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Thomas Mann, storia della medicina e catastrofi isterectomie
Lorenzo Acerra - 24 settembre 2012

Quando a Mariarosa Dalla Costa fu proposta l'isterectomia per una situazione che a suo avviso non la giustificava affatto, la docente dell'Università di Padova si mise alla ricerca affannosa d'informazioni. Le verifiche successive condotte con più medici e con numerose altre donne le fecero constatare "come questa proposta fosse divenuta da tempo una specie di rete, ovvero un approccio che, ora vedremo, prende in considerazione più l'età della paziente che la gravità della patologia, tesse oggettivamente attorno a una donna il rischio di essere isterectomizzata per il semplice avanzare degli anni ed avere una qualche affezione uterina." (Dalla Costa 1998, "Isterectomia, una questione aperta nel rapporto donne-medicine"  
http://books.google.it/books?id=ENIl18XuDm0C&pg=PP1&lpg=PP1&dq=%22Mariarosa+Dalla+Costa%22+isterectomia&source=bl&ots=YgF5MB1ugf&sig=UkmokF-qLUxy5GYmtFsqeeBOnb8&hl=it&sa=X&ei=TwtcUNeJI43DswbMp4D4BA&sqi=2&ved=0CCUQ6AEwAQ#v=onepage&q=%22Mariarosa%20Dalla%20Costa%22%20isterectomia&f=false ).

Il fatto è che una donna su tre (di 60 anni o più) ha subito l'isterectomia negli USA e nel sud Australia; nel Regno Unito una donna su cinque tra quelle di età superiore a 65 anni. In Italia abbiamo uno studio nella regione Veneto: una donna su quattro nel corso della sua vita viene sottoposta ad isterectomia. Collenghi F. (1997) scrive: "L'isterectomia è diventata tanto comune che i ginecologi ormai vi fanno ricorso come riflesso immediato al primo manifestarsi dei disturbi che spesso precedono o accompagnano la menopausa."

Nel romanzo "La montagna incantata" Thomas Mann ci presenta un medico che si rende conto di essere l'ultimo impotente baluardo per i suoi pazienti di fronte ad un mondo della medicina che, visto globalmente, tende a negare opzioni più vantaggiose per l'individuo e ad allargarsi sempre nella direzione di massimo volume di affari. Quale siano le migliori soluzioni per il paziente oggi viene definito con grande attenzione dalla medicina accademica. E nonostante questo non possiamo negare che le preoccupazioni di Mann possano essere ancora reali. Per esempio eccoci di fronte al medico dispensatore d'isterectomie (600.000 all'anno negli Stati Uniti). L'ostacolo da superare sono i fibromi uterini, l'endometriosi, perdite ematiche, dolori. Quando una donna con sintomi ricorrenti, "inspiegabili" e "inguaribili", si trova di fronte ai risultati di una sonografia e il medico sventola insistentemente possibili pericoli che sembrano imminenti o inevitabili (ma vi avverto, senza basi scientifiche in questo caso), che cosa succede? La donna si convince allora che la sua situazione è particolarmente grave, cede alla richiesta di chirurgia senza sapere che è stata coinvolta in una guerra su ampia scala, assurda, del mondo della medicina contro l'utero. Per avere un'idea di come la comunicazione con il dispensatore di "isterectomie preventive" faccia nascere decisioni sbagliate, si può dare un'occhiata a testi di controinformazione come questi: Questione di Ormoni (M. Gluck 2010 http://www.macrolibrarsi.it/libri/__questione-di-ormoni.php), Do You Really Need Surgery? (M. Moore 2003, The Hysterectomy Hoax (S. West 1993), No more hysterectomies (V.G. Hufnagel 1989). Scelte drammatiche come la chirurgia vengono fatte dalle donne per terrore, per fiducia con l'interlocutore con il quale si è aperta una comunicazione, per mancanza di altre opzioni percorribili, per comunicazioni sbagliate e disinformatamente ambigue.

