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Ecco
tutte le prove che li hanno inchiodati
In
Iraq non solo fosforo, ma anche napalm
Di George Monbiot 15/11/05
“The Guardian”
Visto su “Liberazione”
Le truppe
americane hanno utilizzato armi chimiche a Falluja? La risposta è sì.
Il dibattito in corso in rete sui blog rivela la "pistola
fumante".
La prima prova è tratta dalla rivista dell'esercito statunitense. Nel
numero di marzo 2005 di Field Artillery, ufficiali della seconda
divisione di fanteria si vantano del loro ruolo nell'attacco dello
scorso novembre a Falluja. A pagina 26 si trova il seguente testo: «Fosforo
bianco. Il fosforo bianco si è dimostrato una arma versatile ed
efficace. Lo utilizzavamo nelle missioni di sorveglianza, e più tardi
nella battaglia, come potente arma psicologica contro i ribelli in
trincea quando con le bombe esplosive non ottenevamo risultati. Abbiamo
condotto missioni "shake and bake" (scuoti ed inforna) contro
i ribelli, usando il fosforo per stanarli e gli esplosivi per
eliminarli".
Il secondo racconto arriva da un articolo del California's North County
Times, scritto da un giornalista embedded durante l'assedio di Falluja
nell'aprile 2004. «"Armato! " gridò Millikin prendendo una
munizione di fosforo bianco. "Fuoco! " gridò Begert, mentre
Milliken inseriva la munizione. L'innesco sollevò un gran polverone
attorno alla postazione mentre l'operazione veniva ripetuta più volte.
L'operazione la chiamavano "shake n'bake" e sparavano bombe
composte da un misto di fosforo bianco incendiario ed esplosivo contro
le postazioni dove erano stati identificati alcuni ribelli».
Il fosforo
bianco non è tra le armi elencate dalla Convenzione sulle armi
chimiche. Può essere legalmente usato come tracciante per illuminare il
campo di battaglia, o per produrre fumo per mascherare i movimenti delle
truppe. Ma diviene un'arma chimica se viene utilizzato contro le
persone. Si definisce arma chimica «ogni contenuto chimico il quale,
attraverso la sua azione chimica sui processi vitali può causare la
morte, l'incapacità temporanea o un pregiudizio permanente ad esseri
umani o animali».
Il fosforo bianco è solubile nel grasso e brucia spontaneamente a
contatto con l'aria. Secondo globalsecurity.org «le bruciature sono di
solito multiple, profonde e variano nella dimensione. Le particelle
continuano a bruciare se non viene eliminato l'ossigeno.... Se una
persona è colpita da fosforo bianco, questo può bruciare fino alle
ossa». Mentre si ossida, produce un fumo composto da fosforo pentoxide.
Secondo gli standard fissati dall'industria statunitense sulle norme di
sicurezza questo fumo «emana calore al contatto con l'umidità e brucia
le mucose.... Contatto con la sostanza può provocare danni gravi
permanenti».
Fino alla
scorsa settimana il dipartimento di Stato Usa ha sostenuto che le forze
americane hanno utilizzato munizioni al fosforo bianco «raramente a
Falluja. Principalmente per illuminare le postazioni nemiche, non contro
i combattenti». Davanti alle nuove prove giovedì la nuova versione: «Siamo
venuti a conoscenza che alcune informazione che abbiamo ricevuto... sono
scorrette. Munizioni al fosforo bianco, che producono fumo, sono state
usate a Falluja non per illuminare ma per scopi di indagine, come per
coprire il movimento delle truppe e secondo quanto riportato da Field
Artillery come potente arma psicologica contro le linee nemiche...
L'articolo dichiara che le forze Usa hanno utilizzato il fosforo bianco
per costringere i ribelli ad abbandonare le trincee e poi ucciderli con
esplosivi». Il governo americano, in poche parole, sembra ammettere che
il fosforo bianco è stato usato a Falluja come arma chimica.
Gli invasori sono stati costretti ad una simile retromarcia sull'uso del
napalm in Iraq. Nel dicembre del 2004 la deputata laburista Alice Mahon
chiese al ministro britannico delle forze armate Adam Ingram «se il
napalm o sostanze simili sono state usate dalla Coalizione in Iraq
durante la guerra». «Il Napalm» disse il ministro, «non è stato
usato dalla coalizione in Iraq né nel corso della guerra né dopo».
Una
affermazione che apparve strana a chi prestava attenzione. Vi erano
infatti numerose dichiarazioni che attestavano che i marines
statunitensi avessero usato bombe incendiarie vicino ai ponti sul Tigri
e sul Saddam Canal mentre puntavano su Bagdad. Il comandante dei Mairne
Air Group 11 ammise che «abbiamo napalmizzato entrambi questi luoghi».
Giornalisti embedded hanno raccontato che il napalm è stato usato nei
pressi di Safwan Hill al confine con il Kuwait. Nell'agosto 2003 il
Pentagono confermò che i Marines avevano usato «bombe Mk77». Anche se
la sostanza non può dirsi napalm, la sua funzione secondo quanto
afferma lo stesso Pentagono «è molto simile». Mentre il napalm è
composto da petrolio e polystyrene, il gel delle bombe Mk77 è fatto di
kerosene e polystyrene. Non credo che la cosa faccia una grande
differenza per le persone su cui cade.
Così nel gennaio di quest'anno, il deputato Harry Cohen perfezionò la
domanda di Mahon. Chiese «se bombe Mk77 fossero state utilizzate dalla
Coalizione». Il ministro rispose: «Gli Stati Uniti ci hanno confermato
che non hanno utilizzato bombe Mk77 in Iraq in nessun momento». Il
governo di Washington gli aveva mentito. Mr. Ingram è stato costretto a
ritirare la sua dichiarazione con una lettera privata al deputato.
Ci è stato
detto che la guerra in Iraq era necessaria per due ragioni. Saddam aveva
armi biologiche e chimiche e avrebbe potuto usarle un giorno. E che la
popolazione irachena doveva essere liberata dall'oppressivo regime in
cui viveva, che annoverava tra i suoi crimini l'uso di armi chimiche. Da
Tony Blair a Colin Powell, molti sostenitori della guerra hanno fatto
riferimento alla strage dei curdi di Halabja nel 1988, perpetrata con i
gas.
Visto che ci tenevano così tanto, perché tutti questi falchi non si
sono pronunciati contro l'uso di armi non convenzionali da parte delle
forze della Coalizione?
Saddam Hussein rischia ora una
condanna a morte essendo accusato di omicidi di massa, torture,
appropriazione di fondi e uso di armi chimiche. E' certamente colpevole
di tutto. Ma pare che lo siano anche coloro che lo hanno destituito.