|
Home Page - Contatti - La libreria - Link - Cerca nel sito - Pubblicità nel sito - Sostenitori |
-
Libri sull'argomento
- Metamedicina
Il fegato
Thorwald
Dethlefsen, Dahlke dal libro: “Malattia e destino”
Il fegato non è semplice da descrivere e considerare, perché è un organo dalle molteplici funzioni. L'organo più grande dell'uomo ed è l'organo centrale del ricambio o - per esprimerlo in modo figurativo - è il laboratorio dell'uomo. Ecco una rapida descrizione delle sue più importanti funzioni:
1.
Immagazzinamento di energia: il fegato costruisce glicogeno (forza) e lo
immagazzina. Inoltre gli idrati di carbonio vengono qui trasformati in
grasso e immagazzinati nei depositi di grasso del corpo.
2.
Produzione di energia: il fegato costruisce glucosio (energia) dagli
aminoacidi assunti col cibo e dalle sostanze grasse. Tutto il grasso
finisce nel fegato e qui viene trasformato per la produzione di energia.
3.
Ricambio di albumina: il fegato può sia costruire che sintetizzare di
nuovo gli aminoacidi. In questo modo il fegato è anello di congiunzione
tra e proteine del regno animale e vegetale (da cui deriva il nostro
cibo) e le proteine umane. Le proteine dei vari tipi sono perfettamente
individuali, però i loro elementi costitutivi, gli aminoacidi, sono
universali (come dire che diversi tipi di case - proteine - sono
costruiti tutti con gli stessi mattoni - aminoacidi). La differenza
individuale delle proteine nel regno vegetale, animale e umano consiste
quindi del diverso modello di ordinamento degli aminoacidi: la
disposizione degli aminoacidi è codificata nel DNA.
4.
Disintossicazione: i veleni propri del corpo e anche quelli estranei al
corpo vengono resi inattivi nel fegato e trasformati in sostanze
solubili in acqua, per essere poi eliminati attraverso la bile o i reni.
Inoltre anche la bilirubina (prodotto di disfacimento dell'emoglobina)
viene trasformata nel fegato per poter poi essere eliminata. Un disturbo
di questo processo porta all'itterizia. Infine il fegato sintetizza
l'urina, che viene eliminata dai reni.
Questa
è una rapida panoramica delle più importanti funzioni del fegato.
Cominciamo la nostra trasposizione simbolica dell'ultimo punto citato,
la disintossicazione. La capacità del fegato di disintossicare
presuppone la capacità di distinguere e valutare, perché chi non sa
distinguere tra ciò che avvelena e ciò che non avvelena non può
disintossicare. Disturbi e malattie del fegato rimandano quindi a
problemi nel campo della valutazione e della distinzione, indicano
l'incapacità di distinguere ciò che è utile da ciò che è dannoso
(nutrimento o veleno?). Finché funziona la capacità di valutare ciò
che è tollerabile e digeribile, non si arriva mai al troppo. Il fegato
si ammala sempre per qualcosa che è troppo: troppo grasso, troppo cibo,
troppo alcool, troppe spezie eccetera. Un fegato malato mostra che
l'uomo ingerisce più di quanto possa elaborare, indica smoderatezza,
eccessivi desideri espansionistici e ideali troppo alti.
Il fegato fornisce energia. Il malato di fegato perde proprio questa
energia e questa forza vitale: perde la sua potenza, perde la voglia di
mangiare e di bere. Perde la voglia di fare tutto ciò che ha a che fare
con manifestazioni del fegato - e così il sintomo corregge e compensa
già il suo problema, che è l'eccesso. E’ la reazione fisica alla
propria smoderatezza. Dato che non vengono più formati i fattori di
coagulazione del sangue, il sangue diviene troppo fluido e così al
paziente scorre letteralmente via il sangue, la linfa di vita. Nella sua
malattia il paziente impara la moderazione, la tranquillità, la
rinuncia (al sesso, al cibo, al bere) - e nel caso delle epatiti questo
processo diventa evidentissimo.
Il
fegato ha anche un rapporto simbolico molto forte con filosofia e
religione, che cercheremo di mettere in evidenza. Ricordiamo la sintesi
dell'albumina, che è la base della vita ed è costituita dagli
aminoacidi. Il fegato costruisce con l'albumina animale e vegetale,
assunta col cibo, l'albumina umana, modificando l'ordinamento degli
aminoacidi (modello). In altre parole: con gli stessi mattoni
(aminoacidi) il fegato trasforma la struttura primaria e fa un salto di
qualità, un salto evolutivo che dal regno vegetale e animale lo porta a
quello umano.
Nonostante questa evoluzione, l'identità delle componenti di base
rimane inalterata. La sintesi delle proteine è una copia perfetta a
livello di microcosmo di ciò che nel macrocosmo chiamiamo evoluzione.
Modificando e trasformando il modello qualitativo, da componenti sempre
uguali viene creata l'infinita varietà delle forme.
E’ evidente il rapporto con la religione, nel suo significato
letterale di «legare di nuovo». La religione cerca di ristabilire il
rapporto con l'origine, col punto di partenza, con l'Uno-Tutto, e lo
trova perché la molteplicità che ci separa dall'unità non è che
un'illusione (Maja) e si manifesta soltanto attraverso il gioco dei
diversi modelli, i quali però hanno identiche componenti. Per questo la
via del ritorno può essere trovata soltanto da chi sa vedere
l'illusione delle diverse forme. L'uno e la molteplicità - è questo lo
spazio operativo del fegato.
Malattie epatiche
Il malato di fegato
dovrebbe porsi le seguenti domande:
2. Dove non sono più
capace di distinguere tra quello che riesco a tollerare e quello che per
me è «velenoso»?
3. Dove faccio degli eccessi,
dove mi espando in maniera esagerata?
5.
Manco di fiducia?