Che la medicina accademica vada in una certa direzione non significa che anche noi pazienti dobbiamo seguire. Però significa che dobbiamo essere noi infaticabilmente sul binario dell'informazione. Vedremo ora da cosa sono causati i fibromi e le sintomatologie inguaribili. Altrimenti, rimanendo sul versante in cui i fibromi sono delle entità incontrollabili e senza causa nota, l'isterectomia forse non è del tutto al di fuori del raggio della ragionevolezza. Comunque è ragionevole almeno quanto prendere come proprio interlocutore di riferimento chi "ignora", o peggio ancora chi è stato così pompato d'informazioni da non voler sentire nient'altro.

Thomas Mann era convinto che  da un momento all'altro dovesse arrivare alla resa dei conti il conflitto tra il miglior interesse del paziente e un sistema medico-ospedaliero, in cui diventavano sempre più protagonisti aziende troppo interessate ai propri rientri economici. Ma ciò non accadde, perché quello che Mann non vide arrivare era l'illusione del controllo, nella forma di uno strumento estremamente costoso, che richiedeva che decine di migliaia di animali fossero sacrificati ogni volta che iniziava un nuovo tentativo di sviluppare un farmaco da brevettare. Ciò portava l'ars curandi quanto più possibile in un monopolio inefficiente e al di sopra delle regole del libero mercato. Di che personaggi aveva bisogno questo sistema per svilupparsi?

Si narra che il farmacista Pasteur (1822 –1895), allora un chimico e inserzionista pubblicitario, plagiò la ricerca di un serio ricercatore del tempo, il dottor Antoine Béchamp, sottoponendo all'Accademia Francese della Scienza una teoria della malattia nella forma in cui il mondo della medicina la voleva. In questa teoria spariva la responsabilità del calo di forza vitale, dunque gli stili di vita e gli eventi tossici subiti dal paziente. Rimanevano le malattie, entità a sé stanti, definite in base ai farmaci e a dei parametri biochimici riproducibili. 

Il cortissimo necrologio uscito sul British Medical Journal sulla morte di Béchamp (1816 – 1908) fa accenno, senza chiarirle meglio, a delle teorie complesse e inutilizzabili per la medicina moderna su cui di questo ricercatore semi-sconosciuto. Cioè che bisognasse valorizzare la forza vitale: "il terreno biologico è tutto". Béchamp aveva scoperto nei suoi studi che la tossicità dei germi dipendeva dal bisogno che i germi avevano di trovare il loro habitat naturale, cioè i tessuti malati. Questa era la vera connessione tra malattia e germi: la malattia ha la sua origine in tessuti malati, intossicati, sovraccaricati da certi metaboliti e metabolismi; su di essi trova ospitalità il germe, che puntualmente finisce per essere accusato di originare la malattia, mentre invece "il terreno è tutto".

La verità è che la connessione tra un microrganismo e una malattia può essere assicurata solo se il terreno biologico è stato compromesso (tossicosi intestinale, acidificazione). Oppure se un germe ha trovato spazio e accoglienza per un tempo sufficientemente lungo in un'area circoscritta dell'organismo, creando un focus, che poi avvelenerà l'organismo a distanza con i tioli che vengono generati dal suo metabolismo o anche interferendo sui programmi di regolazione biologica, come fa un segnale radio che si sovrappone, disturbandolo, al programma principale che ci serviva. Più forte è la sovrapposizione, più abbiamo problemi a realizzare il nostro intento originario, cioè ascoltare il programma desiderato. Un campo di disturbo si comporta in modo simile.

