|
Il
convegno dell’FBI ospita un angolo dedicato a Hollywood
Traduzione
di Lorenza Veronese per www.disinformazione.it
Articolo di Paul Bond - www.hollywoodreporter.com
Un promemoria ad Hollywood da parte dell’FBI: “Se non
è troppo disturbo, potreste raffigurare con un po’ più di realismo i
nostri sforzi nel combattere il terrorismo?”
Sperando in una risposta affermativa, l’FBI ha ospitato
il suo primo workshop per sceneggiatori cinematografici mercoledì,
presso l’Edificio Federale di Westwood.
Il corso “FBI - Tutto sul Crimine per sceneggiatori” si è svolto
con successo con addirittura un gran numero di persone rimaste in piedi,
nella sale gremita di produttori e sceneggiatori provenienti da vari
Major Studios di Hollywood ma anche da Studios minori. I partecipanti
entusiasti avevano molte più domande di quelle che il tempo ha potuto
concedere e tante sono rimaste senza risposta, dopo le 4 ore di convegno
previste.
L’FBI, ancor più del Dipartimento della Sicurezza
stesso, è l’agenzia a cui in primo luogo è stato affidato il compito
di investigare sul terrorismo negli Stati Uniti e, come dichiarato
dall’agente speciale dell’FBI Greg
Wing, “la maggior minaccia terrorista proviene dall’Islam integralista”.
Considerato ciò, Wing, insieme ad un altro agente sotto copertura, il
quale ha esplicitamente richiesto che non venisse rivelata la sua
identità, hanno presentato una burrascosa storia dell’Islam,
iniziando dai primi conflitti Sunniti-Sciiti risalenti al
“Il maggior gruppo
terrorista alleato dei musulmani sunniti è al-Qaeda, mentre gli
Hezbollah, la migliore organizzazione terrorista in assoluto, sono
musulmani sciiti” ha affermato l’agente sotto copertura.
Egli ha mostrato le bandiere e i loghi dei gruppi terroristici,
spiegando come i colori dei turbanti indossati dai sospetti terroristi,
potessero avere un significato particolare. Ha anche presentato una
serie di foto e video dei campi di addestramento di al-Qaeda e delle
stanze di tortura, con l’aggiunta di immagini di americani sfortunati
che erano stati catturati. Sono state proiettate anche immagini di
coloro che commisero attentati suicidi uccidendo 17 marinai americani a
bordo della U.S.S. Cole nel 2000 e foto della casa dove essi costruirono
le bombe che poi utilizzarono allo scopo.
L’agente sotto copertura ha fatto, poi, sentire
pubblicamente un messaggio telefonico di alcuni passeggeri a bordo del
volo 93, che si schiantò in Pennsylvania l’11 Settembre 2001, il
quale ispirò anche il film “United
“Impressionante!” ha poi commentato uno dei partecipanti, di nome Dave
DiGilio, dopo l’evento.
Dave DiGilio scrisse il film “Eight Below” ha
recentemente creato la nuova serie che presto
“Vedere la grandezza
dell’organizzazione e la passione e l’intelligenza dei suoi agenti,
è stato davvero incredibile!” ha continuato in merito al
convegno, DiGilio. “Sono davvero
geniali, e questo non è esattamente uno degli aspetti che viene messo
in risalto dai mezzi di comunicazione”.
Questo è il punto, il motivo per cui la specialista negli
affari pubblici dell’FBI, Betsy
Glick, ha dato vita al workshop.
Michael Kortan,
capo sezione dell’ufficio degli affari pubblici, ha dato ai
partecipanti una breve lezione sulla storia dell’FBI rappresentata dai
film e dalla TV, iniziando dal film di James
Cagney del 1935 “G Men”, che è considerato il primo film di
gangster a raccontare una storia vista attraverso gli occhi di alcuni
agenti dell’FBI.
Subito dopo, J.
Edgar Hoover concepì qualcosa che chiamò “
Nel 1965 il film Disney intitolato “Quel Terribile
Gatto!” davvero scatenò le preoccupazioni di Hoover, sostiene Kortan,
in quanto egli temeva che un agente FBI impegnato in una caccia al
gatto, sembrasse alquanto stupido, una reputazione che l’agenzia non
avrebbe potuto accettare soprattutto nei tumultuosi anni ’60.
Troppo spesso, ritiene Kortan, l’FBI viene vista nei films, come una
manica di gente boriosa dalla mano pesante antagonista di tutte le altre
diverse forze dell’ordine. Sicuramente, però, Hollywood non è stata
sempre così indelicata nei confronti dell’agenzia.
Una testimonianza è il film “Il Silenzio degli
Innocenti”, ad esempio. Nel 1991 Jodie
Foster guadagnò l’oscar come miglior attrice per quella parte,
grazie all’immagine che aveva conferito all’FBI attraverso il suo
ruolo nella pellicola, nei panni dell’agente Clarisse Starling. Kortan
ha approfittato spesso per citare questo film, in quanto rappresenta
pure il successo ottenuto dall’FBI successivamente alla decisione di
reclutare delle donne.
Gli agenti dell’FBI hanno completato il convegno mostrando una mappa
dei 779 possibili luoghi target di una potenziale attività terrorista
in Los Angeles, che include il Teatro Cinese di Grauman, l’insegna di
Hollywood e Disneyland. Hanno, di seguito, mostrato immagini
dell’equipaggiamento in dotazione all’FBI in occasione dell’evento
annuale dei Golden Globe, che si terrà lunedì.
Hollywood è stata considerata un possibile target dei
terroristi islamici, già dai primi giorni successivi alla tragedia
dell’11 Settembre, quando l’FBI dichiarò che il passo successivo
sarebbe stato proprio il mondo degli studios cinematografici.
L’agente speciale George Steuer
ha dichiarato come, in varie occasioni, sia stato ricordato a tutti i
direttori degli studios che anche loro hanno una battaglia da combattere
contro il terrorismo.
Egli ha affermato che, tra i 300 messaggi su possibili atti terroristici
intercettati ogni giorno, quelli riguardanti gli studios possano essere
creduti i più attendibili.
“Ma ultimamente, abbiamo
convenuto che non c’erano dati certi in merito, si potrebbe trattare
solo di chiacchiere d’oltreoceano”
Nonostante ciò, gli studios sono stati costretti a
rivedere e a rinforzare le proprie misure di sicurezza. Alcuni, inclusi
quelli della Disney e della Warner Bros, prevedono addirittura la
presenza di agenti della sicurezza dell’FBI a tempo pieno.
Steuer, il quale si è occupato del settore dell’FBI dedicato ad
Hollywood per ben 5 anni, ha detto di essersi trovato nel
L’agente sotto copertura ha concluso dicendo “Nemmeno
i film riescono a catturare la realtà – stiamo vivendo un momento
davvero traumatico. Non posso mai dimenticarlo”. Il suo ultimo
messaggio diretto ai sceneggiatori? “Tenete
l’FBI fuori dalla politica. Non etichettateci come Democratici o
Repubblicani. Non fate credere alla gente che l’FBI sia stata meglio o
peggio sotto quello o quell’altro presidente. Ciò che davvero ci
importa è di proteggere le vite degli americani.”