Intervista a Giulietto Chiesa
di Marcello Pamio

1) D: Crede nell'esistenza di un governo ombra che sta decidendo le sorti economiche mondiali?

1) R: Sono convinto che esistano dei centri (nel mio libro li ho definiti "ponte di comando" che dispongono di vaste informazioni sullo stato del pianeta. Informazioni che non condividono e che consentono loro di esercitare un'influenza decisiva sugli eventi planetari.

2)D: Se sì, da chi sarebbe formato questo Ordine Mondiale?

2) R: Per ora non esiste alcun ordine mondiale. Questa leadership ombra ha una parte emergente, composta dall'attuale Amministrazione USA. Per ora sono interessati a destabilizzare il pianeta per costruire un nuovo ordine, "contro l'anarchia" da loro stessi creata. Si preparano al grande confronto-scontro con la Cina.

3) D: Se no, come spiega i gruppi elitari come il CFR, la Trilaterale, i Bilderberg rappresentati dall'elite della politica, economia, finanza, ecc.?

3) R: Questi gruppi sono solo dei consulenti di alto livello. Quelli che decidono sono molto meno delicati.

4) D: l'Impero - come lo chiama lei nel suo ultimo libro "La guerra infinita" - prende decisioni indipendentemente dall'ONU. Ma allora a cosa servono queste organizzazioni internazionali? Sono solo di facciata?

4) R: L'Amministrazione USA e le attuali élites statunitensi vogliono cancellare tutte le istituzioni internazionali che non sono in grado di controllare. La demolizione dell'ONU è un aspetto di questa linea.
  
5) D: L'imminente attacco a Saddam Hussein è spinto dal presunto pericolo di armi di distruzione di massa, oppure stiamo assistendo, nostro malgrado, all'ennesima ingerenza dell'Impero nella "vallata dell'oro nero"?

5) R: La creazione di un governo filo americano a Baghdad completerà il controllo USA , diretto, di quasi tutto il petrolio mondiale. E' un pezzo della strategia americana. Ma non il più importante. L'obiettivo è il dominio con la forza sul lungo periodo. La globalizzazione americana, mendiante consenso, è finita nel 1998-1999. Adesso comincia il tentativo di imporla con la forza a tutti, europei compresi.
  
6) D: Spodestato Osama (o Usama) bin Laden, e risolto il gravoso problema dell'oleodotto afgano, adesso il nemico numero uno al mondo è il dittarore iracheno. Cosa lega questi due personaggi?

6) R: Il fatto che entrambi sono creature della politica statunitense.

7) D: In base alla sua esperienza, un eventuale attacco all'Iraq come potrà essere visto e vissuto in Medio Oriente?

7) R: Molto male, sia dai popoli che dai regimi. I popoli possono poco, per ora. I regimi sono terrorizzati, perchè non godono più della fiducia di washington. Ma cercheranno di recuperarla vendendosi ancora di più.

8) D: Le statistiche dicono che la maggior parte degli italiani non vogliono la guerra. Eppure ogni volta che scoppia un conflitto la nostra cara Italia è sempre in prima linea. E' il governo che non ascolta i propri elettori, o sono le basi Nato che influenzano le decisioni?

8) R: La NATO è ormai un rudere da mettere in soffitta. L'Impero ha deciso che può fare da solo. La Nato servirà ancora per qualche tempo come foglia di fico per la penetrazione in Europa. Il governo attuale e il parlamento attuale non rappresentano affatto, in tema di guerra e pace, l'opinione della maggioranza degli italiani. Brutta situazione quando si apre un vallo così ampio tra istituzioni e paese. Chi ne approfitterà?

9) D: Se al posto dell'attuale governo ce ne fosse stato uno di centrosinistra cosa sarebbe cambiato?

9) R: Con questo centro sinistra la probabilità più alta sarebbe stata l'entrata in guerra a fianco degli americani anche con il più labile mandato di un'ONU esautorata. Credo che l'esito più probabile, quando gli USA decideranno l'attacco, sarà una profonda spaccatura nella sinistra. E una probabile scissione dei DS.

 
www.disinformazione.it