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«Un
programma per i popoli della Terra»
Intervista
con il Dr. Matthias Rath, aprile 2003
Sito
web: www.dr-rath-foundation.org
Quali
sono stati i risultati più significativi della sua campagna "Pensate alla
salute - non fate la guerra"?
Indicando
nell'industria farmaceutica l'istigatore e il primo beneficiario dell'attuale
crisi internazionale, nonché della guerra, abbiamo fornito un importante
contributo alla lotta contro la guerra, privata di qualsiasi legittimazione o
consenso da parte della comunità internazionale.
Coloro che l'hanno condotta saranno ritenuti responsabili dai tribunali
internazionali, se tutta l'umanità si unirà in questa richiesta.
La pubblicazione delle mie lettere aperte sul New York Times non è stata una
scelta casuale: il New York Times viene pubblicato in una città che ospita le
Nazioni Unite. Nei mesi di febbraio e marzo di quest'anno si è seduto al tavolo
delle Nazioni Unite un numero senza precedenti di politici, capi di stato e
rappresentanti di governi. Pertanto, le informazioni contenute nelle mie lettere
aperte e la denuncia dell'industria farmaceutica come maggiore interessato in
questa guerra hanno raggiunto virtualmente tutti i paesi del mondo. Per di più,
molti giornali, soprattutto nei paesi più piccoli che nel Consiglio di
sicurezza dell'ONU occupano un solo seggio, come Cile, Pakistan, Camerun ecc.,
ma anche la Turchia, hanno pubblicato le mie lettere aperte.
Il fatto che milioni di persone in questi paesi più piccoli siano stati
informati dei retroscena economici di questa guerra è stato certamente un
fattore di peso nella resistenza opposta dai rispettivi governi all'enorme
pressione politica e alle spinte economiche da parte delle amministrazioni di
Stati Uniti e Gran Bretagna.
Questi due paesi sono i maggiori esportatori di prodotti farmaceutici nel mondo.
Due terzi dei profitti ricavati dalla vendita di medicinali in una qualsiasi
parte del mondo ritorna nelle loro casse. Ed è proprio questo il denaro che
apre le porte della Casa Bianca e di Downing Street a politici corrotti e legati
alle multinazionali farmaceutiche; è questo il denaro che sta finanziando la
guerra in Medio Oriente e la guerra mondiale già annunciata.
Il secondo obiettivo che abbiamo raggiunto è stato impedire che la guerra in
Iraq si trasformasse in un olocausto nucleare o biochimico. Mostrando gli
interessi che si celano dietro di essa, abbiamo portato all'attenzione di tutti
anche il fatto che una guerra combattuta con armi di distruzione di massa
avrebbe automaticamente costituito un obiettivo strategico per l'industria
farmaceutica, per instaurare la legge marziale a livello globale, portando
all'abbandono dei diritti civili in tutto il mondo allo scopo di cementare quel
monopolio di cui abbiamo parlato.
La sopravvivenza dell'industria farmaceutica era, è e sarà sempre interamente
dipendente dalle guerre che prevedono l'uso di armi di distruzione di massa sul
campo di battaglia o in patria attraverso un qualche attacco preparato. È un
dato di fatto che ogni giorno passato senza che ciò accada l'industria
farmaceutica ha una possibilità in meno di imporre leggi-bavaglio a livello
globale e così cementare il proprio monopolio del mercato globale delle
malattie. Rendendo questi piani di pubblico dominio in tutto il mondo, abbiamo
negato al ciclo degli investimenti farmaceutici la possibilità di raggiungere
il proprio obiettivo.
C'è da dire che la pubblicazione delle mie lettere aperte può ricordare una
storia di spionaggio o una puntata del tenente Colombo. Quando il poliziotto non
è certo che il sospetto abbia compiuto il crimine, lo mette di fronte alle
prove per studiare la sua reazione. Era anche lo scopo della pubblicazione delle
mie lettere aperte. Se avevo ragione, cosa di cui ero assolutamente certo, ci
sarebbe dovuta essere una qualche reazione.
E che reazione! Soltanto 24 ore dopo aver denunciato l'industria farmaceutica
come il maggiore beneficiario della tragedia dell'11 settembre e di questa
guerra, agli occhi sbalorditi del pubblico è stata presentata la cosiddetta
"mente" dietro gli attacchi dell'11 settembre. Dopo che gli eserciti
di diversi paesi avevano cercato per un anno e mezzo le presunte menti degli
attacchi dell'11 settembre nelle montagne dell'Hindukush, improvvisamente è
stato ritrovato e arrestato uno sceicco che dormiva beatamente in un
appartamento in Pakistan.
Per un'intera settimana, i più importanti media statunitensi si sono occupati
soltanto di questa caccia all'uomo, evidentemente un diversivo organizzato a
tavolino. Ma al di fuori degli USA quasi nessuno ha creduto a questa montatura
pubblicitaria. La stampa internazionale nutriva già dei sospetti sui reali
piani nascosti, persino tra i media dei paesi schierati a favore della guerra.
Parlando dell'improvviso ritrovamento dello sceicco, il giornale britannico The
Independent la definiva una "scoperta conveniente".
