciò
che i sostenitori delle
libertà civili, chiamano il più potente programma di sorveglianza della
storia degli USA, il Multistate Anti-Terrorism Information Exchange,
detto Matrix, continua a accumulare milioni di informazioni riguardanti
cittadini onesti e riceve denaro dai fondi federali, nonostante la
protesta e il sospetto pubblico.
Una
compagnia di base in Florida, la Seisint Inc., ha creato questo database
subito dopo l’attacco terroristico dell’11 Settembre 2001 combinando
i database commerciali della stessa azienda con archivi di provenienza
legale.
Ora i funzionari di legge degli stati partecipanti possono rastrellare
il database per investigare crimini ordinari e minacce terroristiche.
Matrix contiene una quantità di informazioni senza precedenti:
Indirizzi attuali e passati relativi a numeri di telefono, registrazioni
di arresti, informazioni sulle proprietà immobiliari, fotografie dei
vicini e colleghi di lavoro, descrizioni dell’automobile, modello e
colore, informazioni su matrimoni o divorzi, dettagli sul voto espresso,
licenze di caccia e pesca…e ancor di più.
Per esempio, una persona potrebbe identificare tutti i maschi con i
capelli scuri divorziati, residenti a Minneapolis che guidano una Toyota
Camry e posseggono il diritto al voto. Il dato può essere visualizzato
in determinati “diagrammi di interconnessione sociale”, mostrando
connessioni tra individui, raccolta di foto e “mappe bersaglio”
secondo i documenti interni alla Seisint ottenuti tramite il “The
new Standard” dopo una richiesta al Freedom of Information Act
fatta dall’ACLU (Unione per le libertà civili americane). Uno dei
documenti dice, “Quando vengono raccolti sufficienti dati
insignificanti…essi diventano SIGNIFICANTI.” (citato
testualmente).
La
Seisint vende l’accesso al database ai singoli stati. Sedici stati si
sono sottoposti a un programma pilota, ma dopo una copertura negativa da
parte dei media e dopo preoccupazioni varie di cittadini, politici e
enti legali, tutti hanno deciso di non utilizzare Matrix tranne la
Florida il Michigan la Pennsylvania il Connecticut e l’Ohio.
Gli
Stati che rimangono non mostrano segni di rinuncia di fronte alla
pressione pubblica. In Florida, tutori della legge e addetti governativi
sono diventati progressivamente più coinvolti nelle questioni interne a
Matrix. I supercomputer che detengono i dati si trovano negli uffici
della Seisint a Boca Raton,
sorvegliati dalla polizia di stato della Florida. Il dipartimento legale
della Florida fa funzioni di “Agente per la sicurezza” per il
sistema, anche fuori dallo stato.
Il
governo federale gioca anche un ruolo attivo. Nel gennaio 2003, il
governatore della florida Jeb
Bush incontrò il vice presidente Dick
Cheney per dimostrare come si sarebbe potuto usare il programma per
rispettare la legge e richiese nuovi fondi. Il dipartimento di giustizia
diede alla Seisint 4 milioni di dollari in sussidio nel 2003. Il “Department
of Homeland Security” ha anche contribuito con 8 milioni di
dollari per finanziare Matrix e, lo scorso anno, assunse personale per
il controllo manageriale del database, in rispetto dell’accordo tra il
DHS e la Seisint.
I
difensori delle libertà civili dicono che Matrix sta accumulando dati
su gente ordinaria che, nella peggiore delle ipotesi, potrebbero essere
usati per tracciare individui “sospetti” e per radunare coloro che
commetterebbero probabilmente un crimine, prima che esso avvenga. La
Seisint scarta ufficialmente queste affermazioni, obbiettando che il
database è solo una maniera più veloce per localizzare criminali e
terroristi.
Bill
Shrewsbury,
vice presidente della Seisint la fa più semplice. Con l’utilizzo di
Matrix, dice, “si fermano i cattivi prima che possano fare del male a
qualcuno. Non ci sono segreti qui”.
Ma
il progetto rimane molto sospetto per le libertà civili e i sostenitori
della privacy che hanno espresso una serie di serie preoccupazioni,
incluso se il database possa rappresentare una “fabbrica di dati”,
un processo tramite il quale i dati vengono cercati per identificare
potenziali criminali o terroristi prima che il crimine venga commesso.
