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“Le straordinarie proprietà curative dell’acqua”
Approfondimento
di Marcello Pamio, pag. 46
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Capitoli
Acqua dal punto di vista esoterico
Acqua dal punto di vista chimico-fisico
Memoria dell’acqua e Jacques Benveniste
Memoria dell’acqua e Masaru Emoto
Siamo fatti per il 99% di molecole d’acqua
Dominio di coerenza dell’acqua
Qual è la migliore acqua per l’organismo umano?
Idroterapia nella storia antica: Pitagora, Ippocrate, Siegmund Hahn,
Vincent Priessnitz, Arnold Rikli, Sebastian Kneipp, Louise Khune, Adolf
Just, Manuel Lezaeta Acharan.
Come
agisce l’acqua
Tecniche idroterapiche
(…)
“Memoria”
dell’acqua e Jacques Benveniste (1935 – 2004)
Nato
a Parigi, Jacques Benveniste studia medicina e nel 1967 Direttore
clinico della facoltà di Medicina della capitale, poi Ricercatore
all’Istituto sulla Ricerca sul Cancro del C.N.R.S. (l’omologo
francese del nostre C.N.R.) e nel 1980 viene posto a capo dell’unità
di ricerca 200 dell’I.N.S.E.R.M. (Istituto Superiore di Sanità,
sezione “immunologia delle
allergie e infiammazioni”). Autore di oltre 300 pubblicazioni su
riviste scientifiche.
Benveniste
ha sperimentato e proposto un nuovo modello interpretativo, di tipo
elettromagnetico, per rendere conto dei “segnali molecolari”,
secondo il quale una molecola antigene (molecola capace di reagire con
il sistema immunitario) emette un segnale elettromagnetico che risuona
con il segnale emesso dal “recettore”, così attivandolo e inducendo
la funzione cellulare corrispondente.[1]
Il
suo famoso esperimento iniziale consisteva nel misurare quanti basofili
(cellule del sistema immunitario) nel sangue umano venivano degranulati
dalla tossina del veleno delle api.
In una serie di misurazioni il numero dei basofili, logicamente
diminuiva man mano che la tossina veniva diluita.
Ma la cosa interessante è che oltre una certa diluizione (la tossina
non c’era più) non avrebbe dovuto accadere nulla, e invece, la
degranulazione riprendeva. Come mai? Forse perché nell’acqua rimaneva
traccia, rimaneva una “memoria” della tossina. Era proprio così.
Le sue ricerche hanno confermato, grazie a centinaia di esperimenti, la
possibilità di trasferire all’acqua, mediante un campo
elettromagnetico emesso, la specifica attività molecolare di più di 30
sostanze diverse.
In
pratica grazie ad un esperimento di immunologia, eseguito da uno dei più
stimati ricercatori a livello mondiale, si è potuto dimostrare che
l’acqua ha “memoria”, e questa sua peculiarità conferma
l’omeopatia!
Quindi un campo elettromagnetico esterno, un campo energetico, può
trasferire nelle molecole di acqua una determinata “vibrazione“ o
“impronta”.
Benveniste,
dopo che la rivista “Nature” pubblicò il 30 giugno del 1988 il suo
articolo dove spiegava tale fenomeno (dal titolo: “Human
basophil degranulation triggered by very diluite antiserium against IgE”),
toccò con mano il lato oscuro della scienza.
Tale articolo infatti venne preceduto da un altro, dal titolo: “Quando credere all’incredibile”, in cui si evidenziava
l’inspiegabilità teorica dei fenomeni descritti e infine si
invitavano i lettori a sospendere il giudizio fino a ulteriori
controlli…
Controlli “vergognosi” che non tardarono a farsi attendere: per una
intera settimana nel suo laboratorio arrivarono tre personaggi: James
Randi un illusionista ed ipnotizzatore membro del C.S.I.C.O.P.
(l’omologo americano del C.I.C.A.P.), John Maddox direttore di
“Nature” e il sedicente acchiappa-frodi Walter Stewart.[2]
L’intento ovviamente era quello di trovare la frode, il trucco,
l’imbroglio, e i loro risultati furono pubblicati immediatamente su
“Nature”, il 28 luglio successivo.
In
questo articolo si parlava di pseudoscienza,
conclusero che c’erano stati errori di campionatura statistica, ma non
essendo biologi, non erano minimamente consapevoli dell’argomento,
questo confermato dal fatto che nessun altro “esperto” ha valutato
il loro lavoro.
Non hanno chiarito il mistero della “memoria” dell’acqua, ma
nonostante tutto, questo articolo è esploso e ha continuato a propagare
il discredito verso tali ricerche!
