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L'amministrazione Bush sta
preparando l'invasione dell'Iran per il 2004
di John Stanton, tratto da www.nuovimondimedia.it
Anche se la Siria sarà la prossima a finire
sul tagliere in accordo agli autori di "Clean Break: A New Strategy for
Securing The Realm" -- tra i quali i più importanti sono Richard Perle e
Douglas Feith -- è l'Iran che si desidera. Dal loro punto di vista, è tempo di
prendersi la rivincita per il rovesciamento avvenuto negli anni '70 dello Shah
con la successiva presa di potere di Khomeini, l'occupazione dell'ambasciata
degli Stati Uniti, la seguente crisi degli ostaggi, il tentativo mal riuscito di
salvare la reputazione militare dell'America, e le azioni terroristiche in un
botta e risposta continuo nel corso degli anni fra gli Stati Uniti e l'Iran (la
marina militare USA tirò giù un aereo di linea iraniano, gli iraniani
risposero sostenendo attacchi terroristi contro le truppe degli Stati Uniti,
ecc). Poco importa il fatto che nel 1953, gli Stati Uniti, il Regno Unito e
l'intelligence israeliana si resero responsabili di un colpo di Stato che
rimosse il Primo Ministro iraniano Mossadegh ed infine condusse al conflitto con
l'Iraq e all'odio per gli Stati Uniti sino ad oggi. La stessa stupidaggine è
stato ripetuta nel 1963 in Iraq, quando gli Stati Uniti, il Regno Unito e
l'intelligence israeliana organizzarono un colpo di Stato che decapitò il Primo
Ministro Assem. (un venticinquenne che si chiamava Saddam Hussein svolse un
ruolo chiave in quello sforzo) Ciò, infine, portò al conflitto con l'Iran ed
il Kuwait.
La condotta di fondo non è cambiata nel 2003. Tutto si basa sull'economia.
Negli anni '50 e negli anni '60, gli Stati Uniti ed il Regno Unito erano
preoccupati per la nazionalizzazione della produzione di petrolio da parte
dell'Iran e dall'Iraq. Nel 2003 è la stessa cosa. Gli Stati Uniti consumano
approssimativamente il 30% della produzione di energia del mondo (come misurato
dal British Thermal Units) tuttavia hanno solo il 6% della popolazione mondiale.
"Abbiamo il 50% della ricchezza del mondo ma soltanto il 6,3% della
popolazione. In questa situazione, il nostro lavoro reale... deve essere
inventare la costruzione di una serie di rapporti che ci permettano di mantenere
questa posizione di disparità. Per fare ciò dobbiamo esimerci dai
sentimentalismi... dovremmo cessare di pensare ai diritti dell'uomo,
all'innalzamento del livello di vita e alla democratizzazione." Questo
secondo George Kennan nel 1948 (per saperne di più su USA e Eurasia si può
vedere l'ottimo articolo di Richard Heinberg su www.onlinejournal.com).
Gli Stati Uniti e l'Europa Occidentale hanno fermamente seguito i consigli di
Kennan e devono incolpare soltanto se stessi per la follia attuale in
Medioriente e nel Golfo Persico. Per oltre 50 anni, attraverso colpi di stato,
bombardamenti preventivi e propaganda viziosa, gli Stati Uniti, il Regno Unito,
la Francia, Israele ed altre nazioni europee sono stati a lungo occupati nella
"confisca", attaccando e decapitando le guide legittime delle nazioni.
E tanti ancora fanno la sciocca domanda, "perché ci odiano?"
Dick Cheney, Paul Wolfowitz, Donnie Rumsfeld, Richard Armitage, Elliot Abrams,
Zalmay Khalilzad ed altri criminali di guerra attuali e futuri, sono ansiosi di
regolare i conti con l'Iran. Ora tocca all'Iran essere sottoposto alla versione
del ventunesimo secolo del Blitzkrieg dei Nazisti tedeschi, questa è la
campagna americana di Omicidio e Terrore così creata dal Criminale di Guerra
Harlan Ulman. Ullman tiene una rubrica per il Washington Times del Reverendo
Moon ed è un socio del Centro per gli Studi Strategici ed Internazionali, che
faceva inizialmente parte del Dipartimento di Sicurezza.
Dal 21 al 24 marzo 2003 lo spazio aereo iraniano è stato violato impunemente
dagli aerei USA. Gli Stati Uniti hanno attaccato la compagnia petrolifera di
Khorramshahr, di Abadan e di Manyuhi in Iran non lontano dalla penisola di Faw
controllata da Stati Uniti,- Inghilterra, Kuwait e dai luoghi attraverso i quali
miliardi di galloni di petrolio greggio passano per raggiungere gli USA,
l'Inghilterra e il Giappone. La raffineria di petrolio e i depositi di Abadan
erano gli obiettivi principali. Ci sono stati feriti ma non morti. I bombardieri
inglesi e degli Stati Uniti inoltre hanno circondato Arvand-Kenar in Iran,
facendo rotta verso l'Iraq. I funzionari iraniani hanno protestato per queste
violazioni del diritto internazionale, ma inutilmente. Dal Pentagono hanno
dichiarato che il motivo degli attacchi è stato una rotta sbagliata di missili
da crociera e bombe. Ciò è improbabile.
