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- Pagina guerra e terrorismo

L’America si sta preparando per la legge marziale? (parte I)
Di Michel Chossudovsky - tratto da www.comedonchisciotte.org
Traduzione e prefazione di Curzio Bettio di Soccorso Popolare di Padova

Prefazione
Nel corso della traduzione mi venivano spontanee alcune riflessioni sulla società italiana e le sue istituzioni. Esistono in Italia ordinamenti e procedure previste per una situazione di "Codice di Allerta Rosso"? Quanto sono segrete e quanto partecipate da tutte le forze politiche? E se esistono, come possono i cittadini venirne a conoscenza ed esprimere democraticamente il loro parere in merito? Esistono banche dati, del tipo Statunitense, alla "Grande Fratello"? Quanto, tutti noi, siamo sotto controllo e soggetti ad occulti sistemi di "osservazione"? E questi sistemi sono previsti da norme emanate dal Parlamento, a nostro totale insaputa? Che difese abbiamo nel nostro territorio contro l'applicazione dei Patriot Acts nei confronti di cittadini italiani che si dichiarano oppositori del "Nuovo Ordine Mondiale", e perciò assimilabili al terrorismo internazionale? Quanto è in atto il militarismo nelle istituzioni italiane? A ben considerare, l'art.11 della nostra Costituzione è già stato stravolto in un'ottica militarista. L'esercito italiano, e il servizio militare, definiti dall'art.52 sono stati ampiamente "riformati": ormai siamo in presenza di un esercito di professionisti, sperimentati nelle tecniche di repressione e di ordine pubblico, inviati in tante parti del mondo a sostenere il "Nuovo Ordine Mondiale", imposto dall'Impero Statunitense.
Si utilizzano sistemi d'arma più idonei ai servizi di ordine pubblico contro manifestazioni di masse di dissidenti, che scendono nelle piazze per esigere i loro diritti. Si fa uso di gas altamente tossici, come il CS, di manganelli particolari, di mezzi di locomozione adatti agli scontri urbani, si utilizzano aerei telecomandati del tipo Predator, con lo scopo di monitorare il territorio nazionale, ecc. Non ultimo, viene considerata necessaria l'applicazione di un codice da guerra per regolamentare le attività dei giornalisti impegnati a fornire informazioni non "embedded".


Il Ministero per la Sicurezza della Nazione (DHS) ha recentemente effettuato una vasta esercitazione anti-terrorismo denominata TOPOFF 3 (4-8 aprile 2005). L'esercitazione è stata descritta da funzionari come "un approccio a vari livelli per migliorare la sicurezza del Nord America". L'obiettivo dichiarato dell'"Esercitazione Totale" TOPOFF 3 era di "preparare l'America" nel caso di un effettivo attacco bioterroristico da parte di Al Qaeda:
"…noi deliberatamente abbiamo costruito lo scenario di un attacco bioterroristico, veramente complesso, con armi di distruzione di massa nel New Jersey, e nello stato del Connecticut una specie di doppio colpo di mano, nei termini di un congegno trasportato da un veicolo che esplodeva all'improvviso e da un simultaneo attacco chimico. Il sistema in TOPOFF 3, uguale per tutti casi, era stato controllato come mai prima, e quindi deliberato. Noi desideravamo controllare l'intero spettro della nostra direzione, inerente i processi e i protocolli che abbracciavano la prevenzione, l'intelligence e la condivisione delle informazioni, e quindi la risposta e la copertura più classica o tradizionale. Ma in realtà, per la prima volta in una esercitazione a carattere nazionale, abbiamo affrontato il caso di un attacco con armi di distruzione di massa quasi simultaneo, cosa che è risultata naturalmente molto, molto impegnativa per il personale federale, come per i partecipanti statali, locali ed internazionali."
(Per la completa trascrizione della dichiarazione del portavoce del DHS alla conferenza stampa dell"aprile 2005, a: http://www.allamericanpatriots.com)

"La Guerra al Terrorismo"
Queste esercitazioni devono essere inquadrate nel più largo contesto della dottrina sulla Sicurezza Nazionale dell'America, che presenta Al Qaeda come la minaccia principale alla Nazione Americana. La "guerra al terrorismo" è la pietra angolare che sta al centro delle agende della politica estera e della sicurezza interna.
Queste le parole del Segretario del DHS, Michael Chertoff:
"La sicurezza interna è una parte di una strategia più larga, che informa la battaglia contro il nemico… Ma, anche se una soluzione chiave per la difesa è l'attacco, questo non costituisce completamente il quadro della nostra sicurezza. Perciò, per noi, è necessaria una "difesa in profondità", come parte dell'intera strategia. Questo significa anche che, come noi perseguiamo i terroristi all'estero, noi dobbiamo operare all'interno del Paese per prevenire infiltrazioni di terroristi e delle loro armi; per proteggere il nostro popolo e le nostre terre, se avviene un'infiltrazione; e per rispondere e reagire se sta avvenendo un attacco. Tutto questo è incorporato nella nostra strategia di costruzione di barriere multiple contro gli attacchi terroristici. (Trascrizione della dichiarazione completa del marzo 2005 del Segretario Michael Chertoff a: http://www.dhs.gov