L’obiettivo però era
stato raggiunto: Benveniste, da grande luminare quale era, divenne di
punto in bianco uno dei tanti ciarlatani imbroglioni.
La verità
però è figlia del tempo, e nel gennaio del 1990, al termine di
ulteriori esperimenti per la verifica delle scoperte di Benveniste, il
prof. Alfred Spira, direttore dell’unità 292 dell’I.N.S.E.R.M., si
è così espresso:
“Il fenomeno esiste, gli
esperimenti hanno dato risultati positivi e tuttavia, benché sia stata
seguita una metodologia corretta, i risultati appaiono strani dal punto
di vista statistico. E’ un fatto che non riesco a capire né a
spiegarmi”.[3]
E’ logico che i risultati appaiano strani a chi non apre la propria
mente e sgombera il campo da preconcetti e indottrinamenti accademici!
Altri studi, effettuati in parallelo in 4 laboratori indipendenti (Gran
Bretagna, Italia, Francia e Olanda) confermarono che il fenomeno esiste.
Nel 2001 la biologa Martha Ennis della Queen’s University di Belfast,
ripetè l’esperimento e i risultati confermarono quanto scoperto da
Benveniste.[4]
Quindi non si tratta di una bufala!
La “memoria
dell’acqua sarebbe dovuta al debole campo elettromagnetico del soluto
che rimane impressionato sulle molecole d’acqua e pertanto sarebbe
registrabile e riproducibile a distanza”[5]
Il 3 ottobre del 2004
Jacques Benveniste, muore in circostanze misteriose, a Parigi all’età
di 69 anni durante una operazione al cuore di routine, nello
stesso ospedale (Pitié-Salpetrière),
dove è arrivata viva e poi deceduta Lady Diana…
(…)
Come agisce
l’acqua
L’acqua,
come abbiamo visto, è indispensabile alla vita, e tra le altre cose è
un importante termoregolatore dell’organismo umano.
La contrazione muscolare è il maggior generatore di calore corporeo e
l’acqua svolge proprio il ruolo di assorbimento del calore generato e
lo dissipa affinché la temperatura del corpo rimanga costante[6].
In pratica il calore viene portato dai liquidi (acqua, sangue, linfa)
fino alla pelle da dove viene inoltre dissipato, anche sotto forma di
vapore attraverso i polmoni.
I successi dell’idroterapia non dipendono dall’acqua in sé, ma
dalla reazione energetica del corpo.
Acqua fredda
Applicando
dell’acqua fredda direttamente sulla pelle, si produce una contrazione
immediata dei vasi sanguigni cutanei: vasocostrizione, che scarica
all’interno il sangue dei capillari. Quando l’applicazione cessa,
avviene la reazione contraria: i vasi sanguigni si dilatano aumentando
il flusso sanguigno, la temperatura della pelle aumenta a causa del
riempimento dei vasi e infine si decongestionano gli organi interni.
Affluendo alla pelle il calore interno con le impurità del sangue,
queste vengono eliminate attraverso i pori.
L’acqua fredda provoca una reazione attiva interna su tutto
l’organismo, non solo esternamente: nervi, metabolismo, sistema
simpatico, organi digestivi, ecc.
Sbagliato è credere che applicando il freddo direttamente sulla pelle,
il corpo si raffreddi. E’ vero esattamente il contrario: con il freddo
il corpo si scalda, perché reagisce producendo calore, proprio per
difendersi dal freddo!
Con applicazioni ripetute di acqua fredda, la temperatura esterna
(pelle) si alza e quella interna (visceri) diminuisce. In pratica
avviene una regolarizzazione delle temperature interne/esterne.
Le stimolazioni meccaniche esterne come frizioni, massaggi, ecc.
amplificano tale effetto, inoltre i vasi cutanei contratti per
l’azione dell’acqua si dilatano per l’effetto meccanico della
frizione o fregagione.
Acqua calda
Applicando
dell’acqua calda sulla pelle si aprono i pori e quindi si ha una
notevole dispersione termica che provoca un raffreddamento.
Quindi l’effetto dell’acqua calda sulla pelle alla fine raffredda il
corpo!
Ecco il motivo per cui si consiglia SEMPRE dopo l’acqua calda quella
fredda, in modo da provocare il restringimento dei pori e trattenere il
calore interno.
Applicazioni di acqua calda per breve tempo stimolano, mentre le
applicazioni di acqua calda per lungo tempo possono indebolire.
Impacchi di acqua calda, come le compresse, rilassano la muscolatura e
il sistema nervoso. Il bagno caldo indebolisce l’organismo.
