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Danni derivati dall’uso del computer
Articolo della Dott. Susanne Vogel, Oculista ad orientamento antroposofico
(München), tratto dal libro “Euritmia terapeutica per la vista
secondo il metodo della Dott. Knauer”[1].
Da circa dieci[2]
anni emergono sempre più numerosi i disturbi legati all’uso del PC.
Il lavoro al PC costringe l’operatore seduto per ore ad una distanza
fissa di 60cm dal monitor. All’inizio dell’era del computer i
caratteri apparivano neri su sfondo bianco o viceversa, oppure verdi o
color ambra: dal momento che questi colori si sono rivelati stancanti
per gli occhi, si preferiscono attualmente nuances colorate su sfondo
scuro o vicino al bianco.
Durante il lavoro al PC è richiesta
l’applicazione della massima concentrazione per mantenere la
supervisione di cifre, lettere, impaginazione e molto altro ancora: il
tutto però si svolge all’interno di una superficie relativamente
ridotta.
L’operatore stesso si trova in una situazione quasi priva di
movimento: è seduto, guarda in una sola direzione e rimane pressoché
immobile. In condizioni normali invece l’occhio si muove in tutte le
direzioni spaziali e modifica continuamente la sua presa a fuoco, si
adatta alle più svariate distanze, reagisce a colori e zone di luce ed
ombra. Persino nel leggere un libro l’occhio non resta fisso in una
direzione o ad una sola distanza per tutto il tempo.
Pazienti che per anni usano il PC in
modo continuativo si lamentano in modo crescente di mal di testa e
stanchezza. Le cause di questi sintomi sono da ricercare nel fatto che
solo il 15% presenta degli assi visivi ortogonali, mentre il restante
85% presenta lievissime forme di strabismo che in condizioni normali
vengono corrette automaticamente. Nel caso dell’uso del PC la
situazione cambia drasticamente: per molte ore è richiesta una
fissazione a distanza occhio-monitor invariata, il che comporta uno
sforzo di autocorrezione superiore alle proprie forze. Anche se la
binocularità venisse comunque mantenuta, la continua correzione
richiesta all’occhio lo affatica enormemente, causando mal di testa e
stanchezza.
In relazione alle condizioni
sopradescritte, emerge anche un’altra problematica che è quella
dell’occhio secco. La vista viene obbligata in una sola direzione ad
una distanza fissa: questa fissità innaturale per un organo mobile come
l’occhio comporta una tendenza sclerotica di indurimento, la cui
portata non è ancora prevedibile nelle sue estreme conseguenze.
Oltre a ciò si verifica un altro fenomeno legato alla fissazione del
monitor: non tutta la retina viene messa in attività, bensì solo il
suo centro, la macula.
La periferia della retina, che permette la percezione di toni grigi e
ombre, non viene stimolata e di conseguenza si atrofizza.
Pazienti che hanno lavorato per più di dieci anni al PC descrivono come
alla fine di una giornata di lavoro, prendendo la metropolitana per
andare a casa, sono rimasti fortemente accecati e non riuscivano più a
vedere. Questo perché nell’oscurità e in ombra è la vista
periferica che deve attivarsi: ma è proprio la vista periferica quella
che sempre più si atrofizza a causa del computer. A questo fenomeno
occorre prestare molta attenzione.
Oltre ai danni causati agli occhi, il
lavoro al PC nasconde in sé un altro rischio, anche se meno
appariscente. Normalmente si è abituati a vedere in modo
tridimensionale. Questa facoltà è stata acquisita dall’umanità
molto lentamente nel corso dell’evoluzione. L’uso del monitor riduce
la realtà tridimensionale ad una bidimensionalità: ciò significa far
retrocedere l’uomo verso gradini evolutivi arcaici, invece di farlo
procedere verso la conoscenza della quarta dimensione.
Attraverso l’Euritmia il paziente impara ad afferrare in piena
coscienza la tridimensionalità e ad orientarsi nello spazio attraverso
la forza dell’Io.
Danni alla vista derivati dall’uso del pc
di Daniela Armstrong[3]
In una conferenza tenuta nel 1988
Per approntare un intervento euritmico in favore di operatori al PC è
necessario porsi la domanda: dove troviamo nell’occhio il punto
attraverso il quale viene attaccato?
Innanzitutto abbiamo il cristallino
che attraverso la modifica della propria forma (sferica o piatta) rende
possibile la messa a fuoco da vicino e da lontano. Questa mobilità
differenziata del cristallino o lente viene conferita dal corpo ciliare
con il quale è collegato. Senza di esso il cristallino sarebbe un corpo
poco mobile e pressoché fermo in se stesso, in grado solo di ritirarsi
nella sua forma a cupola.