Questa tesi è stata sposata nell'ultimo mezzo secolo da un approccio biologico chiamato "Medicina Funzionale", che fa risalire le sue origini a Pischinger e Voll. La prima domanda che si pone il terapeuta di "Medicina Funzionale" è questa: “Che cosa disturba la normale auto-regolazione biologica?”
Sembra proprio che i denti del giudizio e i denti devitalizzati siano implicati, i primi perché sono sistematicamente associati con la presenza di aree ossee con metabolismo alterato e i secondi con la preservazione chimica di tessuti putrefattibili e l'esistenza di livelli bassissimi o nulli di ossigenazione ( www.disinformazione.it/denti_causa_malattia.htm ).
Questo discorso di evitare di avere denti morti era stato noto da millenni, ma poi è andato sempre più sfumando, complici la dimenticanza sempre maggiore di medici impegnati in altre cose, cose serie dettate dalla nuova scienza, e appunto una medicina che sempre più chiudeva un occhio sulle vere cause delle malattie.

Il progressista sistema di legittimazione scientifica otteneva sempre più il risultato di far scomparire facilmente informazioni essenziali, per il fatto che nessuno fosse in grado di trarre il proprio sostentamento da esse. Otteneva il risultato d'ipnotizzare il medico, cosa interessante dal punto di vista affrontato nella "Montagna incantantata" da Mann. Stava diventando un ingranaggio così portentoso che riceveva la fiducia incondizionata del pubblico.
Molti di voi già sanno che il discorso della legittimazione scientifica non è un gran bello spettacolo a vedersi. In pratica è un business, una procedura costosa con dei datori di lavoro indiretti, pronta a dare soddisfazione ai facoltosi protagonisti del mercato. Storicamente i primi a vedere la necessità di far crescere il mondo della medicina come lo conosciamo oggi furono gli industriali: l'industria del latte in polvere, i Rockefeller, etc. Vediamo l'esempio del latte in polvere nell'alimentazione della prima infanzia. Il movimento tecnologico e 'scientifico' che diede la sua disponibilità a promuovere quell'industria, sapendo dove doveva andare a parare, si trovò in buona sintonia con la misurazione della salute del neonato in base all'aumento di peso che dava il latte in polvere e non il latte materno umano. Infatti il bambino nutrito con latte vaccino cresceva senz'altro più in fretta, ma questo veloce aumento era ottenuto tutto a scapito della resistenza, della consistenza, della qualità, della salute e della longevità di quell'individuo. L'effetto era di dilatare la consistenza di tutti gli organi (che si formano velocemente e male). Invece i medici pediatri di allora usarono questo parametro, una variazione mensile di 170 grammi in più sulla bilancia (che è data dal latte di mucca e non dal latte umano), come misura di salute del neonato. Il latte materno non era abbastanza buono se confrontato con quello di mucca proposto dal commercio. E molti ci credettero anche!

Chirurgia "profilattica" - Mariarosa Dalla Costa fa presente anche un altro discorso: "L'associazione dell'isterectomia con l'ovariectomia cosiddetta "profilattica" è un tema contraddittorio ed affrontato più su base empirica che scientifica. I testi di chirurgia per medici ne danno ampiamente indicazione giustificandola come strumento di prevenzione." Ma perché privare la donna di un organo sano e di un apporto ormonale importante sia prima che dopo la menopausa visto che oggi sono disponibilie mezzi di diagnosi precoce come l'ecografia ?

Dalla Costa: "[l'isterectomia] è diventata per i ginecologi il riflesso immediato al primo manifestarsi dei disturbi che spesso precedono o accompagnano la menopausa. "L'autrice dice anche che nella ricerca scientifica è mancato un impegno costante per individuare le cause che favoriscono l'insorgenza dei fibromi, oppure per capire se l'isterectomia migliorava la qualità della vita rispetto alle altre terapie possibili. Dalla Costa: "Lo scarso impegno nella ricerca di base può essere dovuto al fatto che si tratta di alterazioni benigne, che non sempre costituiscono "malattia" nel senso che abbiamo detto sopra, ma anche al fatto che, con una chirurgia così diffusamente applicata e silenziosamente subita dalle donne, spesso senza valutazione del rapporto con il beneficio che s'intendeva ottenere, si è in qualche modo by-passato il problema".

