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Golfo del Messico: strani intrallazzi del
Vaticano, BP e Goldman Sachs
A
cura di Cristina Bassi
- luglio 2010
Il
quasi totale blackout dell’informazione indipendente, e l’arresto di
chiunque venisse sorpreso a fotografare o filmare la devastazione,
mostra come la crisi petrolifera della Halliburton- British Petroleum
(BP) sia criminalmente controllata, implicando alcuni tra i nomi più
importanti di Wall Street.
Secondo
un resoconto ad opera del titubante ma comunque affidabile regista di
documentari James Fox, intervistato a Grand Isle, nel Golfo del Messico,
da Mel Fabregas per il Veritas Radio Show:
Un
altro reporter ha detto a Fox “E
tu chiami questo un paese libero? Proprio qui, negli Stati Uniti
d’America, non c’è libertà di stampa.
Non c’è libertà di parola. Stanno chiudendo lo
spazio aereo sopra la fuoriuscita di petrolio, in modo che i reporter
non possano sorvolarlo per constatare quanto siano effettivamente gravi
le perdite di petrolio”.
Pezzi
sospetti di questo puzzle mortale vedono la partecipazione della
Halliburton, la seconda compagnia di servizi mondiale nel campo del
petrolio, con sedi principali a Houston e Dubai, alla cui negligenza è
stata attribuita la tempestiva esplosione.
Tre settimane prima della “fuoriuscita di gas naturale”, la
compagnia Halliburton, legata a George Bush e Dick Cheney e che aveva
fatto parlare di sé in relazione ai fatti dell’11 settembre, aveva
negoziato l’acquisto della più grande azienda mondiale per la
ripulitura delle fuoriuscite di petrolio (Boots & Coots) nello
stesso momento in cui attenti osservatori a Wall Street (agenti
dell’intelligence finanziaria per la Goldman Sachs; GS, spesso
chiamata “Government Sachs”) si liberavano del 44% dei loro titoli
BP.
A
parte l’appoggio azionario di Blankfein e Government Sachs alla BP e
all’Halliburton, un’altra falsa pista macchiata di petrolio, è
quella che segue Peter D. Sutherland, il presidente uscente della BP, al
momento anche presidente non-esecutivo della Goldman Sachs
International.
La parte più inquietante dell’intera vicenda è che mr. Sutherland,
l’uomo con un piede nella GS e l’altro nella piattaforma della
Halliburton-BP in fiamme, è il Consigliere della Sezione Straordinaria
dell’Amministrazione del Patrimonio della sede Apostolica. In altre
parole, Sutherland è il principale consigliere finanziario del Papa.
Nel
2010, Mr. Sutherland dopo un periodo di 13 anni ha concluso la sua
carica di presidente della BP, la più grande compagnia petrolifera
europea. Ex Procuratore Generale di Irlanda, è presidente della Federal
Trust for Education and Research, un gruppo di esperti britannico i cui
sforzi sono meglio descrivibili con il nome di indottrinamento
corporativo più che “educazione” fidata. È presidente dell’Ireland
Fund for Great Britain, e membro del consiglio consultivo del Business
for New Europe, un gruppo di esperti con sede in Gran Bretagna
favorevole all’istituzione di un nuovo ordine mondiale.
Dal
1993-95, Sutherland è stato Direttore generale dell’Organizzazione
mondiale del commercio.
Nel gennaio 2006, l’attuale Presidente non-esecutivo di Goldman Sachs
International, è stato nominato Rappresentante speciale per la
migrazione internazionale dal Segretario generale dell'Onu, Kofi Annan.
Ora,
ironicamente, la missione impossibile di Sutherland è quella di far
migrare la flora e la fauna marine, i pescatori e gli abitanti della
costa lontano dal pericolo di questa emergenza internazionale.
By
Sherri Kane Fonte: rense.com
“Vatican
Official Tied To BP, Goldman Sachs”
Sherri Kane, in precedenza giornalista per la FOX News di Los Angeles,
è un giornalista investigativo freelance e co-fondatore, insieme al Dr.
Leonard G. Horowitz, della Healthy World Organization (HWO), che si sta
ora proponendo come alternativa alla bifronte World Health Organization
(WHO).
Fonte:
cafedehumanite.blogspot.com