Ancora più significative sono state le reazioni del Congresso degli Stati Uniti
e delle forza dell'ordine. Molte persone intelligenti in America nutrivano già
dei sospetti su quali fossero i piani nascosti dietro gli attacchi dell'11
settembre. Hanno appreso incredule che i precisi avvertimenti dell'FBI sugli
attacchi erano stati ignorati e che i dirigenti dell'FBI avevano taciuto le voci
sugli attacchi. Ancora più sospetto era il fatto che per oltre un anno ai
parenti delle vittime del World Trade Center fosse stata negata un'indagine
ufficiale sulle cause della tragedia. Le autorità che bloccavano l'indagine non
erano altri che la Casa Bianca e lo stesso Presidente Bush. I parenti delle
vittime non chiedevano altro che la verità. Se questi attacchi sono stati opera
di "terroristi", scoprire la verità dovrebbe essere interesse di
qualunque governo, immediatamente e con tutte le risorse disponibili, per i
parenti e per l'opinione pubblica mondiale. La domanda nasceva spontanea: "Cos'ha
da nascondere l'amministrazione Bush per bloccare un'indagine ufficiale?".
Naturalmente questi sospetti sono stati alimentati anche dalle mie lettere
aperte, che raccontavano a sbalorditi membri del Congresso degli Stati Uniti,
alle forze dell'ordine e al pubblico tutto che un evento simile si era già
verificato 70 anni prima. Il 28 febbraio 1933, il parlamento tedesco fu dato
alle fiamme. Quel fatto fu immediatamente sfruttato per abolire i diritti civili
e promulgare leggi che conferivano maggiori poteri al governo, come quella per
la sicurezza nazionale, che costituirono i fondamenti legali di una dittatura
politica ed economica e della Seconda Guerra Mondiale.
È
un fatto storico che questo attacco al parlamento tedesco (Reichstag) fu
accuratamente pianificato da quei gruppi d'interesse che poi lo sfruttarono per
preparare la società tedesca alla loro guerra di conquista. Ed è un altro
fatto accertato che le leggi che conferivano maggiori poteri al governo che
hanno consentito l'abolizione della maggior parte dei diritti civili erano già
state preparate anticipatamente. Oggi, a distanza di 70 anni, la comunità
politica e il popolo americano hanno appreso che la stessa benda era stata posta
davanti ai loro occhi. E coloro che hanno preparato questo piano non si sono
neanche presi il disturbo di chiamarlo con un nome diverso: 70 anni fa, il
fondamento legale all'abolizione dei diritti civili fu chiamato "Gesetz zum
Schutz von Heim und Reich", che in tedesco corrisponde appunto al concetto
di legge per la sicurezza nazionale. Con una sorprendente analogia, coloro che
hanno sfruttato a proprio vantaggio i fatti dell'11 settembre hanno creato l'Homeland
Security Act (legge per la sicurezza nazionale). Ma quei legislatori pensavano
veramente che i popoli della terra non avrebbero ricordato la storia di 70 anni
prima e scoperto questo piano?
Dai membri del congresso, politici e forze di polizia si è levato un grido di
protesta. La loro unica colpa era stata sostenere l'amministrazione Bush nella
guerra al terrorismo, in perfetta buona fede. Ora apprendevano del piano segreto
di coloro che realmente controllavano la Casa Bianca.
Per di più, i politici statunitensi e le forze dell'ordine sapevano che il
popolo americano, i loro elettori, avrebbero letto il New York Times e avrebbero
posto delle domande cui sarebbe stato difficile rispondere.
I telefoni della Casa Bianca e del Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti
hanno squillato senza tregua. Politici e legislatori impauriti hanno dichiarato
di non avere niente a che vedere con questo "colpo" messo a segno dal
gruppo Rockefeller e dai loro fantocci politici alla Casa Bianca.
La reazione non si è fatta attendere. Quattro giorni dopo il Procuratore
Generale degli Stati Uniti, John Ashcroft, con una mossa a sorpresa è dovuto
uscire allo scoperto con il cosiddetto Patriot Act No. 2. L'opinione pubblica
americana ha appreso con sorpresa che le attuali leggi anti-terrorismo erano
presumibilmente insufficienti e dovevano essere modificate. Il nucleo di tali
emendamenti non era altro che una generale immunità per tutte le forze di
polizia agli ordini dell'amministrazione Bush.
Perciò, con un colpo di penna Bush, Ashcroft e gli altri burattini politici del
cartello hanno cercato di garantire l'immunità a tutti coloro che avrebbero
sostenuto le loro azioni prive di scrupoli e i loro crimini di guerra. Per tutte
le domande rimaste senza risposta sulle cause che hanno determinato i fatti
dell'11 settembre e il vero obiettivo dell'attuale crisi internazionale, queste
reazioni dell'amministrazione Bush alle informazioni contenute nelle mie lettere
aperte dovrebbero permettere a tutti gli esseri intelligenti del mondo di aprire
gli occhi.
Ritiene
che gli attacchi dell'11 settembre trasformeranno gli Stati Uniti in una
dittatura?