Le soluzioni - Qui in Germania è normale che persone ragionevoli vadano da un Heilpratiker prima di andare poi per una second-opinion da un medico della mutua per la medicina farmacologica convenzionale, e alcuni medici della mutua sono anche Heilpraktiker (come lo è stato per 20 anni il mio amico Dr. Thomas Herms, http://www.schiena-a-pezzi.it/area-problematica-denti.htm). C'era un tempo in cui nemmeno io conoscevo il tedesco e la questione dei focus dentali come fonte cronica d'interferenza sulla regolazione, di funghi e di metaboliti tossici. Il pericolo è che la buona volontà del paziente, alla ricerca di qualcosa con cui poter modificare il corso degli eventi, incontri l'ignoranza, in quel caso diventandone vittima e venendone sfiancata.

Mi riferisco alla non conoscenza in Italia di un problema centrale come quello dei denti morti infetti (vedi nella bibliografia gli scritti del Dr. Ernest Adler 1983, del Dr. Ralf Türk 1982, del Dr. Fritz Kramer 1980, del Dr. Joachim Thomsen 1985, del Dr. Alexander Rossaint 1991, del Dr. Manfred Nürnberg 1995, del Dr. Otto Bergsmann 1998, del Dr. Max Daunderer 1999, della d.ssa Rosemarie Mieg 1999, del Dr. Christian Kobau 2000, della d.ssa Montserrat Noguera 2002, del Dr. Dietrich Volkmer 2005, del Dr. Johann Lechner 2006, del Dr. Dietrich Klinghardt 2007, del Dr. Thomas Klein 2007, del Dr. Thomas Rau 2009, del Dr. Karl Heinz Graf 2010, del Dr. Wilhelm Schuler 2012).

I fibromi e i disturbi ormonali non sono quella cosa inguaribile e senza cause che è stata descritta. Vedo sempre più persone per niente alternative che, messe di fronte all'incredibile apporto di danni proposti di volta in volta come il male minore, non infrequentemente devono migrare in una qualche forma di ricerca personale in terapie complementari. Cos'altro si può dire in poche righe che poi diventa decisivo per tutte le persone di buona volontà?

Il latte animale consumato nell'età adulta: 250 volte più ormoni. Nessuno oggi, nemmeno un allevatore bio­logico, può permettersi di pagare vitto, allog­gio e manodopera per una mucca improduttiva per i dieci mesi della sua gravidanza; perciò la mucca deve essere ingravidata subito dopo il parto, così che potrà avere il prossimo parto e, con esso, di nuovo subito di nuovo latte, non appena l’attuale ciclo di allat­tamento giunge ad esaurimento. Però pensia­mo un attimo a questo: il suo latte contiene in questo caso 250 volte più ormoni di quelli che ci sarebbero stati se non fosse stata gravida; in­fatti contiene anche gli ormoni generati dalla placenta! Il consumo di latte pastorizzato de­termina effetti ormonali completamente nuovi e non voluti da madre-natura, soprattutto dopo che l’omogeneizzazione rimpicciolisce le dimensioni delle sue palline di grassi, provocan­do un passaggio in circolo nel sangue di ormo­ni che normalmente non sarebbero mai riusciti ad attraversare i pori della mucosa intestinale.”

Gli estrogeni: vi prego siate informati sulle consequenze nefaste di usare Premarin e la terapia sostitutiva convenzionale. I fibromi sono stimolati dall'estrogeno. Una possibile terapia naturale è l'uso di ormoni bioidentici prodotti dalla pianta dello Yam. Gli ormoni sintetici causano invece catastrofi. Fate riferimento ad internet per capire il discorso degli ormoni bioidentici e dei danni mostruosi invece delle terapie ormonali convenzionali con prodotti equini, sintetici e molecolarmente diversi da quelli naturali. 