Nemico Esterno Illusorio
Come noto e documentato, Al Qaeda è una creazione degli apparati di intelligence degli USA.
Lo scopo dell'esercitazione anti-terrorismo TOPOFF non è quello di "difendere l'America" contro i terroristi, ma di costruire un consenso nell'ambito delle strutture federali, statuali e municipali, come all'interno della comunità degli affari e nella società civile (ospedali, scuole, ecc.), sul fatto che questo fantomatico nemico esterno esiste e che "la minaccia è reale".
Noi non siamo in presenza di una classica campagna di disinformazione mediatica. Mentre l'esercitazione TOPOFF veniva citata con indifferenza negli articoli di stampa, questo non costituiva affatto oggetto di dibattito nazionale.
Riguardo a TOPOFF, il processo di costruzione del consenso è "interno", non investe in generale l'opinione pubblica. E' largamente indirizzato a quelli che prendono le decisioni importanti all'interno delle diverse strutture di governo e non governative. Costoro sono più di 10.000 ufficiali, che partecipano da posizioni in cui si prendono le decisioni che contano (funzionari federali e statali, esecutori della legge, appartenenti a dipartimenti anti-incendio, a strutture ospedaliere, ecc.), che possono essere chiamati ad agire nel caso di situazioni di emergenza. A loro volta, questi soggetti hanno il mandato di diffondere il messaggio all'interno delle rispettive organizzazioni, ad esempio rivolgendosi ai loro collaboratori e colleghi, e a tutte quelle persone che lavorano sotto la loro diretta supervisione.
In altre parole, questo processo di costruzione del consenso si estende a decine di migliaia di persone che occupano posizioni autorevoli. Perciò, l'agenda antiterrorismo e le esercitazioni diventano un "argomento di discussione" nell'ambito di numerose organizzazioni governative e non. Inoltre, l'organizzazione di queste esercitazioni antiterrorismo va a sostegno della dottrina della Sicurezza Nazionale della "guerra preventiva", vale a dire la dottrina per cui l'America ha legittimato il diritto all'autodifesa, intervenendo in Paesi stranieri per difendere se stessa contro i terroristi. Allora, viene alimentato il mito delle armi di distruzione di massa nelle mani di terroristi, che le vogliono usare contro l'America, quando nei fatti sono gli USA i più grossi produttori di armi di distruzione di massa, con un bilancio della Difesa di più di 400 miliardi di dollari per anno.
Lo scopo è quello di creare favore per la guerra e per il programma di Sicurezza Nazionale all'interno di settori governativi, non governativi, del mondo degli affari delle grandi compagnie, e naturalmente anche nella prospettiva che venga instaurata la legge marziale.
L'obiettivo finale è quello di sviluppare in tutta la nazione, in modo inequivocabile da parte di funzionari chiave e dei loro collaboratori e subordinati, dal livello federale al livello locale, l'accettazione di una situazione emergenziale, tale che possano essere sospese le libertà civili e i diritti dei cittadini:
I funzionari non daranno alcuna specifica descrizione, ma devono comunicare solo che l'esercitazione aveva previsto, per simulazione, diverse migliaia di morti e molte più migliaia di feriti. Questa volta, i feriti e i morti hanno fatto parte di una recita, di una simulazione. Ma questi funzionari sono consapevoli che in un qualche giorno potrebbe ben succedere un effettivo attacco, e allora viene ribadito loro che più studiano come coordinare gli sforzi di prevenzione e di risposta, meglio saranno in grado di assolvere il compito di minimizzare le perdite, se e quando l'attacco dovesse avvenire. ( http://www.voanews.com)