Non
c'è bisogno di parlare al futuro. Ma non stiamo parlando della dittatura di un
uomo o di un partito politico. Si tratta della dittatura di un piccolo gruppo
d'interesse puramente economico che usa i membri dell'attuale amministrazione
come burattini, per consolidare i propri interessi a livello globale. Già nel
gennaio di quest'anno un gruppo di cittadini impegnati, tra i quali Ralph Nader,
l'attrice Susan Sarandon e rappresentanti dell'organizzazione ambientalista
Green Peace, hanno pubblicato un annuncio a tutta pagina sul New York Times, dal
titolo "Big brother is not coming – He is already here" (Il Grande
Fratello non sta arrivando. È già qui). L'espressione "Grande
Fratello" si riferisce al romanzo di George Orwell "1984", che
descrive una società controllata, manipolata e abusata da un piccolo gruppo
d'interesse con accesso diretto ad ogni aspetto della vita privata delle
persone. Molta parte di ciò è già una realtà negli Stati Uniti. Senza alcun
ordine del tribunale, è possibile monitorare conti bancari, leggere messaggi
e-mail,
Uno dei diritti umani fondamentali che l'attuale amministrazione Bush sta
cercando di usurpare al popolo americano, è il libero accesso alle informazioni
sulla medicina naturale. Questo diritto civile è stato garantito per legge al
popolo americano dall'approvazione unanime, nel 1994, del "Dietary
Supplement Health and Education Act" (DSHEA). Limitare l'accesso alle
terapie naturali e alle informazioni sui mezzi naturali per prevenire e curare
le malattie è un obiettivo che sarebbe impossibile raggiungere in tempo di
pace. Oltre il 50% degli americani assume micronutrienti quotidianamente per
migliorare la propria salute. L'unico modo per alienare un tale diritto sarebbe
vietarlo dopo aver instaurato la "legge marziale".
È
esattamente ciò che ha portato l'amministrazione Bush ad evitare di cercare la
pace in Medio Oriente... al contrario. Si serviranno dell'Iraq postbellico come
punto di partenza per aggravare la crisi internazionale e provocare altre guerre
che prevedano l'uso di armi di distruzione di massa. Senza un clima di terrore
globale di tale entità non sarebbero in grado di raggiungere i loro obiettivi!
Il popolo americano e il mondo intero devono tenere gli occhi ben aperti e saper
vedere oltre il labirinto intricato dei giochi tattici e degli stratagemmi messi
in atto dal cartello e dai suoi complici politici allo scopo di perseguire i
loro obiettivi mascherati da "guerra al terrorismo".
Lei sostiene che il
cartello farmaceutico potrebbe trarre vantaggio da una guerra in cui vengano
utilizzate armi di distruzione di massa. Potrebbe approfondire questo concetto?
Se pensa che un evento che ha causato
la distruzione di due edifici a New York e ucciso 3000 persone è stato
utilizzato per far vivere un intero paese in uno stato di angoscia, che ha
permesso di scavalcare quasi tutti i diritti civili, può trarre da sé le sue
conclusioni. La natura globale degli interessi del cartello farmaceutico non può
consentire ad un continente e neppure a pochi paesi di sfuggire ai suoi
meccanismi di controllo.
Ad esempio, se i paesi del Sud America dovessero documentare la superiorità
delle terapie naturali sui prodotti farmaceutici, l'intero monopolio globale del
business farmaceutico ne sarebbe distrutto. Nell'era di Internet e della
comunicazione globale immediata, la notizia del definitivo debellamento di
intere malattie con metodi naturali in una qualsiasi parte del globo, si
diffonderebbe immediatamente a tutto il pianeta. Pertanto, qualsiasi
contromisura imposta dal farmacartello e dalle sue strategie dev'essere di
natura globale.
Il piano del cartello farmaceutico è pertanto di moltiplicare su scala mondiale
il fattore paura scatenato dall'11 settembre. Il modo migliore per realizzare
questo proposito è una guerra in cui vengano utilizzate armi di distruzione di
massa. E il miglior modo per provocarla è scatenare la guerra in una regione i
cui paesi siano ritenuti possessori di armi di distruzione di massa e pronti a
utilizzarle in caso di pericolo. L'utilizzo di tali armi sul campo di battaglia
o nella metropolitana di Londra o di New York, per rappresaglia da parte dei
popoli provocati dalla brutalità della guerra, potrebbe legittimare il cartello
farmaceutico a richiedere l'applicazione delle leggi marziali a livello globale.
A questo punto si creerebbe l'atmosfera internazionale adatta per estendere su
scala mondiale il regime del "Grande Fratello" che già domina gli
USA. Ora che, con le rivelazioni fatte nelle mie lettere aperte e in
quest'intervista, abbiamo inferto il
L'isteria globale amplificata dai media attorno alla SARS non ha nulla a che
vedere con il reale pericolo costituito da questa epidemia. La SARS non è altro
che una malattia virale che, come tutti i virus, può essere contenuta e
prevenuta con un adeguato apporto di ascorbato (vitamina C) ed altre molecole
naturali. Ma queste molecole non sono brevettabili e pertanto il loro uso non
viene promosso. Ciò che viene promosso, invece, è la paura globale di una
qualche misteriosa epidemia; paura che va ad esclusivo vantaggio del cartello,
provocando una dipendenza psicologica dall'industria farmaceutica e diffondendo
un clima in cui è possibile forzare un certo numero di leggi che conferiscano
maggiori poteri al governo.