Un’altra preoccupazione è il segreto che detiene la compagnia
riguardo cosa includano esattamente i dati di Matrix e quanto
vulnerabile risulti lo stesso ad essere trafugato, alterato o usato
malamente da hacker malintenzionati
I responsabili sella Seisint hanno ripetutamente negato che Matrix venga
usato per questo tipo di cose. Essi dicono, invece, che Matrix è
utilizzato per localizzare i sospetti immediatamente dopo che un crimine
venga commesso. Per esempio, in un caso di rapimento di persona, il
programma potrebbe velocemente identificare tutti gli uomini con
precedenti di comportamento sessuale lesivo che vivono in una
determinata area e che guidano un particolare tipo e modello di
macchina.
“Non
si tratta di uscire di notte e chiedere al sistema, ‘Hey trovami un
terrorista,’ e al mattino seguente mi ritrovo dieci potenziali
terroristi,”
dice Mark Zadra, capo
investigativo e Ufficiale dell’intelligence per il dipartimento di
legge della Florida.
Comunque,
secondo i documenti disponibili presso l’ACLU, Il Seisint ha usato i
propri dati anche per questo scopo. Tre giorni dopo l’11 settembre la
compagnia ha creato un “quoziente terroristico” per identificare i
potenziali terroristi della popolazione in toto. Matrix era ancora in
fase di sviluppo, ma i responsabili della compagnia usarono
l’intelligenza artificiale della Seisint, ovvero milioni di dati
pubblici e informazioni amministrative sull’aviazione federale –
informazioni che adesso il programma contiene – per condurre la
ricerca.
Una presentazione del 2003 della Seisint elencava alcuni dei criteri per
l’identificazione di potenziali terroristi: età e genere, “che cosa
essi fanno con la loro patente, “ se piloti o associazioni di piloti,
l’essere vicini a
“indirizzi sospetti/o numeri di telefono, dati investigativi, come
questi vengono spediti e ricevuti, anomalie nei numeri di assicurazioni
nazionali, storiografia dei crediti, appartenenza etnica.”
In accordo con la presentazione della Seisint, un’iniziale ricerca
rivelò 120.000 individui con un punteggio di “alto rischio
terroristico”; la Seisint diede la lista di nomi alla INS, FBI, ai
servizi segreti e al dipartimento di legge della florida. Tratti della
prestazione dichiaravano che avevano portato a “diversi arresti in una
sola settimana” e “cifre di altri arresti”. Coloro che erano stati
arrestati o imprigionati o accusati di vero crimine non si conobbero
mai.
In più, la società ha dichiarato di aver identificato 5 dei
dirottatori dell’11 settembre dopo l’accaduto.
Christopher
Calabrese, consigliere programmatore del programma “Liberty abd
Tecnology” dell’ ACLU, ha sottolineato l’inutilità della ricerca.
“Hanno condotto una ricerca basata su informazioni riguardanti fatti
gia accaduti,” ha detto”. “se non avesse riguardato una cosa così
seria, sarebbe stato stupido.”
E poi ha aggiunto, “Qualcuno specula sui potenziali eventi, e aggiunge
un altro livello di speculazione,” dice.” Che tipo di attività
sarebbe necessaria per eseguire questa tipologia di eventi? Quella gente
sono allora sospetti de-facto ,
sospetti di un crimine che non è mai accaduto e che esiste solo
nell’immaginazione di qualcuno.”
Zadra ha rifiutato tale preoccupazione. “non stiamo facendo il profilo
di nessuno” ha detto.
“e decenni che si indaga attraverso questo processo.”
Shrewsbury
ha provato ad evitare la ricerca di terroristi tramite Matrix. “Noi
non usiamo affatto quella componente del programma,” ha detto. “Non
si trova affatto in Matrix.” . Comunque sia, l’informazione di base
che è stata usata per condurre la ricerca, è ancora disponibile su
Matrix, e non vi è modo
per il pubblico di sapere se tali ricerche sono state condotte.
I
tipi di dati inclusi in Matrix hanno riguardato anche le libertà civili
e gli attivisti per la privacy. Scoprire cosa esattamente vi sia nel
database è stato quasi impossibile. Mentre la società sostiene nel
proprio sito web che Seisint non immagazzina liste di abbonamento,
registrazioni di telefonate, transazioni da carta di credito o dati
riguardanti transazioni on line di denaro; la società ha rifiutato di di
aprire alla verifica le proprie operazioni dopo richiesta del senatore Russ
Feingold (D-WI) e della ACLU.
I
funzionari della compagnia insistono che i dati sono ancora disponibili
al pubblico e che Matrix sta solo compilando preventivamente dati
reperibili in risorse centralizzate. “dato che si tratta di dati
pubblici, il mio nome si trova li. Il tuo anche, “ aggiunge Zadra.
“sono solo informazioni di cui già possiamo disporre.”
