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Perché l’Halliburton sta costruendo campi di internamento?
Di Sheila Musaji – 16/03/2006 - tratto da: www.altmuslim.com
Visto su www.comedonchisciotte.org

No se ne sta parlando molto, ma sono stati fatti i primi passi per sviluppare una rete di centri di detenzione negli Stati Uniti.

Il 24 gennaio è stato annunciato che il Dipartimento per la sicurezza nazionale ha aggiudicato alla KBR, un’affiliata della Halliburton un contratto da 385 milioni di dollari per costruire centri di detenzione negli USA. Questi centri potrebbero essere utilizzati per gli immigrati, per assistenza in caso di disastri o vagamente “… per supportare il rapido sviluppo di nuovi programmi”.

Nel settembre del 2002, John Ashcroft aveva addirittura parlato di internamento di cittadini statunitensi che venivano considerati “combattenti nemici”, e Peter Kirsanow della Commissione USA per i diritti civili ha detto che “prevede uno scenario nel quale l’opinione pubblica potrebbe richiedere campi di internamento per arabi statunitensi, se i terroristi arabi dovessero attaccare nuovamente questo paese”. Se in futuro ci sarà un attacco terroristico negli Stati Uniti “e i terroristi provengono dallo stesso gruppo etnico che ha attaccato il World Trade Center, potete dimenticarvi i diritti civili”.

“Quasi sicuramente questi sono i preparativi per una maxiretata di mediorientali, musulmani e forse dissidenti dopo il prossimo 11/9” afferma Daniel Ellsberg, un ex analista militare che nel 1971 ha reso pubblici i Pentagon Papers, resoconto delle attività in Vietnam dell’esercito USA. “Lo hanno già fatto su scala ridotta con le detenzioni a ‘registro speciale’ di uomini immigrati dai paesi musulmani e con Guantanamo”.

Si comincia a vedere questa notizia riportata da numerose fonti (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7), ma continua a non venire riportata dalle prime pagine dei giornali, nonostante non siano solo musulmani e arabi ad essere preoccupati e a chiedersi quale emergenza potrebbe richiedere centri di detenzione. E cosa sono questi misteriosi “nuovi programmi”? Credo che tutti gli statunitensi dovrebbero essere molto preoccupati. Potrebbero arrivare prima da “qualcun altro”, ma questa è la direzione che ha preso il nostro paese, chi sa dove andrà a finire.

Sheila Musaji è redattrice di The American Muslim.
Fonte: http://www.altmuslim.com/
Link: http://www.altmuslim.com/perm.php?id=1665_0_25_0_C 
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da OLIMPIA BERTOLDINI

 
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