Non c'è motivo di temere la SARS. È causata da un corona virus da tempo
conosciuto. Due cucchiaini di vitamina C in polvere al giorno, unita ad altre
vitamine che rafforzano il sistema immunitario, sono in grado di tenere sotto
controllo la SARS, come qualunque altra malattia di origine virale. È
dimostrato che l'ascorbato (vitamina C) è in grado di bloccare i virus più
aggressivi tra quelli conosciuti (HIV/AIDS) per oltre il 99%, può pertanto
contenere
Invece di creare un misterioso senso di paura che fa gioco esclusivamente a dei
particolari gruppi d'interesse, politici e professionisti nel campo della salute
dovrebbero contribuire ad informare gli altri dell'esistenza di mezzi naturali
immediatamente disponibili per tenere sotto controllo la SARS ed altri problemi
di salute.
In una delle sue lettere aperte parla del gruppo Rockefeller e della Commissione
trilaterale da esso finanziata come delle organizzazioni chiave dietro George
Bush e la sua amministrazione.
Cos'è
la Commissione trilaterale e quali sono le sue fonti d'informazione?
Il
13 settembre 1998, due anni prima che George Bush fosse eletto, il New York
Times pubblicò una ricerca approfondita dal titolo "Is there a role for
another Bush?" (C'è posto per un altro Bush?). L'articolo traccia i
collegamenti tra la dinastia Bush e il gruppo Rockefeller, l'industria
petrolchimica ed altri legami nazionali e internazionali. L'articolo affermava
che con George Bush junior, la Commissione trilaterale finanziata dal gruppo
Rockefeller avrebbe fatto ritorno alla Casa Bianca. Sottolineava inoltre il
fatto che George Bush senior, Vicepresidente sotto Reagan e Presidente durante
la prima guerra del golfo, aveva fatto parte del consiglio di questa Commissione
trilaterale.
Quali
sono le origini di questa commissione?
Il
gruppo Rockefeller ha ampliato la sua sfera d'influenza dal settore
petrolchimico a quello farmaceutico durante la prima metà del XX secolo. Con un
capitale sempre più alto da amministrare e reinvestire, divenne evidente che
l'ambito nazionale del gruppo Rockefeller non era sufficiente per le esigenze di
un gruppo d'investimento globale. Così, nel 1972 il gruppo Rockefeller decise
di fondare una commissione informale per il coordinamento dei propri interessi
finanziari in tutto il mondo.
Le tre colonne dell'organizzazione avrebbero rappresentato le tre potenze
economiche del nostro tempo, vale a dire Stati Uniti, Europa e Giappone: di qui
il nome "trilaterale". Il primo presidente, ad oggi ancora presidente
onorario, di questa commissione fu lo stesso David Rockefeller. Del gruppo, cui
si accede unicamente su invito, fanno parte banchieri, personale esecutivo di
società multinazionali ed altri attori globali. Le riunioni si svolgono a porte
chiuse, ma curiosamente dispone di un sito web ufficiale: www.trilateral.org. Il
sito contiene anche un elenco dei membri del gruppo che suona come un "Chi
siamo" dell'alta finanza.
Un'organizzazione del genere non viene fondata senza uno scopo. L'obiettivo
della Commissione trilaterale è instaurare un "nuovo ordine mondiale"
che, in sostanza, possa assoggettare il pianeta Terra agli interessi del
cartello petrolchimico/farmaceutico. Non ne hanno mai fatto un segreto e la loro
ideologia è stata portata avanti dai loro "sicari", Richard Perle,
Paul Wolfowitz, Donald Rumsfeld ed altri che attualmente gravitano attorno
all'amministrazione Bush e al Pentagono.
Non ci vuole una laurea in storia o in scienze politiche per tirare le somme. Lo
scenario delineato dall'articolo del New York Times del 1998 è diventato realtà:
grazie all'amministrazione Bush, la Commissione trilaterale finanziata dal
gruppo Rockefeller si è introdotta nella Casa Bianca e nel Pentagono, i centri
politico e militare più importanti del mondo. Era indubbio che i burattini
politici della Commissione trilaterale avrebbero sfruttato questa opportunità
per perseguire l'obiettivo di un nuovo ordine mondiale, ostinatamente e senza
scrupoli di sorta.
Chiunque metta in dubbio le mie parole dovrebbe rammentare con quanta energia
l'attuale amministrazione ha volto a proprio favore i risultati delle elezioni
2000, occupando posizioni strategiche nell'amministrazione con
"falchi" irriducibili, allo scopo di realizzare l'obiettivo del gruppo
Rockefeller di un nuovo ordine mondiale. In una delle mie lettere aperte al New
York Times ho ritenuto importante e necessario documentare la presenza del
gruppo Rockefeller dietro la spinta ad una guerra mondiale. Il
"sicario" Rockefeller, Richard Perle, è sopravvissuto alla mia
denuncia della Commissione trilaterale solo per alcuni giorni; dopo di che ha
dovuto dimettersi dal suo incarico al Pentagono con un pretesto. Va da sé che
il corso della storia e il futuro di questo pianeta non potranno cambiare finché
tutti questi legami non verranno rivelati all'opinione pubblica. I gruppi
d'interesse che speculano sul perdurare delle malattie e lo scoppio di una terza
guerra mondiale hanno dei nomi e dei volti, che devono essere resi noti al
grande pubblico. Per questo il nostro sito web fornisce un elenco di tali nomi,
presi dalle informazioni ufficialmente disponibili sulla Commissione
trilaterale.
