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Guerra
al terrorismo o terrorismo di guerra?
Marco
Bazzato – Sofia (Bulgaria) 5 novembre 2004
Pochi
giorni fa nei media nazionali ed internazionali sono uscite le cifre
approssimative delle vittime civili dall’inizio dell’invasione di
liberazione dell’Iraq da parte degli Americani e dei loro alleati.
I danni collaterali ammontano a circa centomilamorti.
Le vittime alle Torri Gemelle del 11 settembre 2001 furono circa
tremila, e stando alle
versioni ufficiali del riconfermato inquilino della Casa Bianca il
Presidente George W Bush, si
decise l’invasione dell’Afganistan e dell’Iraq, per catturare in
Afganistan il Mullah Omar...scappato in ciclomotore e Bin Laden nascosto
nelle grotte di Tora Bora costruite dall’ex alleato americano; ed in
Iraq per fermare il programma delle armi di disturzione di massa di
Saddam Husseim, dando inizio alle guerra preventive.
I documenti ufficiali hanno dimostrato che entrambe le operazioni furono
pianificate con largo anticipo, prima degli eventi sopramenzionati.
Se crediamo valide le dichiarazioni ufficiali, gli attacchi preventivi
per detronizzare i Talebani Afgani ed il Dittatore Iracheno nemico
dell’umanità servivano per proteggere il popolo americano da nuovi e
piu’ micidiali attacchi.
Alla luce dei fatti emersi nel tempo, si possono trarre varie
conclusioni, tutte di
carattare pessimistico, la dirigenza politica Statunitense e’ riuscita
ad instillare nel mondo la paura di un nemico che non ha dimostrato
ne’ d’essere, ne’ de possedere quanto per anni e’ stato
ufficialmente dichiarato, ben consci dell’enorme menzogna globale.
Facendo un rapido calcolo
di proporzioni, si evince che per ogni americano ucciso nella tragedia
delle Torri Gemelle, si hanno avuti trentatre “Danni
collaterali”(vittime civili), nella sola Iraq. Allo stato attuale non
sono si conoscono cifre ufficiali sul
numero delle vittime civili in Afganaistan, e le vittime
consequenziali dovute alla distruzione dei sistemi idrici essenziali e
la mancanza di servizi medici di prima assistenza.
Ultimo,
ma non per questo meno importante, manano le proiezioni di quante si
presume possano essere le vittime nei prossimi anni, falcidate da
malattie e malformazioni congenite e
causate dall’utilizzo dell’Uranio impoverito e dalle mine
disseminate nei due paesi.
Nei libri di storia Italiana, e’ scritto che un regime imperiale a
meta’ del ventesimo secolo usava come rappresaglia il rapporto uno a
dieci, oggi, assistiamo al
ripetersi in scala moltiplicata in difetto per tre, al ripetersi degli
orrori passati con innocenti sacrificati, nel nome di un nemico, che
ogni giorno che passa, appare sempre piu’ evanescente e costruito sui
pensieri di pochi, che ricadono nelle coscenze di tutti.
Marco
Bazzato
Marco.Bazzato@libero.it
Sofia
(Bg), 05.11.2004
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