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- Pagina Nuova Medicina

Il Dottor Hamer rimane in carcere!
Marcello Pamio - 4 giugno 2005

Purtroppo è così! Nonostante la presentazione del ricorso in Cassazione da parte dell’avvocatessa Luc Thaler che difende il Dottor Hamer, e nonostante le evidenti omissioni e gli errori di procedura, la Corte di Cassazione ha detto no!
    Il paese
del motto (seppur massonico) “Liberté, Egalité e Fraternité” ha detto “rien”, cioè niente da fare, e per tanto, il medico “tetesco” di Germania, colpevole di aver codificato la “Nuova Medicina” (un sistema medico-scientifico basato su 5 leggi biologiche, semplice ed empirico) e soprattutto di non averlo abiurato: rimane in carcere alla bellezza di 70 anni
    Vengono scarcerati assassini, pedofili e mafiosi; si vedono brigatisti rossi e neri che escono per buona condotta, e invece, il Grande Scienziato Geerd Ryke Hamer, papà di Dirk, il diciannovenne ucciso nel 1978 da Vittorio Emanuele di Savoia (rientrato recentemente in Italia con tutti gli onori), rimane in carcere perché colpevole di aver scoperto un sistema medico rivoluzionario che se accettato comprometterebbe (questa è la loro paura) l’establishment medico-scientifico e pure massonico (spesso la stessa identica cosa).

E infatti è proprio questo il punto: la Nuova Medicina di Hamer ha un difetto, si scontra con qualche piccolo interesse:
- Con gli interessi miliardari delle multinazionali del farmaco (il mercato dei farmaci è stimato valere circa 200 miliardi di dollari, cioè quattrocentomila miliardi, 400.000.000.000.000 delle vecchie lire). A rimetterci sarebbero ditte come Pfizer, Roche, Bayer, Glaxo, Novartis e le altre sorellastre che commercializzano decine di migliaia di farmaci, sempre più spesso inutili e dannosi.
- Con il potere delle caste sacerdotali in camice bianco. I nuovi sacerdoti perderebbero il potere religioso sulle persone malate;
- Con alcuni e potenti gruppi elitari che non vogliono la diffusione della N.M. per il semplice fatto che vogliono mantenere l’uomo malato, e quindi controllabile…

    Si tratta di dietrologia? Può darsi, ma per quanto mi riguarda è l’unica spiegazione plausibile all’accanimento giudiziario nei confronti di un Ricercatore di 70 anni (compiuti guarda caso proprio il 17 maggio scorso nella sua cella) rinchiuso dal 9 settembre del 2004: e cioè da oltre 9 mesi, e per che cosa? Per abuso della professione medica? Per non aver abiurato le sue scoperte? Perché i suoi scritti possono uccidere?
   
Ma scusate un attimo: la libertà di scelta terapeutica esiste, siamo liberi di scegliere la terapia da seguire, oppure no? Dalle vicende del Dottore mi sa tanto che la risposta è negativa!
E quante sono le persone in Italia che hanno seguito i dettami rigorosi della scienza medica ufficiali e nonostante questo sono poi morte? Numero incalcolabile e in continua crescita.
E quante sono le morti, sempre in Italia, per cause iatrogene, cioè dovute direttamente ad errori medici? Oltre 30.000 ogni anno!
Allora non capisco perché tutti questi medici che partecipano attivamente all’ecatombe sono liberi di scorrazzare e Hamer non solo è finito dentro, ma addirittura non lo scarcerano!
Potrebbe forse inquinare le prove? E’ forse pericoloso per la società?
Ovviamente no! Per cui non si capisce, se non per quanto espresso sopra, perché è tuttora rinchiuso in uno dei peggiori carceri della Francia (e più grande d’Europa con oltre 6000 detenuti!): la Prison de Fleury-Merogis.

Le foto mostrato il Centro penitenziario Fleury-Merogis ripreso dall’alto.
Notare la planimetria curiosamente simbolica!

Una prigione dalla forma veramente strana.
Nel disegno qui sotto a sinistra si vede chiaramente com’è suddivisa l’imponente struttura: la parte CJD è dedicata ai minorenni, la MAF per le donne, mentre la MAH , la più grande è per gli uomini, e quindi Hamer in questo momento si trova esattamente lì, nella celletta al numero 29! La foto a destra invece mostra la forma delle finestre delle celle: a croce! Anche questa una forma molto interessante!

                         Mappa della prison

Finestra a croce delle celle

Stranamente tutto in questa prigione ricorda il simbolo cristiano per antonomasia, appunto la croce, e la zona MAH, ironia della sorte, assomiglia ad un cuore stilizzato! La vita stessa di Hamer è stata, letteralmente parlando, una vera e propria croce con un unico grande Amore. La croce inizia con l’uccisione violenta dell’unico figlio, la perdita della moglie, la radiazione dall’albo professionale la fuga in esilio in Spagna e l’estradizione in Francia con tanto d’incarcerazione; il cuore, cioè il grande Amore della sua vita, è rappresentato dalla ricerca della Verità e della Conoscenza! 
Cosa manca adesso? La Passione ? Il Golgota? La Crocifissione ?
Se fossi un templare direi: Non nobis, Domine, non nobis, cioè, Non a noi, o Signore, non a noi. Ahimé non lo solo, per cui, prima che qualche regista completi la sceneggiatura del film sulla tragedia del dottor Hamer, mi auguro di cuore che coloro che ipocritamente si nascondono dietro alcuni simboli religiosi (e non mi riferiscono solamente a quelli cattolici!) si decidano quanto prima a consegnare al mondo il Genio, e che coloro che lo dovranno giudicare, lascino da parte il proprio credo, la tessera, e possibilmente il grembiulino di loggia, mettendo una mano nella coscienza e pensando alle centinaia di migliaia di persone che sono state aiutate dalle scoperte di questo stramaledetto teutonico, e soprattutto a tutte quelle persone che potranno beneficiarne in futuro.  

Per maggiori informazioni: 
- www.nuovamedicina.com
- www.albanm.com 


www.disinformazione.it