Ora l'identità di queste persone è di dominio pubblico. Fino a quando
militeranno nella Commissione trilaterale Rockefeller saranno responsabili di ciò
che accade nel nome del "cartello Rockefeller". Di conseguenza, devono
essere ritenuti responsabili per tutto l'attuale operato dell'amministrazione
Bush. Ora che ciò ha portato a una guerra contraria al diritto internazionale,
questi gruppi d'interesse saranno responsabili anche di tutti gli eventuali
crimini di guerra. Omicidi di massa, crimini di guerra, sfruttamento, saccheggio
e qualsiasi altro reato commesso dall'amministrazione Bush saranno imputabili
anche a coloro che hanno "creato" George Bush. Ed è giusto che ne
siano informati.
Soltanto nel marzo di quest'anno, all'Aia (Paesi Bassi), è stata istituita la
Corte penale internazionale (http://www.icc-cpi.int/index.php). Non sorprende
che l'amministrazione Bush si sia battuta strenuamente contro l'istituzione di
questo tribunale. Sapevano che avrebbero corso il rischio di essere trascinati
davanti a quella corte e di vedere le loro azioni esaminate e i colpevoli
assicurati alla giustizia. Nel Tribunale militare di Norimberga, nel 1947, anche
i membri esecutivi delle industrie che avevano fomentato la Seconda Guerra
Mondiale, manager del cartello petrolchimico/farmaceutico I.G. Farben, furono
giudicati per crimini di guerra.
Il coro unanime di condanna contro la guerra in Iraq e contro tutte le guerre,
che si leva da tutti i popoli del mondo, costringerà la Commissione trilaterale
del gruppo Rockefeller a rispondere del proprio operato davanti alla giustizia.
Sono stupito dall'atteggiamento miope dei più alti membri esecutivi. In un
mondo di comunicazioni trasparenti sarebbe davvero necessaria la legge militare
per impedire la libera circolazione in tutto il pianeta delle informazioni che
li inchioderanno alle loro responsabilità. L'unica incognita rimasta è: quando
questo tribunale sarà istituito?
Il nome Rockefeller non
compare spesso nel dibattito pubblico. Se sono così influenti, perché non li
vediamo più spesso?
In alcune zone del mondo ai governanti
sono ancora tributati onori e le loro effigi sono sparse un po' ovunque. Ma le
persone più potenti della Terra hanno scelto un'altra strada. Esercitano il
loro potere in segreto e non amano uscire allo scoperto. Il gruppo Rockefeller
controlla oltre 200 case farmaceutiche, di piccole e grandi dimensioni, senza
che mai nessuno ne parli pubblicamente. La sua presenza si cela dietro alcune
delle istituzioni finanziarie più influenti al mondo, tra cui la Chase
Manhattan Bank. Possiede il gruppo Exxon ed altre multinazionali petrolchimiche.
Il reddito annuo del solo gruppo Exxon supera il prodotto interno lordo della
metà dei paesi della Terra.
Il gruppo Rockefeller controlla anche i media, tra cui la Time Warner, la CNN e
un'intera rete di giornali, ed emittenti radio e TV. Pertanto, non è affatto
sorprendente che l'opinione pubblica sia stata manipolata al punto che persone
innocenti siano state portate a dare il proprio appoggio ad un'azione illegale
come una guerra contraria al diritto internazionale. E chi nutriva dei dubbi ha
subito un'ulteriore manipolazione da parte di falsi "sondaggi di
opinione", i cui risultati sono stati apertamente messi in dubbio dal New
York Times e altre testate.
La controparte del gruppo Rockefeller negli USA è il gruppo Rothschild in Gran
Bretagna, che controlla gli investimenti nel settore farmaceutico del secondo
esportatore mondiale di prodotti farmaceutici.
Intende dire che i governi del mondo
dovrebbero ricorrere alla Corte penale internazionale dell'Aia contro George
Bush, Donald Rumsfeld e soci?
Assolutamente sì! La comunità
mondiale ha lavorato a lungo per l'istituzione di questa corte, allo scopo di
perseguire le violazioni del diritto internazionale e in particolare i crimini
commessi nel corso di guerre avviate o condotte al di fuori di una qualsiasi
legittimazione internazionale.
Quale momento migliore di questo per trascinare davanti alla giustizia coloro
che hanno iniziato la guerra in Iraq e si preparano ad allargare il conflitto
anche ad altri paesi? Se non verranno fermati immediatamente, continueranno a
tormentare popolazioni e a mettere in pericolo la vita di persone innocenti,
rischiando di trascinare il pianeta Terra alla rovina. Ancora, i popoli della
terra devono rendersi conto che l'industria farmaceutica, il più grande settore
d'investimento che esista, è condannato a scomparire, è solo una questione di
tempo. Inoltre, è indubbio che i responsabili di questo business senza scrupoli
e della morte inutile e prematura di milioni di persone subiranno la stessa
sorte. Pensa che si arrenderanno volontariamente?