Comunque, nei documenti della compagnia
si sostiene che , “I legami tra informazioni residenziali
storiche e altri tipi di informazione quali possibili parenti e soci
dell’individuo, sono piu’ approfondite e piu’ esaurienti che in
altri sistemi di database reperibili sul mercato.”
Calabrese dell’ACLU ha detto che usare il termine “dato pubblico”
è fuorviante.” Non è del tutto chiaro cosa ciò significhi,” ha
detto, aggiungendo che la Seisint sembri considerare dati disponibili
commercialmente come “informazioni pubbliche,” benché la maggior
parte della gente non ha accesso a questi dati.
Oltre ciò, benché Matrix opera attualmente in soli cinque stati,
possiede informazione sulle patenti di guida da 15 stati, registrazioni
sui veicoli a motori da 12 stati, informazioni provenienti
dall’Istituto di Correzione (Department of Correction – n.d.t.
probabilmente una specie di carcere minorile o di correzione…) da 33
stati e informazioni su stupratori provenienti da 27 stati, secondo le
stime del Seisint.
In alcuni casi, gli stati hanno venduto le informazioni alla Seisint.
Per esempio, secondo l’ACLU, l’Ohio ha venduto dati relativi alle
patenti di guida alla Seisint per 50.073 dollari due anni fa. In altri
casi, la Seisint ha acquistato presumibilmente questa informazione da
database commerciali, dove dati sulla patente di guida
sono prontamente disponibili.
Zadra
sostenne che Matrix continua tuttora ha usare queste informazioni nelle
sue ricerche, anche se non vengono direttamente ottenute da particolari
governi di stato. “Abbiamo avuto molti stati che hanno detto, ‘Io
non parteciperò al progetto Matrix” Zadra disse al NewStandard.
“io dico, ‘ tu sei uno che partecipa a Matrix perché vendi le tue
informazioni sui motoveicoli e sui criminali a tutti.’”
La sicurezza di questi milioni di informazioni è stata tra le più
persistenti preoccupazioni dei sostenitori della privacy. Se un hacker
avesse accesso al database, l’informazione ottenuta potrebbe essere
usata per un’infinità di potenziali propositi, dalla semplice
localizzazione di un individuo al vendere i dati di Matrix al mondo
degli affari per scopi di marketing.
Anche se i funzionari della Seisint sostengono che i loro dati sono
sicuri, e fanno presente che i loro supercomputer sono locati in un
luogo sicuro equipaggiati con rilevatori di movimento, fotocamere,
sistemi di allarme e guardia armata, molti di coloro che sostengono il
diritto alla privacy rimangono tuttavia preoccupati che le informazioni
potrebbero essere non sicure.
Loro sostengono che l’ampio grado di sicurezza deve rimanere la cosa
principale. I dati in questione, dicono, sono più in pericolo nelle
stazioni di polizia degli stati nei quali è usato su base giornaliera.
In Florida, 1000 funzionari della legge hanno accesso a Matrix e gli
attivisti sono preoccupati del fatto che le informazioni proprio li
potrebbero essere sottratte da hacker o rubate materialmente. Zadra ha
scartato questa ipotesi, insistendo sul fatto che una persona necessita
di una login e una password per accedere al sistema e che tutta
l’attività del sistema usa tali mezzi.
“fate
un passo indietro e pensate allo scopo di tutto ciò, “ dice
Calabrese. Un migliaio [accessi] di licenze diffuse negli stati, che
usano Matrix per Dio sa solo cosa.”
Lee
Tien,
uno degli avvocati senior dello staff all’Electronic
Frontier Foundation, una organizzazione no profit per difendere la
privacy sostiene che la maggior parte dei problemi di sicurezza
provengono da “persone all’interno,
non da gente all’esterno” e che la Seisint fa poco per prevenire ciò.
“Penso che il concetto di base sia
di capire che non vi è sicurezza” dice. “I sistemi ai quali dati
hanno accesso molte persone non sono sicuri di per se, solo per una
questione di numeri.”
L’
ACLU sta tentando di pressare i cinque stati rimanenti a porre fine ai
contratti con la Seisint; ma se questo accadesse, le informazioni
raccolte esisterebbero ancora. “Anche se si abbattesse completamente,
sarebbe piuttosto facile da ricostruire” dice Calabrese. “non puoi
rimettere tutto in una scatola e via”.
Nel frattempo, Zadra ha cercato di rassicurare i cittadini preoccupati.
“Potrei usare male centinaia di altri database” ha detto.
“Garantito che [Matrix] sarebbe molto più scorrevole e veloce perché
potrei ottenere tutto in una riga.” Dopo un pausa ha aggiunto, “Lo
stiamo usando solo per propositi investigativi.”