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Entro
lunedì 31 gennaio le consistenze «al portatore» non potranno superare
il limite dei 12.500 euro!!!
Libretti
anonimi all'appello finale
Tratto da “Il Sole24Ore” 18
gennaio 2005
www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&artId=610651&chId=30
Adeguamento
in vista per almeno 18 milioni di posizioni.
Nessuna traccia delle campagne d'informazione.
Ai possessori di
libretti di risparmio al portatore con saldi oltre 12.500 euro restano
solo dieci giorni per allinearsi alle norme antiriciclaggio che limitano
l'uso del contante. Poi, da martedì 1° febbraio, scattano pesanti
sanzioni (si veda anche «Il Sole-24 Ore» del 6 gennaio»). La
scadenza, che riguarda anche i titoli postali non in regola al 14 marzo
2004, passa però quasi sotto silenzio.
Promesse. Il tempo non aiuta
l'adeguamento, tenuto anche conto che da oggi a lunedì 31 gennaio le
banche hanno quattro giorni di chiusura settimanale né - per il momento
- prende forma qualche ipotesi di proroga. Ma non si sono ancora viste e
sentite le campagne d'informazione preannunciate dal Governo. La
relazione al decreto legislativo 56/2004 (attuazione della direttiva Ue
antiriciclaggio) prometteva, infatti, che «il ministero dell'Economia e
delle finanze si adopererà con particolare cura affinché tale obbligo
sia adeguatamente pubblicizzato». Tutto è rimasto sulla carta.
Le banche. Gli istituti di credito cominciano intanto a informare la clientela attraverso siti Internet e anche mediante cartelli nelle agenzie. Oppure segnalando nelle intranet i libretti non a norma. I risultati – informa Banca Intesa - sono positivi, i risparmiatori rispondono. Altri istituti, come UniCredit, per agevolare l'operazione, hanno portato da 15 euro a costo zero sia la chiusura sia l'apertura dei libretti al portatore. Ma il numero dei maxi-libretti condannati dalla legge antiriciclaggio è ancora un dato "coperto". In totale, il libretti potrebbero essere 18 milioni o anche di più. La Popolare di Milano fa notare che questo tipo di risparmio, una volta gettonato da nonni e casalinghe, è ancora presente al Sud, mentre in altre parti d'Italia ha perso terreno. Esiste, però - osserva Montepaschi – un certo numero di depositi, accesi prima del 1991, per i quali è difficile risalire ai clienti portatori. Libretti che finora non risultano essere presentati agli sportelli bancari. Si pensi al titolo dimenticato in un armadio oppure ai risparmiatori ignari della legge. Comunque - aggiunge Mps - sono titoli che spesso passano di mano e non è facile risalire al portatore.
Le
infrazioni. La necessità di sanzionare la detenzione di libretti di
risparmio al portatore con saldo oltre 12.500 euro parte da lontano. La
prima traccia si trova nel parere 45 del 12 luglio 1996 emesso dal
Comitato ministeriale per l'attuazione della legge 197/1991. La legge di
conversione del decreto 143/1991 fissava il limite dei saldi a 20
milioni di lire. La nota evidenziava come i commi 2 e 3 dell'articolo 5
del decreto legge prevedessero solo l'obbligo di segnalazione
all'Ufficio italiano cambi a carico degli intermediari e le sanzioni per
eventuali silenzi sulle operazioni sospette. Non era invece stabilita
alcuna penalità per i possessori di libretti oltre il limite.
Anche se questi titoli possono rappresentare un facile strumento di
riciclaggio del denaro sporco.
Le nuove sanzioni. Il limite ai depositi sui libretti di risparmio è
dunque già in vigore da più un decennio. Nel 2002 è stato deciso
l'aumento del tetto da 20 milioni di lire a 12.500 euro (decreto
interministeriale Economia, Finanze, Interno del 17 ottobre 2002). La
svolta più importante è però arrivata lo scorso anno quando il
decreto legislativo 56/2004 ha fissato le sanzioni per i libretti con
saldi fuori tetto. Il decreto antiriciclaggio prevede due limiti: le
violazioni del divieto per un importo fino a 250mila euro sono punite
con la sanzione amministrativa pecuniaria fino al 20% del saldo; oltre
questo importo la penalità aumenta dal 20 al 40% del saldo. Le sanzioni
scatteranno dunque dal 1° febbraio, ma non d'ufficio. A fare i conti
con le penalità saranno solo i risparmiatori trovati in possesso di
libretti non in regola.
Vie
d'uscita. Da una nota Abi, condivisa da Assofiduciaria (circolare 28
ottobre 2004, Com 045), emerge che per non incorrere nelle sanzioni
basta ricondurre i saldi entro il limite dei 12.500 euro. Non occorre in
sostanza chiedere l'estinzione dei libretti. Naturalmente, anche la
trasformazione dei titoli in "nominativi" dovrebbe essere
sufficiente a superare il divieto.
Invece, non dovrebbe passarla liscia chi cerca di dribblare la legge
aprendo più libretti al portatore con cifre di poco inferiori al tetto
antiriciclaggio (si veda a parte).