I popoli della Terra ed i rispettivi governi devono rendersi conto di questa
situazione.
L'amministrazione Bush promuove apertamente l'escalation verso un nuovo
conflitto mondiale. E ci riuscirà, a meno che non si riesca a fermarla. Dal
momento che non può essere fermata militarmente senza rischiare una guerra
mondiale, è necessario utilizzare gli unici due mezzi disponibili: l'economia e
la politica.
L'economia attraverso il blocco del business della malattia, dirigendo i sistemi
sanitari nazionali di tutti i paesi del mondo verso la medicina naturale e
rifiutando di pagare i brevetti per quei pochi medicinali di sintesi che
potrebbero ancora essere necessari, come gli antibiotici.
La politica è un mezzo importante e l'azione va intrapresa senza ulteriore
indugio. I popoli della Terra devo costringere i rispettivi governi ad avviare
dei procedimenti ufficiali contro le amministrazioni di Bush e Blair per crimini
e guerra e violazione dei diritti umani. La causa dovrà essere deferita alla
Corte penale internazionale dell'Aia, nei Paesi Bassi.
È
necessario che i responsabili siano processati per aver condotto una guerra
contraria al diritto internazionale, omicidio di massa, sfruttamento, saccheggio
di proprietà pubbliche e private, crimini contro l'umanità e violazione delle
leggi internazionali. Se noi, popolo della Terra, e i governi di 180 nazioni
lasceremo che Bush, Blair, il cartello Rockefeller e i membri della Commissione
trilaterale rimangano impuniti pur avendo terrorizzato il pianeta con guerre
illegali, allora l'intero sistema delle Nazioni Unite e tutto il suo apparato di
leggi internazionali non avranno più motivo di esistere.
Non basta che siano citati in giudizio il governo o le multinazionali. Devono
essere citati in giudizio personalmente i singoli membri del governo: George
Bush, Condolezza Rice, Donald Rumsfeld, John Ashcroft e tutti gli altri. Devono
essere citati personalmente in giudizio Tommy Franks e i generali che portano
avanti questa guerra senza mandato internazionale. Devono essere citati
personalmente in giudizio tutti i membri del gruppo Rockefeller, della
Commissione trilaterale e di tutti gli altri enti ancora da identificare che
hanno istigato e promosso, il saccheggio di paesi stranieri o ne hanno
beneficiato economicamente. Lo stesso discorso vale per gli inglesi. Non solo
deve essere denunciata l'amministrazione Blair, ma anche i manager delle banche
Rothschild e gli altri profittatori diretti e indiretti di questa guerra
illegale. Questa lista comprende banchieri, politici e altri dirigenti
aziendali, siano essi americani, europei o di qualsiasi altra parte del mondo.
Un'altra denuncia deve essere emessa contro i capi dell'industria farmaceutica
per i crimini commessi in nome degli investimenti farmaceutici, contro i popoli
e i governi del mondo. Tutto questo deve essere fatto senza indugi.
Per facilitare queste fasi, abbiamo pubblicato una bozza delle denunce e una
lista dei più importanti imputati sul sito della nostra Fondazione. Facciamo
appello a tutti i governi affinché prendano iniziative immediate per rendere
ufficiali queste denunce. Idealmente questi passi devono essere intrapresi
insieme ad altri stati, per esempio l'Unione Africana, i paesi sudamericani e
quelli asiatici, per ridurre al minimo il rischio di ritorsioni economiche da
parte di questi cartelli.
La cosa più importante è il sostegno dei popoli affinché i loro governi
intraprendano queste azioni. Faccio appello a ogni singola persona del mondo ad
adoperarsi per spingere il proprio governo a denunciare formalmente questi
gruppi d'interesse.
Noi, popolo della Terra, non abbiamo alternative: permettere a queste forze di
far sprofondare il nostro pianeta in un abisso o assumere il controllo della
situazione. Naturalmente potrebbe essere necessario strattonare i nostri governi
affinché sporgano denuncia formale all'Aia. I governi sono lenti e facilmente
soggetti a intimidazione, specie quando qualcuno possiede un grande
"bastone" economico. Ma noi siamo il popolo. Possiamo farlo?
Naturalmente sì! E il popolo della Terra deve unirsi in questo sforzo.
Dobbiamo rendercene conto: la denuncia di questi gruppi di interesse che
promuovono la guerra è l'unico passo importante per impedire un'altra guerra
mondiale. Il mondo non può permettersi un'altra guerra come quella in Iraq, con
il rischio quotidiano dello scoppio di una terza guerra mondiale. Ogni politico
responsabile, ogni cittadino del pianeta deve rendersi conto di questa storica
opportunità e agire immediatamente.
Cosa
può fare il popolo?
Tutti
dovrebbero conoscere meglio le scoperte nel campo della medicina naturale.
