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        controllo mentale
La
        masturbazione
        Di
        Alexander S. Neill - «Summerhill un’esperienza educativa
        rivoluzionaria», Rizzoli
La maggior parte
        dei ragazzi si masturba. Nonostante ciò si dice che la masturbazione è
        un male, che arresta la crescita, che provoca malattie e peggio ancora.
        Se una madre intelligente non facesse caso alle prime esplorazioni che
        il figlio compie sulle parti inferiori del proprio corpo, la
        masturbazione sarebbe meno coercitiva. E’ la proibizione che fissa
        l’interesse del bambino.
        Per un bambino piccolo la bocca
        è una zona molto più erogena dei genitali. Se la madre prestasse alle
        attività orali del bambino la stessa virtuosa attenzione che presta
        alle attività genitali, il succhiarsi il pollice diventerebbe una caso
        di coscienza.
        La masturbazione soddisfa il desiderio di felicità perché è il
        culmine della tensione. Ma appena l’atto è compiuto, la coscienza di
        chi ha avuto un’istruzione moralistica si fa sentire e grida: «Sei un
        peccatore!» L’esperienza mi ha convinto che quando si elimina il
        senso di colpa, l’interesse del bambino per la masturbazione
        diminuisce.
Sembrerebbe
        che per molti genitori sia meglio avere figli delinquenti piuttosto che
        masturbatori. Mi sono reso conto che la repressione della masturbazione
        è alla base di molte forme delinquenziali (…)
        Quando la masturbazione infantile non crea problemi al bambino questi al
        momento giusto passerà naturalmente alla eterosessualità. Molti
        matrimoni infelici sono dovuti al fatto che sia la moglie che il marito
        soffrono di questo odio inconscio per la sessualità che nasce a sua
        volta dall’odio di sé sepolto nell’inconscio, e provocato dalla
        proibizione risalente all’infanzia di masturbarsi. 
        La questione della masturbazione è di estrema importanza in campo
        educativo. Le lezioni, la disciplina, i giochi non hanno alcun
        rilievo effettivo quando non viene risolto il problema della
        masturbazione. La libertà di masturbarsi porta a bambini felici,
        vivi che non sono in realtà molto interessati alla masturbazione. La
        proibizione di masturbarsi porta a bambini miseri, infelici, che
        contraggono facilmente raffreddore e malattie, bambini che odiano se
        stessi e, di conseguenza gli altri. Penso che una delle ragioni
        fondamentali del successo di Summerhill (scuola fondata da Alexander
        Neill, ndR) sia l’avere eliminato la paura e l’odio di sé indotti
        dalle proibizioni sessuali. 
Freud
        ci ha familiarizzati con l’idea che una vita sessuale esiste fin falla
        prime ore di vita, che il bambino prova piacere sessuale nel poppare e
        che gradualmente il piacere erotico dalla bocca si trasferisce ai
        genitali. Di conseguenza la masturbazione del bambino è una scoperta
        naturale; dapprima non è una scoperta molto importante, perché per un
        bambino i genitali non offrono lo stesso piacere della bocca o anche
        solo della pelle. E’ esclusivamente la proibizione da parte dei
        genitori che rende la masturbazione un complesso radicato. Quanto più
        rigida la proibizione, tanto più profondo il senso di colpa e tanto
        maggiore l’impulso a soddisfarsi.
        Un bambino ben allevato non dovrebbe giungere a scuola con
        complessi riguardo alla masturbazione. Vi sono pochissimi bambini
        nell’età dell’asilo, che hanno interesse alla masturbazione. Il
        sesso per loro non ha l’attrazione che emana dalle cose misteriose.
        Fin dai primi tempi in cui sono stati con noi (se non l’hanno già
        saputo a casa) conoscono i fatti della nascita – non solo da dove
        vengono i bambini, ma anche come si fa a farli. A questa età
        l’informazione viene recepita senza emozioni, anche perché è fornita
        senza emozione. Ecco perché a sedici o diciassette anni i ragazzi di
        Summerhill possono parlare apertamente di sesso senza avere la
        sensazione di fare qualcosa di proibito e senza atteggiamenti osceni.
Il
        genitore parla al bambino con la voce di Dio. Ciò che la madre dice sul
        sesso è verità di vangelo. Il bambino accetta completamente e alla
        lettera le sue parole. Una madre suggestionò il figlio dicendogli che
        la masturbazione lo avrebbe fatto diventare stupido, e questi si
        convinse a tal punto che divenne incapace di imparare alcunché. Quando
        la madre venne persuasa a dirgli che gli aveva raccontato cose prive di
        senso, automaticamente il bambino divenne più brillante.
