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Molti dei giochi politici ed economici post-elettorali ruoteranno attorno alla fusione tra i due colossi.

Telecom e Mediaset verso la fusione
Tratto da ZEUS News - www.zeusnews.it – 11/04/2006

E' stato il quotidiano Libero, giornale di centrodestra, molto vicino a Berlusconi, a lanciare l'indiscrezione: dopo le elezioni ci sarà una fusione tra Mediaset, la prima Tv commerciale del Paese (la prima in Italia, secondo Confalonieri), e Telecom Italia, primo gestore telefonico fisso e mobile e primo Internet provider italiano. 
Lunedì è arrivata, immancabile, la smentita da parte di Telecom Italia, che però non significa nulla: pensiamo alle smentite ripetute poco prima di vendere Seat-Pg e quelle prima della fusione, ormai operativa e non più solo finanziaria, tra Tim e Telecom Italia.

La fusione sembra però una scelta obbligata per Berlusconi e Tronchetti Provera. O meglio, sarà una forte partnership finanziaria, con lo scambio di importanti partecipazioni azionarie e una stretta collaborazione industriale in settori emergenti come la Tv sul telefonino e la Tv via Adsl, in cui Mediaset ci metterebbe i contenuti e Telecom Italia le reti Internet e mobili. 
Il risultato elettorale è quanto meno precario e prefigura una stagione di instabilità: Berlusconi deve cercare nuovi spazi per le sue Reti, strette tra possibili tetti (che limiterebbero la raccolta pubblicitaria, introdotti dal centrosinistra) e la fuga dei telespettatori dalla Tv generalista.

Tronchetti Provera d'altronde ha urgente bisogno di nuove risorse finanziarie per mantenere il controllo di Telecom Italia, dopo il divorzio dall'Hopa di Gnutti, l'uscita delle grandi banche e un momento in cui gli investitori sembrano ritirare la fiducia in Tronchetti e nella sua capacità di ridurre il debito e fare profitti. 
Teoricamente l'attuale legge Gasparri, con i suoi pur larghi e permissivi limiti antitrust, non consentirebbe un matrimonio o una convivenza troppo stretta fra Mediaset e Telecom; ci si potrebbe trovare nel paradosso di un centrodestra che voglia cambiare la propria legge sul sistema multimediale e di un centrosinistra che invece debba difendere la Gasparri che aveva aspramente combattuto.

L'avvicinamento tra le due imprese spiegherebbe l'incredibile equidistanza di Tronchetti Provera rispetto ai suoi amici (o ex amici?) Montezemolo, Della Valle e Berlusconi, anche se dopo i risultati elettorali deve cominciare a temere che Prodi e D'Alema vogliano premere l'acceleratore sulla liberalizzazione delle Tlc. 
Un'alleanza tra Mediaset e Telecom Italia avrebbe come doverosa premessa la dismissione di La7, l'unica emittente nazionale vicina al centrosinistra; ma altri gruppi come L'Espresso dell'ulivista De Benedetti potrebbero farsi sotto

 
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