Le temperature
del corpo
Riprendendo
il concetto del maestro igienista Manuel Lezaeta Acharan, l’organismo
umano è composto da due involucri, uno esterno (pelle) che ci isola dall’ambiente, uno
interno (mucosa) che riveste le cavità. La salute dipende proprio
dall’equilibrio termico tra i due.
Il sangue, prodotto delle digestioni, va a nutrire entrambi gli
“involucri”.
Quindi se la circolazione del sangue e la sua qualità (fluido e non
viscoso, privo di tossine, ecc.) sono ottimali, anche la temperatura sarà
nella norma: si è quindi in equilibrio termico.
Se invece la circolazione del sangue, per vari motivi, è deficiente, la
temperatura sarà maggiore nella zona congestionata e minore nella zona
carente.
Un organismo sano ha una temperatura uniforme di 37 °C sia fuori nella
pelle che all’interno nelle mucose intestinali.
Un organismo malato avrà invece un aumento della temperatura interna
(da 38° fino a 40 ° non misurabili con il classico termometro) e un
raffreddamento della pelle e delle estremità (mani e piedi freddi).
Cosa
origina la febbre interna?
Da una parte il costante sforzo digestivo necessario all’elaborazione
di alimenti sbagliati ed inadeguati (cibi cotti, raffinati, proteine
animali, combinazioni errate, ecc.), dall’altra il costante
raffreddamento della pelle a seguito di vestiti sempre più aderenti e
innaturali (sintetici).
La pelle inoltre possiede milioni di piccoli buchi, detti pori, che
servono, da una parte ad assorbire
gli elementi esterni che l’aria (ossigeno) e il sole (cariche
magnetiche) ci offrono, dall’altra ad eliminare le tossine attraverso
il sudore. Queste due peculiarità sono i motivi per cui la pelle si
definisce come “secondo rene”
e “secondo polmone”.
Per equilibrare le temperature del
corpo è necessario risvegliare la reazione nervosa e circolatoria nella
superficie esterna (pelle) e contemporaneamente decongestionare
l’interno (i visceri).
Come fare?
-
Per febbricitare
la pelle si usa la reazione che produce il freddo dell’acqua,
attraverso frizioni, getti, spugnature, bagni, ecc.
-
Per decongestionare i
visceri invece ci sono i bagni ai genitali, del tronco, i semicupi. In
più anche una alimentazione sana di tipo vegetariana (frutta e
vegetali) a base di cibi freschi crudi aiutano a raffreddare l’addome.
Obiettivi
dell’idroterapia
L’idroterapia
aiuta a sciogliere le tossine prodotte dall’organismo e ad eliminarle
attraverso le vie di elezione: intestini, pelle, reni e polmoni. Nel
nostro caso soprattutto attraverso l’organo più esteso: la pelle.
Non a caso la pelle, possedendo milioni di pori, da una parte assorbe
gli elementi esterni che l’atmosfera ci offre, e dall’altra elimina
attraverso le secrezioni sudorifere, le tossine. Proprio per queste sue
peculiarità, la pelle è definita anche come il secondo polmone e il
secondo rene!
Questa importantissima disintossicazione, tonifica e rinforza di
conseguenza TUTTE le attività vitali dell’organismo umano.
Per l’igiene naturale, l’origine di tutte le malattie è la
Tossiemia, quindi abbassando il carico tossico dell’organismo (tossine
nel sangue e nel terreno biologico), la salute si fa più vicina se si
è ammalati, o si mantiene in via preventiva se si sta bene.
E’
bene a tal proposito sapere che la guarigione è sempre e solo
autoguarigione (Vis Medicatrix
Naturae) e noi possiamo agevolarla oppure bloccarla con il nostro
stile di vita.
Il
nostro stile di vita generale è quello che fa la differenza:
alimentazione, movimento, riposo, tranquillità emotiva e ricerca
spirituale giocano un ruolo di fondamentale importanza in tutto questo.
Non a caso abbiamo visto precedentemente che l’alimentazione era molto
curata da tutti i grandi maestri dell’idroterapia.
Infatti,
hanno poco senso le applicazioni dell’acqua (calda o fredda) se poi il
corpo viene costantemente inquinato da cibi errati e innaturali; se le
energie vitali vengono sperperate in maniera futile; se non si conosce
il movimento corporeo, ecc.
(…)
Tecniche
idroterapiche (spiegate nel dettaglio con tanto di immagini)
Frizioni
Bagno di Just
Bagno del tronco
Bagno dei genitali
Pediluvi freddi
Bracciluvio
Semicupio
Fasciatura
Compressa
…