Questi attacchi (e sorvoli), pare, erano parte di una scelta di obiettivi
programmata in anticipo e pianificata dai comandanti USA per testare la difesa
aerea iraniana per la futura invasione dell'Iran che avrà probabilmente luogo
se George Bush II otterrà la presidenza USA nel 2004. Sono serviti anche come
severo avvertimento all'Iran di non immischiarsi in quella che è diventata la
sfera di influenza americana, britannica e kuwaitiana nel settore sudorientale
dell'Iraq.
Piani d'attacco all'Iran
Tra l'aprile del 2003 e il novembre del 2004, gli USA, l'Inghilterra e Israele
accelereranno le operazioni per creare instabilità in Iran e si occuperanno di
una campagna di disinformazione globale per destabilizzare le guide politiche e
militari iraniane. Ciò condurrà a poter dare agli americani l'immagine di uno
Stato diviso dai conflitti interni e dal dissenso. I media rivedranno la
questione della Crisi degli ostaggi iraniana e mostreranno spezzoni del periodo
1978-80 per aumentare la fame di guerra degli americani. Ciò includerà
immagini dei seguaci di Khomeini che impiccano e uccidono gli uomini della
polizia segreta dello Shah. Film come "Sally Field's Not Without My Child"
che ritrae molti iraniani come esseri maligni saranno messi in onda da tutti i
networks. Reza Pahlavi, il figlio dell'ex Shah dell'Iran, sarà ospite sempre più
frequente di CNN, Fow, ABC, NBC, CBS e PBS.
Immagini del bombardamento delle basi dei Marines Usa in Libano, di sui sono
accusati gli Hezbollah con l'appoggio degli iraniani, saranno diffuse e
stampate. Intanto, a Washington DC, il 17 marzo 2003, ai parenti dei Marines USA
uccisi in Libano, è stato permesso di procedere ad una causa per danni di 2
miliardi di dollari contro il governo iraniano. In accordo con il qualche volta
credibile Washington Post, "il giudice Royce C. Lamberth ha stabilito che i
sopravvissuti e i familiari delle vittime possono intentare causa contro l'Iran
in base ad una legge del 1996 che permette ai cittadini USA di ricorrere ad
azioni legali contro le nazioni che sponsorizzano il terrorismo. "Le forze
armate Usa...incarnano tutto ciò che provoca il risentimento dei nemici di
questo stato", scrisse Lamberth. "Il fallimento nel permettere ai
militari di intentare azioni legali creerebbe un incentivo perverso per gli
stati che sponsorizzano il terrorismo a colpire il personale militare USA non
combattente". Centinaia di famigliari hanno testimoniato e raccolto prove
al fine di redigere un documento sul ruolo dell'Iran nel bombardamento. L'Iran
non ha inviato una sua rappresentanza al processo. "Una volta che l'Iraq
sarà occupato con successo i media volgeranno la loro attenzione a questa
causa".
Fonti già riportano che
elementi della CIA sono occupati dentro e nelle zone prossime all'Iran, e che le
squadre speciali di USA - Regno Unito - Australia stanno operando all'esterno
dell'Afghanistan e il Kuwait - e nelle province USA dell'Iraq - e stanno
furtivamente costruendo in Iran da mesi. L'Iran ora si trova circondato da tutti
i lati da forze pro USA-Inghilterra. L'Operazione Iran Libero avrà luogo con
l'impiego delle stesse strategie e tattiche utilizzate nel Massacro Iracheno.
L'Iran ha poche opzioni. Una è l'accelerazione del proprio programma nucleare e
un test o una dimostrazione che abbia successo del proprio progetto nucleare.
Questo potrebbe rallentare un'invasione guidata dagli USA. Una seconda opzione
potrebbe essere diventare parte di una nuova alleanza anti-USA che potrebbe
includere Russia, India, Francia, Germania e Cina. L'ultima sarebbe, ovviamente,
"disarmare" o andare in "esilio".
"Il mondo arabo ricorda bene le parole del generale britannico Allenby, un
discendente dei crociati inglesi, che tirando un sospiro di sollievo quando entrò
a Gerusalemme il 9 dicembre 1917, disse che le crociate erano finite". In
modo simile, non ha dimenticato il tono e il contenuto di una dichiarazione
fatta dal generale francese Henri Gouraud quando entrò a Damasco nel luglio del
1920. Calpestando la tomba di Saladino, nei pressi della Grande Moschea, Gouraud
diede un calcio alla tomba ed esclamò "Sveglia Saladino, siamo tornati. La
mia presenza qui consacra la vittoria della croce sulla Mezza Luna".
Non dimenticheranno le dichiarazioni di George Bush II e Tony Blair per i prossimi cent'anni a venire.
http://globalresearch.ca/articles/STA303B.html