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Caccia
israeliani sorvolano a bassa quota il palazzo presidenziale violando gli
spazi aerei della Siria!
L'esercito bombarda il Ministero dell'Interno Palestinese e arresta 8
Ministri del Governo e 24 Parlamentari!
Gaza completamente sotto assedio militare!
...se questi crimini succedessero in un altro paese? Forse qualcuno s'indignerebbe un po' di più!!!
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Israele
trova il casus belli
tratto da
Rinascita di mercoledì 28 Giugno 2006
I media di tutto il mondo hanno cercato di mimetizzare la
notizia, approfittando del fatto che l’opinione pubblica è abituata
ai raid sionisti in Palestina, ai rapimenti, agli omicidi.
L’atteggiamento aggressivo di Tel Aviv meriterebbe invece ben altra
attenzione, anche da parte dell’Onu che, se fosse una cosa seria,
dovrebbe essere pronto ad intervenire per scongiurare un massacro di
innocenti. Utilizzando come pretesto il rapimento di un soldato
israeliano, l’entità sionista si è predisposta per sferrare un vero
e proprio attacco militare contro la Palestina
e contro il legittimo governo guidato da Hamas.
Carri armati con la stella di David hanno circondato i
Territori e stanno attendendo il via libera per un blitz su larga scala.
Tel Aviv non esclude inoltre la possibilità di rapire ministri del
governo palestinese. Benjamin Ben Eliezer, ministro delle
Infrastrutture, laburista, ha dichiarato che “Israele non ha problemi
a entrare nella striscia di Gaza e a rapire mezzo governo
palestinese”. Il primo ministro israeliano, Ehud Olmert, ha dato
ordini allo Stato maggiore di preparare i piani per una lunga e vasta
operazione militare. Se il militare israeliano non verrà rilasciato
senza condizioni Israele è pronta alla guerra. La minaccia è stata
formulata durante un colloquio che Yuval Diskin, capo dello Shin-Bet, ha
avuto con il presidente dell’Anp, il moderato Abu Mazen.
E questo proprio mentre, nel corso di una conferenza stampa
congiunta a Gaza, Fatah e Hamas firmano e annunciano ufficialmente un
documento che riconosce implicitamente lo Stato d’Israele. Dopo due
settimane di difficili trattative entrambi i partiti hanno firmato un
documento che accetta il principio dei negoziati con Israele e
stabilisce che questi saranno condotti da Abu Mazen. L’intesa
chiarisce che la lotta con Israele sarà limitata ai soli territori
occupati nel 1967.
I palestinesi da parte loro si dichiarano poi pronti a rilasciare il
soldato sionista, ma vorrebbero il rilascio di tutte le donne e bambini
prigionieri nelle carceri sioniste, in gran parte in spregio a qualsiasi
diritto internazionale. Se però bisogna credere alla buona volontà
palestinese non si può dire altrettanto per i sionisti.
Questa per Olmert è soltanto una buona occasione per
scatenare una nuova guerra, per annullare qualsiasi dialogo, perché Tel
Aviv non ricerca e non ha mai ricercato soluzioni pacifiche, ma soltanto
l’annientamento totale del popolo palestinese, perché fintanto ci sarà
qualcuno in grado di rivendicare la sua terra la legittimità di Israele
resterà sempre in discussione.
L’Onu può però rimanere passivo davanti a questa nuova azione
criminale di Tel Aviv? Pare proprio di sì. Anzi, qualcuno sta pure
cercando di far ricadere ogni responsabilità sul governo di Hamas,
legittimando così addirittura un rovesciamento violento di un governo
uscito legittimamente da elezioni democratiche.
Del resto le guerre per imporre elezioni ‘democratiche’ si fanno
solo quando dalle urne escono bravi collaborazionisti, altrimenti per
Washington e Tel Aviv è meglio la guerra