Da TOPOFF 2 alla "Esercitazione Totale": TOPOFF 3
La precedente "esercitazione anti-terrorismo" denominata TOPOFF 2 si era tenuta due anni fa, nel maggio 2003. Veniva descritta come "la più larga e più comprensiva esercitazione di risposta al terrorismo e per la sicurezza nazionale mai condotta negli Stati Uniti". Veniva effettuata come una esercitazione di natura militare, con la partecipazione di funzionari governativi a livello federale, dello stato e a livello locale, con l'apporto di ufficiali Canadesi.
TOPOFF 2 stabiliva diversi "scenari" sotto un Codice di Allerta Rosso.
In altri termini, veniva condotta secondo i presupposti medesimi di un'esercitazione militare, anticipando un'effettiva situazione bellica, esaminando i vari scenari di attacco terroristico con armi di distruzione di massa, e la risposta istituzionale dei governi Statali e locali:
"Si accertava la capacità di reazione di coloro che devono coordinare una risposta, dei dirigenti, e delle altre autorità ad un simultaneo attacco di armi di distruzione di massa (WMD) contro due città degli USA, Seattle, WA e Chicago, IL.
Lo scenario dell'esercitazione dipingeva un'organizzazione di fantasia, di terroristi stranieri, che faceva scoppiare un ordigno simulando una dispersione radioattiva (RDD o bomba sporca, nucleare, che emette isotopi) a Seattle e che diffondeva la peste polmonare in diverse località dell'area metropolitana di Chicago. Inoltre era avvenuta una significativa simulazione di intelligence prima dell'esercitazione, un'aggressione cibernetica, e minacce terroristiche credibili contro altre località."
(Per il testo completo vedi Ministero per la Sicurezza Nazionale, conclusioni riassuntive dell'Esercitazione Nazionale, Ufficio del Ministro per le Comunicazioni, 19 dicembre 2003, a: http://www.dhs.gov )

La cosiddetta "Esercitazione Totale TOPOFF 3" dell'aprile 2005 va ben oltre quella del maggio 2003, la TOPFF 2.
La TOPOFF 3 ha coinvolto un maggior numero di individui partecipanti. Inoltre, in aggiunta al Canada che era stato coinvolto nella TOPOFF 2, l'esercitazione aveva previsto anche la partecipazione del Ministero degli Interni Britannico. La Gran Bretagna aveva denominato questa esercitazione "Atlantic Blue", mentre il Canada designava la sua partecipazione alla TOPOFF 3 come "Triple Play".
Mentre nei giornali Canadesi si faceva menzione dell'esercitazione, i particolari della "Atlantic Blue" non venivano rivelati, non venivano riportati nella stampa Britannica. Il Ministro dell'Interno Britannico, Hazel Blears, in marzo ammetteva che "non vi sarà visibilità sulle fondamentali attività che avvengono all'interno dell'esercitazione Britannica". (riportato nel Sunday Express, 3 aprile 2005).

TOPOFF 3: Struttura Organizzativa
Sono state impegnate più di 200 organizzazioni Federali, Statali, locali, tribali, del settore privato, agenzie internazionali e gruppi del volontariato.
TOPOFF 3 era organizzata in termini di cinque "settori di processo": 1.
Interagenzie 2. Connecticut 3. New Jersey 4. Regno Unito 5. Canada
"L'Esercitazione Totale offre ad agenzie e giurisdizioni un'opportunità di addestramento per una risposta, coordinata in sede nazionale ed internazionalmente, ad un attacco terroristico multiplo, su larga scala. Questo consente ai partecipanti di sottoporre a verifica piani e capacità in tempo reale, in ambiente realistico, e conseguire così la conoscenza profonda che solo l'esperienza può procurare.
Lo scenario della TOPOFF 3 dipingerà una complessa campagna terroristica e condurrà lo svolgimento dell'esercitazione a misurarsi attraverso il sistema di Sicurezza Nazionale, a cominciare dal Connecticut e dal New Jersey, indicando la risposta nazionale ed internazionale.
Nel corso di diversi giorni, il personale antincendio svolgerà ricerche e salvataggi, gli ospedali cureranno i feriti (interpretati da partecipanti nel ruolo di feriti), esperti della materia analizzeranno gli effetti dell'attacco sulla salute pubblica, e funzionari al vertice metteranno a disposizione risorse e prenderanno le decisioni necessarie a salvare vite.
Una Rete Virtuale di Informazioni interna (VNN) e un sito web di notizie fornirà indicazioni in tempo reale sull'avvenimento, come dovrebbe fare una effettiva rete Televisiva. Il mezzo informativo simulato manterrà i partecipanti all'esercitazione aggiornati sugli avvenimenti in corso e consentirà a coloro che devono prendere le decisioni di far fronte alla sfida di confrontarsi con il mondo dei media reale. Solo le agenzie partecipanti possono consultare la rete informativa VNN." (vedi http://www.dhs.gov)  

II parte -->


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