Lavorando al PC la distanza
occhio-monitor o occhio-tastiera è invariata. Le funzioni dell’iride
e quelle polari del cristallino con il corpo ciliare perdono
progressivamente la loro mobilità: infatti solo il continuo cambio a
cui è sottoposto l’occhio durante la vista tridimensionale è in
grado di permettere l’accomodazione. La distanza fissa invece causa
una condizione di irrigidimento simile al crampo e nel
dover-continuare-a-lavorare nonostante l’affaticamento l’elasticità
viene meno: si fa strada la tendenza alla paralisi. Essa coinvolge non
solo la retina, ma prosegue attraverso l’occhio verso l’interno
dell’organismo.
La concentrazione non-stop frena la rigenerazione e lo scambio di
ossigeno nell’occhio. Nel fondo dell’occhio la circolazione
sanguigna non è più in grado di reggere all’aumento sproporzionato
di degenerazione di sostanza nervosa addetta alla vista centrale. La
sostanza nervosa addetta alla vista periferica invece non viene affatto
attivata e comincia ad atrofizzarsi. Le cellule nervose addette alla
messa a fuoco degli oggetti è assolutamente sovraccaricata.
L’Associazione
Culturale
“QUI e ORA”
Propone Sette
Incontri di
EURITMIA
PER OPERATORI AL COMPUTER
L’Euritmia per la vista è una specializzazione
dell’Euritmia terapeutica ed è stata sviluppata nel Novecento dalla
Dott. Ilse Knauer (Dr.med. e oculista) in collaborazione con il Dott.
Rudolf Steiner (Dr.phil.) e l’Euritmista Daniela Armstrong con lo
scopo di correggere anomalie di rifrazione (miopia, ipermetropia,
astigmatismo, cheratocono, strabismo, dislessia) e patologie (glaucoma,
cataratta, maculopatie, retinopatie, ecc.).
L’Euritmia per operatori al PC ne è
un’applicazione molto importante e di crescente interesse per la sua
possibilità di intervento all’interno delle aziende.
Diversamente da altre tipologie di training visivo, l’Euritmia per la
vista non prevede esercizi fisici con gli occhi, bensì movimenti che
coinvolgono tutto l’organismo ed esercizi mirati che vengono eseguiti
con le mani e i piedi, ed in una fase più avanzata con le singole dita
delle mani e dei piedi. Il motivo consiste nella cosiddetta Legge
delle Polarità, per cui movimenti eseguiti con gli occhi agiscono
in realtà nel sistema opposto, che è quello “metabolico-delle
membra”; se si intende invece agire a favore degli occhi occorre
muovere in modo adeguato le membra, e in modo particolare le parti più
periferiche di essa: le dita. Le dita di mani e piedi sono infatti le
parti delle membra affini al sistema polare, quello neuro-sensoriale a
cui appartengono gli occhi. Da ciò deriva che gli esercizi euritmici
per gli occhi vengono eseguiti da sottilissimi movimenti delle
dita. Questo è però il punto d’arrivo di un intervento a favore
della vista e va preceduto da un’accurata preparazione che coinvolge
tutto il corpo nel movimento, in primo luogo gli arti inferiori e in
secondo luogo il sistema ritmico (cardio-respiratorio): dopo di che si
può iniziare il lavoro diretto agli occhi.
Durante la “parte preparatoria”
vengono eseguiti esercizi:
Durante la fase specifica per la vista vengono eseguiti
esercizi:
Man mano che gli operatori al PC prendono confidenza con
gli esercizi, cresce la possibilità di esercitarli in modo autonomo a
casa o nelle pause.
Sette incontri che si terranno presso l’Associazione “QUI e ORA”
nelle seguenti date:
Giorno: LUNEDI’
Date: 11/05 –18/05 – 25/05 – 01/06 – 08/06 – 15/06 – 22/06
Ore:
20:30 / 22:00
Portare: scarpette da
Euritmia o da ginnastica
artistica (senza suola rigida), vestiti morbidi e non fascianti,
quaderno e penna.
Il corso sarà tenuto da Vera Lorenzin,
Euritmista ed Euritmista Terapeuta. Diplomata a Dornach (CH), con
formazione terapeutica (Germania) e specializzazione in Euritmia
Oculistica a Dornach presso
Per Informazioni: 346
6686007 (Laura) – 049 8024536 – info@potereadesso.it
La
sede dell'Associazione culturale "Qui e Ora"
Via del Cristo, 40 - 35127 Padova (Pd)
Telefono e Fax (+39) 049 8024536
info@potereadesso.it