L'intolleranza al glutine: proteina modificata con radiazione e mediante selzioni per la glutinosità, che poi nella digestione finisce per creare frammenti poco digeribili e insidiosi (www.disinformazione.it/glutine.htm) Consultare il dossier completo qui: it.scribd.com/doc/101362660/Il-Mal-Di-Glutine-Lorenzo-Acerra-2005

Campo di regolazione bloccato da zavorre metaboliche: viene spiegato qui nel mio libro sul Magnesio (2005)
(http://books.google.it/books?id=wOrioj9oaHEC&pg=PA50&lpg=PA50&dq=magnesio+acerra+lorenzo+fibroma+maria+grazia&source=bl&ots=Sh0xyXkKI8&sig=DIfygNijd6q9aeM0N7vnzDss_dw&hl=it&sa=X&ei=P3BVUIavKcGh4gSrzoGQDA&ved=0CDUQ6AEwAA#v=onepage&q=magnesio%20acerra%20lorenzo%20fibroma%20maria%20grazia&f=false )

Detto in altre parole, esiste nel nostro organismo una RAM, una capacità vitale che fa si che 35 grammi di ATP vengano creati e metabolizzati 2.000 volte al giorno. Una produzione insufficiente di ATP porta all’interno di ogni cellula ad un diminuzione di tutte le funzioni cellulari. Questa e la causa di malattie che poi sono diverse in ciascun individuo e prendono nomi diversi.

Sono certo che solo il togliere l'amalgama dentale non è sufficiente. Sono certo che ognuno può trovare il suo percorso. Forse me n'è sfuggito qualcuno, ma sono certo che la strada diventa proibitivamente in salita senza valutare le presenze di granulomi, denti del giudizio impattati e denti devitalizzati marci (www.disinformazione.it/denti_causa_malattia.htm).
Come osservavano già nell'800 Rudolf Virchow e Antoine Béchamp, nei primi stadi d'infiammazione (formazione di pus), i batteri presenti sono gli streptococchi ma man mano che i tessuti si disintegrano ulteriormente, gli streptococchi si trasformano in stafilococchi-- cioè cambiano in una forma adeguata al nuovo ambiente dei tessuti morti.

Scrive il Dr. Johann Lechner (2006): - Quando si parla di campi di disturbo dentali, bisogna dire che l'effetto negativo della loro interferenza cronica può assumere qualsiasi forma sia dettata dalla suscettibilità del paziente e dalla distribuzione delle tossine solforate dei batteri anaerobici sui meridiani di agopuntura. Sappiamo questo grazie ai successi più svariati, come vediamo in questa testimonianza della signora D.M., 68 anni, mia paziente:

"Dopo l’estrazione di tutte le radici dei denti afflitti e i campi di disturbo infetti tre anni fa, ho registrato i seguenti cambiamenti permanenti:

- L'artrosi delle falangi su entrambe le mani e sul polso destro si è fermata e non provo più dolori.

- Le aritmie nervose sono diminuite notevolmente.

- La mia capacità produttiva in generale è aumentata notevolmente."

Per la medicina classica è incredibile che tramite un singolo provvedimento, il “risanamento dei focus dentali”, vengano guarite contemporaneamente tre aree malate completamente diverse: disturbi reumatici nell’area delle articolazioni, disturbi del ritmo cardiaco e al contempo la situazione di controllo vegetativo, nel senso di una migliorata efficienza generale. Ma quando si comprende che le malattie altro non sono che micro-carenze localizzate del sistema di regolazione che poi nel tempo diventano macro-carenze del sistema di regolazione, la clinica ti porta automaticamente su questa strada.

- Il risanamento odontoiatrico rimuove uno stimolo cronico.

- L’eliminazione dello stimolo cronico fa migliorare la regolazione e normalizzare il substrato immunologico

- All’interno delle cellule gli schemi di regolazione per l’auto-conservazione funzionano meglio.

I malanni della paziente svaniscono perché abbiamo ridotto la somma degli ostacoli alla autoguarigione.

Bibliografia

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