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economia
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dell'autore
Hispanico
cercasi
di Eugenio
Benetazzo, autore del libro "DURI e PURI: aspettando un nuovo
1929"
Anche le strappone
che fanno marketing lungo i marciapiedi delle strade si sono ormai
uniformate alla strepitoso ricorso al credito al consumo, alcune di loro
propongono campagne pubblicitarie veramente stuzzicanti della serie «trombami oggi e paghi a rate a cominciare da Gennaio 2007»
consentendo così di poter aumentare il fatturato dei propri servizi pur
in un momento di contrazione di mercato.
Grazie a queste sensazionali opportunità adesso è possibile consumare
subito il rapporto sessuale senza preoccuparsi delle successive
conseguenze debitorie.
Non c’è più ritegno: ormai ci si indebita (senza aver
con certezza la effettiva capacità di remissione) non solo per
acquistare beni di consumo assolutamente inutili, veri e propri status
symbol per cloni di Costantino, tipo la tv al plasma o il tivufonino
di settima generazione, ma anche per poter sopravvivere. A tal proposito
sono lodevoli le iniziative di molteplici catene di centri commerciali
che propongono la rateizzazione della borsa della spesa alimentare a
colpi di 4 o 5 euro al mese, giusto giusto per evitare di alleggerire
troppo il portafoglio con l’acquisto di vivande porcheria
preconfezionate.
Non c’è più nulla da dire e né tanto meno da fare: se pensate che
queste giovani generazioni con il cervello strippato dai format dei
programmi televisivi della "tal
bionda umanoide di turno" possano comprendere l’attuale
gravità di scenario socioeconomico, beh allora, mi sa che anche voi
siete tra i primi a sintonizzarvi per vedere una madre piangere
orgogliosa di avere un figlio transex sul tal programma
pomeridiano.
Vere e proprie generazioni di giovani pollastri che si sono
indebitati o si stanno indebitando saranno le prossime vittime dei leoni
nell’arena (banche e finanziarie che li disosseranno): e proprio come
nelle arene solo i gladiatori, quelli di un tempo, resisteranno, quelli
che hanno imparato a resistere nei momenti di difficoltà, quelli che la
strada l’hanno battuta in senso lato del termine, quelli che per anni
magari con la loro obsoleta e poco fashion mentalità taccagna hanno
consentito di lasciare qualcosa ai loro figli o nipoti, a forza di
accantonare lira su lira.
Perché questo è il punto: il resto sono chiacchiere senza distintivo.
L’Italia ed il suo popolo non risparmiano più, anzi devono intaccare
quel poco che hanno per sopravvivere. Un tempo eravamo conosciuti come
il secondo paese al mondo per propensione al risparmio, quelli che
compravano l’auto e la casa quasi tutto di tasca propria. Dopo
sacrifici e rinunce immani. Orgogliosamente. Di questo c’era di che
vantarsi, di questo c’era di che essere fieri.
Recentemente l’offerta accalappia-babbei "tanto
ti prestiamo tutto a comode rate" ha individuato un
insospettabile mercato in piena espansione: quello delle persone
anziane, le prime ad essere indifese contro questo demone insaziabile
del credito al consumo. Non ti basta la pensione? Ti servono tanti soldi
per curarti? Vuoi comprarti l’ultimo modello di poltrona
automassaggiante?
Poveri nonni anche loro inchiappettati da questo costruito sistema godereccio: tutto e
subito, costi quel che costi. E quanto costi ? Non c’è problema,
tanto ti diamo tutto. Rendiamo reali i tuoi sogni della terza età. E
chi se ne frega se la pensione non ti basta? Ci pensiamo noi, affidaci
la tua fiducia (e soprattutto la tua casa) e sta sicuro che non la
rivedrai mai più indietro. Ganzissimi questi slogan, troppo stuzzicanti
per non cascarci. Se vuoi prendere le api ci vuole il miele: ed eccoti
pronto allora il vasetto adescante predisposto dalla NonnoFin o dalla
Banca delle Giovani Marmotte.
Povera Italia. Poveri Italiani: non posso che unirmi
anch’io con le spade e con gli scudi assieme al collega FANTAFIB,
sveglia gladiatori, oggi è giunta la vostra alba: solo i duri e puri
sopravvivranno. Solo gli audaci vedranno il sole di domani. Solo pochi
sopravvivranno a questa immane ondata di scellerataggine. Ma non
demordete. Al nostro segnale scatenate l’inferno. Con i fulmini e
tempeste noi ci saremo. Sempre.
Eugenio Benetazzo
operatore di borsa indipendente
hispanicocercasi@eugeniobenetazzo.com