Chiunque, che viva a Nuova Delhi, al Cairo, a Johannesburg, a New York, a Buenos
Aires o a Città del Messico, in un paese in via di sviluppo o in paese
industrializzato, dovrebbero essere informato sulle conquiste della medicina
naturale, che possono efficacemente e immediatamente sostituire più dell'80%
degli attuali farmaci di sintesi. Con ulteriori ricerche nel campo della
medicina naturale prevedo che, entro pochi anni, il 95% dei farmaci di sintesi
risulteranno ridondanti.
Ciò significa che il popolo della Terra ha la possibilità di ridurre del 95% i
profitti che il cartello farmaceutico utilizza per finanziare il protrarsi di
questo business della malattia senza scrupoli e per sostenere le campagne
elettorali di politici come Tony Blair o George Bush. Riflettiamoci! È una
grande opportunità per tutti noi, per contribuire non solo a un mondo più
sano, ma anche a garantire la pace per il futuro di questa generazione e di
quelle dei nostri figli e dei nostri nipoti.
Inoltre, è necessario organizzare gruppi locali di supporto per spingere i
governi a presentare denunce ufficiali alla corte dell'Aia o in altre sedi, per
citare in giudizio coloro che muovono i fili dell'attuale crisi mondiale e che
ne traggono i vantaggi. Portare alla luce queste forze e le loro azioni è la
condizione necessaria per diminuire la loro influenza futura e impedire che
questi gruppi d'interesse possano danneggiare ulteriormente il nostro pianeta e
i suoi abitanti.
Una domanda che mi viene posta spesso è: perché non abbiamo visto o percepito
prima gli interessi farmaceutici che sottendono a questo scenario di guerra? La
risposta è molto semplice.
Questi gruppi di interesse si nascondono dietro un ombrello di filantropia e
buone azioni per questo pianeta. Per capire la mancanza di scrupoli e la
bassezza del modello affaristico farmaceutico è necessario prima strappare la
maschera della filantropia per vedere la vera natura priva di scrupoli del
business della malattia. Ora che questo è avvenuto, non c'è tempo da perdere.
Questa intervista fornisce una strategia per il popolo della Terra e i suoi
rappresentanti politici affinché compiano azioni immediate per preservare il
nostro pianeta e consegnare un mondo più sano e pacifico ai nostri figli.
L'obiettivo della sua
Fondazione è "Salute per tutti entro il 2020". Crede davvero che sia
possibile realizzare questo obiettivo?
Con le attuali conoscenze
scientifiche nel campo della ricerca vitaminica e della medicina cellulare è
possibile eliminare tre malattie su quattro nel mondo industrializzato. Nei
paesi in via di sviluppo più di 2 miliardi di persone soffrono di carenze di
micronutrienti che le espongono a malattie infettive e ad altri problemi
sanitari. Insieme all'istruzione, al miglioramento dell'igiene e alle misure per
combattere la fame e la disoccupazione, la conoscenza dei benefici sanitari dei
micronutrienti rappresenterà un fattore chiave per migliorare la salute e il
benessere dei paesi in via di sviluppo.
Immaginate quale quantità di denaro sarà disponibile per l'istruzione e altre
riforme sociali una volta che non sarà più filtrata dall'industria
farmaceutica e dal suo inefficace e pericoloso "business della
malattia". A livello globale si tratta di miliardi di miliardi di dollari
che saranno disponibili per misure sanitarie preventive, per l'istruzione e per
soddisfare altri bisogni sociali quando il business farmaceutico con le malattie
sarà largamente bandito da questo pianeta.
Naturalmente esisteranno ancora le malattie nell'anno 2020, ma infarti, ictus,
cancro, osteoporosi e molti dei più diffusi problemi clinici di oggi non
saranno più epidemici. Sono convinto che la nostra Fondazione può rendere
all'umanità un contributo fondamentale per raggiungere l'importante obiettivo
della "Salute per tutti entro il 2020".
In questa intervista ho fatto molta attenzione a sviluppare una strategia per la
sopravvivenza di questo pianeta. Come scienziato che ha combattuto e denunciato
per più di dieci anni questi gruppi d'interesse che finora hanno impedito il
realizzarsi di un mondo di salute e di pace, considero mia responsabilità
offrire questo contributo al popolo della Terra.
Lei
ha proposto una "Costituzione per un nuovo mondo". Quali sono i suoi
contenuti e perché lo ha fatto?
Mai
prima, nella sua storia, il popolo della Terra è stato così unito nel
desiderio di un mondo pacifico: dalla madre del soldato statunitense morto, a
New York, al padre del bambino morto, a Baghdad, a miliardi di persone nei paesi
in via di sviluppo che pagano il vero prezzo dell'ingiustizia esistente nel
mondo.
Poiché i governi sono sottoposti a intimidazioni da parte del potere militare
USA e sono troppo lenti nel rendersi conto del bisogno di unità del mondo per
effettuare una dichiarazione congiunta, c'è bisogno che qualcuno si alzi e dica
pubblicamente ciò che milioni di persone pensano: è tempo che i popoli si
uniscano, risolvano i problemi che hanno di fronte e costruiscano un nuovo
mondo.
