Home Page - Contatti - La libreria - Link - Cerca nel sito - Pubblicità nel sito - Sostenitori |
Errori
dei medici causano 90 morti ogni giorno
Tratto da "Il Corriere della Sera"
ed. on-line del 17/09/2004
Gli
errori in medicina causano più vittime degli incidenti stradali,
dell'infarto e di molti tumori.
Si stima che siano 90 i morti al giorno in Italia per sbagli commessi
dai medici, scambi di farmaci, dosaggi errati, sviste in sala
operatoria.
I dati sono piuttosto vari, oscillano fra i 14 mila (secondo
l'Associazione degli anestesisti) e i 50 mila decessi (secondo Assinform,
editore di riviste specializzate nel settore del rischio nel campo della
sanità) ogni anno solo nel nostro Paese: il 50% si sarebbe potuto
evitare.
E 320.000 persone subiscono un danno, con un costo pari all'1% del Pil,
ben dieci miliardi di euro l'anno.
Su questo bollettino pesante si confronteranno esperti, medici,
rappresentanti di istituzioni e pazienti durante la prima Consensus
Conference sul Risk Management in sanitá, il 23 settembre nella sede
della Guardia di Finanza di Ostia a Roma.
Obiettivo, costituire l'Osservatorio sui rischi sanitari e il database
nazionale degli errori medici, ancora assenti in Italia.
L'INDAGINE
- «Gli interventi di contenimento del rischi in sanitá - afferma
Cesare Cursi, sottosegretario alla Salute, durante la presentazione
dell'iniziativa - devono interessare tutte le aree in cui l'errore si può
manifestare durante il percorso clinico di diagnosi, cura e assistenza
al paziente». Un primo rapporto sugli sbagli in ospedale è stato
realizzato dalla Commissione tecnica sul rischio clinico, istituita dal
ministero della Salute. Il maggior numero di errori si commette in sala
operatoria (32%), nei reparti di degenza (28%), nel dipartimento d'
urgenza (22%) e in ambulatorio (18%). Le quattro specializzazioni più a
rischio sono ortopedia e traumatologia (16,5%), oncologia (13%),
ostetricia e ginecologia (10,8%) e chirurgia generale (10,6%).
Inoltre le cause pendenti nei confronti dei medici per presunti errori
sono fra le 15 mila e le 12 mila l'anno, anche se si stima che i 2/3 dei
sanitari vengano alla fine assolti.
La richiesta di risarcimento danni (secondo i dati Ania, l'associazione
che rappresenta le imprese assicuratrici) ammonta a 2,4 miliardi di euro
l'anno.
LE
REPLICHE - «Nessuno può sapere con certezza quante sono le cause, si
tratta solo di stime - ha spiegato Maurizio Maggiorotti, presidente
dell'Amami, l'associazione dei medici accusati di malpractice (i
cosiddetti errori medici)ingiustamente, commentando i dati che indicano
90 morti al giorno per errori in Italia - perchè tutte le denunce
finiscono nel calderone degli omicidi e lesioni colpose, come i morti
sulle strade. L'associazione ha chiesto inutilmente ai presidenti dei
tribunali di estrapolare questi dati». Ma in questo campo tutto è
nebuloso. Ogni tipo di richiesta di risarcimento segue strade diverse,
penali, civile o extragiudiziaria. «Si stima - ha aggiunto Maggiorotti
- che i 2/3 siano assolti, secondo una valutazione personale da parte
dei magistrati».
Dubbi sull'indagine vengono paradossalmente anche dal ministro della
Salute Gerolamo Sirchia che con il suo ministero è stato il promotore
dell'iniziativa dell'Osservatorio sui rischi sanitari.
Per Sirchia le stime sugli errori medici sono «esagerate»
«Purtroppo il rischio in medicina non sarà mai zero ma con il nostro
impegno deve diventare prossimo allo zero - spiega il ministro della
Salute - attraverso sistemi di gestione che assicurano la qualità delle
prestazioni.
Tuttavia
gli errori ci sono da lievi a gravissimi ma non si può trasferire tutto
ai casi gravissimi», quelli che possono causare decessi