        Un’altra madre disse al figlio che se si fosse masturbato tutti lo
        avrebbero odiato. Il bambino diventò quel che sua madre aveva
        implicitamente suggerito: il bambino insopportabile della scuola. Rubava
        e sputava addosso alla gente e rompeva gli oggetti in un patetico
        tentativo di realizzare la previsione materna. In questo caso non si
        riuscì a convincere la madre a riconoscere il proprio errore e il
        ragazzo rimase più o meno un individuo pieno di odio per la società.
Abbiamo
        avuto dei bambini cui era stato detto che la masturbazione li avrebbe
        fatti diventare pazzi… e che facevano energetici tentativi per
        diventarlo.
        Dubito che le influenze successive abbiano la capacità di opporsi alle
        prime suggestioni operate sul bambino dai genitori. Nel mio lavoro cerco
        sempre di fare in modo che siano i genitori a porre riparo al danno,
        perché so che io per il bambino conto poco o niente. Di solito giungo
        nella sua vita troppo tardi. Di conseguenza quando un bambino mi sente
        dire che non è possibile che la masturbazione faccia diventare matti,
        incontra delle difficoltà a credermi. 
        La voce del padre udita a cinque anni è la Santa Voce dell’Autorità.
        Quando il bambino comincia a giocare con i genitali i genitori vanno
        incontro alla grande prova. I giochi genitali devono essere accettati
        come una cosa buona, sana e normale; qualsiasi tentativo di sopprimerli
        sarebbe pericoloso. E in questo includo il tentativo sotterraneo e
        disonesto di indirizzare l’attenzione del bambino verso
        qualcos’altro.
Il
        gioco genitale dei bambini sono un problema perché praticamente tutti i
        genitori sono stati condizionati in senso sessuofobico fin dalla culla,
        e non possono superare un senso di vergogna, di peccato e di disgusto.
        I genitori possono avere una forte convinzione intellettuale che
        il gioco sessuale è bene e che è sano, e nello stesso tempo – col
        tono della voce o con gli occhi – trasmettere al bambino la
        convinzione che essi, emotivamente, non ammettono il suo diritto alla
        soddisfazione sessuale.
        Un genitore può approvare
        totalmente i giochi genitali del figlio, ma quando viene in visita la
        rigida zia Mary, può essere molto preoccupato ed ansioso per la
        possibilità che il bambino faccia questi giochi di fronte alla zia,
        contraria alla vita. 
        La paura dei genitori che i giochi sessuali infantili portino alla
        precocità sessuale è profonda e diffusa. Naturalmente si tratta di una
        razionalizzazione. I giochi sessuali non portano alla precocità. E
        anche se lo facessero che ci sarebbe di male? Il modo migliore per far sì
        che un bambino raggiunga l’adolescenza, provi un interesse anormale
        per il sesso è quello di proibire i giochi sessuali quando è nella
        culla.
        Può essere una sgradevole necessità dover spiegare a un bambino
        abbastanza grande per capire, di non giocare con i genitali in pubblico.
        Un avvertimento simile al bambino potrà apparire poco coraggioso e
        ingiusto; ma anche l’ipotesi opposta ha i suoi pericoli perché, se il
        bambino si dovesse scontrare con una disapprovazione espressa in termini
        astiosi e scandalizzati da qualche adulto ostile, questo gli sarebbe più
        dannoso di una spiegazione dei genitori che egli ama.
Quando
        un bambino ha la possibilità di vivere pienamente la sua vita senza
        punizioni, ammaestramenti e tabù, troverà nella vita tanto interesse
        da non limitarsi a restringere la sua attività alla sfera sessuale.
        Non so quali sarebbero le reazioni di due bambini autoregolati che
        avessero giochi sessuali fra loro. I bambini cui è stato detto che il
        sesso è una brutta cosa, di solito fanno giochi sessuali con tendenze
        sadiche. Le bambine che hanno avuto un insegnamento dello stesso tipo
        sembra che accettino un gioco sessuale di tipo sadico come cosa normale.
        Se si considera l’assenza di odio e di aggressività nei bambini
        autoregolati, si può dire che con ogni probabilità il gioco sessuale
        fra due bambini autoregolati sarà gentile e affettuoso. 
        La disapprovazione verso noi stessi, deriva in massima parte
        dall’infanzia. Una gran parte di essa la dobbiamo al complesso di
        colpa per la masturbazione. Io so che il bambino infelice è spesso un
        bambino che ha un complesso di colpa per la masturbazione. La rimozione
        di questo complesso è il passo più importante che si possa fare per
        trasformare un bambino difficile in un bambino felice.