Come scienziato le cui scoperte hanno contribuito a mettere all'angolo il
cartello farmaceutico, con la sola via di fuga di trascinare il mondo intero nel
loro crollo, considero mia responsabilità proporre questa "Agenda
21", come costituzione e piano d'azione per un nuovo, comune mondo al
servizio degli interessi del popolo. La nostra "Agenda 21 del Popolo"
è la seguente: "Costituzione per un nuovo mondo comune di pace, salute e
giustizia sociale" All'inizio del terzo millennio l'umanità si trova ad un
bivio. Da una parte ci sono gli interessi dei sei miliardi di persone che
abitano attualmente questo pianeta, e di tutte le generazioni future, che
desiderano vivere una vita dignitosa e sana in un mondo pacifico. Dall'altra c'è
un piccolo gruppo d'interesse multinazionale che nega all'intera umanità questi
diritti umani fondamentali per un solo motivo: l'avidità finanziaria.
In questa situazione noi, popolo della Terra, possiamo scegliere: continuare ad
accettare il giogo di queste industrie per investimenti che ci impongono guerre
e malattie o liberarci da questi pesi e cominciare a costruire un mondo
determinato da principi di pace, salute e giustizia sociale.
Noi, popolo della Terra, riconosciamo che mai durante il corso della storia
siamo stati così uniti nel preservare la pace, per porre fine al "business
della malattia" e portare in tribunale coloro che sacrificano la pace e la
salute nel nome dei guadagni delle multinazionali.
Perciò, noi popolo dell'est e dell'ovest, del nord e del sud, di paesi ricchi e
poveri, abbiamo deciso di creare un mondo di pace, salute e giustizia sociale
per noi e per le generazioni a venire.
Proclamiamo
come nostri diritti fondamentali:
- IL DIRITTO ALLA PACE. Noi, popolo della Terra, siamo determinati a difendere
il nostro diritto alla pace con tutti i mezzi disponibili. Nell'era delle armi
di distruzione di massa, la guerra non è più un mezzo per risolvere i
conflitti internazionali. Noi faremo in modo che coloro che conducono una guerra
senza un esplicito mandato del diritto internazionale siano ritenuti
responsabili e portati davanti alla giustizia per i loro crimini. Non ci
fermeremo finché non saranno puniti, qualsiasi siano le conseguenze economiche
e politiche, perché riconosciamo che questo è il solo modo per proteggere il
nostro pianeta dalla distruzione.
- IL DIRITTO ALLA VITA. Noi, popolo della Terra, siamo determinati a difendere
il nostro diritto alla vita con tutti i mezzi disponibili. Non ci fermeremo
finché tutti i fattori che abbreviano la durata della vita delle persone sul
nostro pianeta non saranno stati eliminati. Combatteremo la fame, la
malnutrizione e altri fattori che già uccidono milioni di abitanti del nostro
pianeta, compresi neonati e bambini. Porremo fine anche al "business della
malattia", in conseguenza del quale sono morte prematuramente più persone
che in tutte le guerre dell'umanità messe insieme, per malattie che è
possibile prevenire.
- IL DIRITTO ALLA SALUTE. Noi, popolo della Terra, siamo determinati a difendere
il nostro diritto alla salute con tutti i mezzi disponibili. Noi faremo in modo
che il "business della malattia" dell'industria farmaceutica e la
promozione deliberata di malattie per il guadagno aziendale, siano banditi in
tutto il mondo. Porteremo davanti alla giustizia coloro che promuovono
deliberatamente le malattie e coloro che nascondono informazioni salvavita sulle
terapie naturali, non brevettabili. Nel garantire la salute alle nostre comunità
e nell'implementare programmi di assistenza sanitaria nazionale ci concentreremo
su approcci di medicina naturale efficaci e sicuri.
L'obiettivo primario di qualsiasi strategia di assistenza sanitaria è la
prevenzione e lo sradicamento delle malattie.
- IL DIRITTO ALLA GIUSTIZIA SOCIALE. Noi, popolo della Terra, siamo determinati
a difendere il nostro diritto alla giustizia sociale con tutti i mezzi
disponibili. Non accettiamo più che due terzi degli abitanti del nostro pianeta
vivano nella povertà e nell'analfabetismo. Noi faremo in modo che le risorse
del mondo siano ridistribuite in modo da fornire istruzione e una vita dignitosa
ad ogni abitante del nostro pianeta.
Per finanziare questa ridistribuzione utilizzeremo le risorse finanziarie che si
renderanno disponibili con l'eliminazione del business multimiliardario delle
malattie e con la diminuzione della spesa militare.
Riconosciamo che, quale primo passo per il raggiungimento di questi obiettivi,
quei gruppi d'interesse multinazionale che promuovono la guerra e la malattia
devono essere portati in giudizio davanti a tribunali internazionali per aver
sacrificato la vita di milioni di persone e per aver commesso altri crimini
contro l'umanità.
La pubblica denuncia e la condanna dei rappresentanti di questi gruppi
d'interesse multinazionale rimuoverà l'ultimo ostacolo per il popolo della
Terra per mettere fine alle "ere oscure della malattia, della guerra e
dell'ingiustizia" e cominciare a costruire un "nuovo mondo di pace,
salute e giustizia sociale" durante il XXI secolo.
L'Aia,
Aprile 2003, Matthias Rath, M.D.