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LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
E LA MORTE A CUORE BATTENTE
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COMUNICATO STAMPA
ANNO XXVII – n. 18
26 Settembre 2011
Italiani cavie per la sperimentazione clinica dei farmaci
Al voto la delega al Governo
Martedì
27 settembre all'aula della Camera va al voto la delega al Governo in
materia di sperimentazione clinica dei farmaci. Disegno di legge 4274-A,
presentato dal Ministro della Salute Fazio, con parere favorevole della
Commissione Affari Sociali: Art 1 “Il Governo è delegato ad
adottare, entro nove mesi dalla data di entrata in vigore della presente
legge, uno o più decreti legislativi... in materia di
sperimentazione clinica dei medicinali per uso umano”.
Un
Parlamento che delega il Governo a legiferare in proprio su
sperimentazione medica a carico di tutti i cittadini italiani non è un
Parlamento, ma un'accolita di irresponsabili che votano per la
sudditanza della Sanità al soldo, aprendo un nuovo mercato che riduce
gli italiani a cavie al servizio delle case farmaceutiche. La Delega
prepara e sancisce la dittatura sanitaria.
Nei
principi di delega, si afferma che tale riassetto “è da
realizzarsi in conformità alle disposizioni (esigenze?) dell'Unione
Europea”.
Il Governo individuerà i Centri pubblici e privati autorizzati alle
sperimentazioni dalla fase 0 alla fase IV con particolare sostegno,
attivazione e promozione dei Centri Clinici dedicati agli studi di fase
0 e fase I, quindi quelli per la sperimentazione su “volontari”
sani.
Si ribadisce che la delega riguarda “azioni mirate per evitare una
perdita della quota di ricerca clinica nazionale a favore di quei
Paesi dotati di contesti procedurali ed economici più “attrattivi”
nel settore delle ricerche early phase” cioè di fase 0
e fase I (sul volontario sano).
Ci dicono che gli italiani non lo farebbero per soldi né per miseria,
ma per bontà, come già fanno cedendo da viventi sani un rene, parte di
fegato e prossimamente di polmone, a degli estranei.
Il
Governo istituirà con Decreto un Comitato Nazionale delle Politiche di
sperimentazione clinica dei medicinali; fonderà la banca dati nazionale
che dialogherà con la banca dati europea e con l'osservatorio
nazionale; ridurrà il numero dei Comitati Etici da 269 a 110 circa,
collegandoli alla rete informatica del Comitato Nazionale; avvierà
procedure informatizzate per la gestione della documentazione e della
notifica delle reazioni e degli eventi avversi verificatisi nella
attività di sperimentazione. Per quanto attiene le responsabilità
professionali però, è stabilito che sono coperte dal segreto
professionale e d'ufficio.
I
decreti legislativi del Governo saranno su proposta del Ministro della
Salute di concerto con il Ministro per le Politiche Europee in primis e
in subalternità con gli altri Ministri. Gli schemi dei decreti di
Governo saranno trasmessi alla Camera dei Deputati per pareri entro 40
giorni, decorso tale termine i decreti saranno considerati validi.
Comunque il Governo anche dopo l'emanazione potrà adottare disposizioni
integrative e correttive.
E'
stato ribadito più volte nel DDL che da tutto ciò non dovranno
derivare oneri alla finanza pubblica. Allora chi paga? E quali vantaggi
ne traggono gli italiani?
Nella premessa c'è la risposta: tale legge avrà importanti ricadute
sul piano occupazionale per gli sperimentatori che per lavorare non
dovranno migrare potendo restare in Italia (dove ci sono le cavie).
Inoltre
si afferma che la sperimentazione costituisce un'entrata aggiuntiva e
alternativa per l'amministrazione sanitaria. Già ora “per
ogni sperimentazione viene stipulato un contratto tra sponsor e
amministrazione sanitaria locale; quest'ultima quando riceve il compenso
per la prestazione sperimentale, trattiene una quota e trasferisce il
residuo nella retribuzione dello sperimentatore”. Anche nei
principi di delega si stabilisce che rimarrà in capo al direttore
generale della struttura sanitaria coinvolta nello studio la firma della
convenzione economica.
Tra
i principi di delega è introdotto anche il Fascicolo Sanitario
Elettronico (FSE) personale che è alimentato in maniera continuativa
dai medici curanti ed utilizzato nella ricerca.
Il Parlamento ha già tradito molte volte delegando il Governo in
materia di sanità. Gravissimo quando ha ceduto nel 1993 al Ministro
della Sanità e sue lobby il potere di definire modalità e tempi per la
dichiarazione autoritaria di “morte cerebrale”e successive
variazioni, da cui il Decreto del Min. Raffaele Costa nell'agosto del
1994 e successivo diktat peggiorativo della Min. Livia Turco nell'Aprile
2008. La la strada è aperta al possibile artificio mortifero
dell'attuale o prossimo Ministro.
Se
abbiamo ben capito, la delega al Governo per la sperimentazione clinica
dei medicinali è così assoluta ed i principi di delega così generici,
che non ci stupiremmo se il Governo usasse questo potere per decretare
l'uso dei corpi in cosiddetta “morte cerebrale” da tener vivi per un
anno per esercitazioni chirurgiche, chimiche e radiologiche: proposta di
legge che balla in Parlamento dal 2004, da noi stigmatizzata per la sua
abiezione in due Audizioni presso la Commissione Affari Sociali.
Neppure
ci meraviglieremmo se il Governo decretasse la forma delle Dichiarazioni
Anticipate di Trattamento (DAT) per superare e tacitare l'opposizione
all'alimentazione e idratazione forzate su persone in stato vegetativo;
o peggio decretasse l'uso di farmaci sperimentali di massa, come già
fatto col vaccino anti-HPV di fatto imposto a tutte le bambine italiane.
Un'impostazione da 1984 (Orwell) che vede le dirigenze
politico-economiche accordarsi tra loro su come piegare tutti quanti
alle logiche del profitto, camuffando le intenzioni con la promessa di
un portale informatizzato per il cittadino che, lungi dal facilitargli
la vita, sarà solo fonte di pubblicità, condizionamento e
“reclutamento”.
Nerina
Negrello
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