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Etleboro
fa i nomi dei criminali
Tratto da http://etleboro.blogspot.com/2006/03/etleboro-fa-i-nomi-dei-criminali.html
Non dobbiamo avere paura, tutti noi dobbiamo avere un po’ di coraggio,
perchè quello che hanno fatto alla Serbia, lo hanno fatto agli
italiani, ai francesi, agli americani.
Abbiamo il dovere di difendere le nostre tradizioni, la nostra storia, i
nostri nonni e i nostri padri che hanno combattuto, salendo sui carri
armati, armando le barricate. Dobbiamo difenderci, ma non con le armi,
anzi occorre deporre ogni iniziativa armata e usare l’intelligenza,
usare il sistema economico e l’informazione.
Etleboro invita tutti i coloro che vogliono dare un
contributo ad unirsi e a dare la sua intelligenza.
Ciò che ci ha spinti ad esporci è stato il fatto che moltissime
persone ci hanno contattato per chiederci di fare qualcosa.
La pubblicazione di questa lista tocca il cuore del problema.
Questa è una banda di criminali impazziti, che ci sta spingendo fino
alla guerra. Una guerra che non sarà con i cannoni, ma sarà la guerra
ben più sanguinaria delle tasse e delle bollette, dei dazi e delle
medicine.
Ecco i nomi della mafia internazionale, dietro i quali si nasconde un numero ristretto di famiglie regge e governa il destino dell'umanità, una setta, la più potente loggia massonica, talmente chiusa ed esclusiva che si sposano tra di loro, per non insinuare alcun personaggio esterno che inquini la loro casta.
Banca Centrale Europea |
Federal Reserve |
Banque
Nationale de Belgique 2,83% Danmarks Nationalbank 1,72% Deutsche Bundesbank 23,40% Bank of Greece 2,16% Banco de Espana 8,78% Banque de France 16,52% Central Bank and Financial Services Authority of Banca d'Italia 14,57% (Gruppo Intesa 27,2% - Gruppo San Paolo 17,23% -Gruppo Capitalia 11,15% - Gruppo Unicredito 10,97% - Assicurazioni Generali 6,33% - Banca Carige 3,96% - BNL 2,83% - Monte dei Paschi di Siena 2,50% - Gruppo Cassa di Risparmio di Firenze 1,85% - RAS 1,33%) Banque centrale du De Nederlandsche Bank 4,43% Oesterreichische Nationalbank 2,30% Banco de Portugal 2,01% Suomen Pankki 1,43% Sveriges Riksbank 2,66% Bank of |
Rothschild
Bank of
|
http://www.etleboro.com/pdf/568.pdf
L’agenzia di rating Moody’s
si accanì in modo particolare nei confronti dell’Italia,
effettuando poi enormi speculazioni sulla lira, a cui prese parte anche Soros, che non è altro che un criminale bandito da molti Stati
nonostante si sia riciclato no-global. Speculazioni che furono tuttavia
denunciate dall’allora Presidente del Consiglio, Bettino Craxi,
che al riguardo disse: «Esiste un
intreccio di forze e circostanze diverse». Parlò di «quantità
di capitali speculativi provenienti sia da operatori finanziari che da
gruppi economici», di «potenti
interessi che pare si siano mossi allo scopo di spezzare le maglie dello
Sme», di «avversari
dell’Unione Europea».
Craxi lo disse allora, ma oggi non può ripeterlo. Lo
stesso Kohl Helmut pagò in
ritardo, perché si rifiutò di intervenire in Kossovo. Fu
un’operazione gigantesca che mise tutti gli stati in ginocchio. A fare
le spese delle speculazioni di George Soros furono le grandi Banche
Centrali, mentre lui investiva i suoi guadagni nelle economie emergenti
dell'est Europeo, in cui promuove la sua utopia di "Società
aperta", qualcosa che si spaccia come "cultura di
sinistra".
In realtà ruba a tutti per conto di un'élite ristrettissima, e dietro
le sue imprese "filantropiche" dell’Europa dell’est, si
nasconde Jeffrey Sachs e lo
svedese Anders Åslun, con i
quali Romano Prodi ha
ampiamente collaborato.
Non fu un evento frutto del caso, ma una trappola ordita a bordo del
panfilo della corona inglese Britannia,
al largo di Civitavecchia il 2 giugno del 1992, quando Mario
Draghi e Beniamino Andreatta
guidarono un incontro tra 97 parlamentari italiani con i rappresentanti
delle grandi banche inglesi, tra cui
Ci sono inoltre altri personaggi che si incastrano perfettamente in tale
quadro come caselle di domino. Reginald
Bartholomew, ex ambasciatore britannico a Roma nel periodo 1987-89,
nel 1993 ambasciatore americano a Roma e dal 1990 ad oggi figura chiave
del British Invisibles, oltre
ad essere direttore dal 1991 della NM
Rothschild & Sons LTD. Nel 1994 ecco cosa dirà Bartholomew: «Continueremo a sottolineare ai nostri interlocutori italiani la necessità
di essere trasparenti nelle privatizzazioni, di proseguire in modo
spedito e di rimuovere qualsiasi barriera per gli investimenti esteri».
Cinque anni dopo Bartholomew diventerà presidente di Merryl Linch Italia.
Tra gli ospiti illustri non va dimenticato il grande
maestro Prodi, il presidente dell’IRI, futuro Presidente del Consiglio
e Presidente della Commissione Ue, nonchè i rappresentanti dell'ENI,
dell'AGIP, della Baring & Co.
e della S.G. Warburg, Riccardo
Gallo dell'IRI, Leon Brittan, faccendiere ma appartenente alle alte sfere dei media,
Giovanni Bazoli dell'Ambroveneto,
Antonio Pedone della Crediop,
alti funzionari della Banca
Commerciale e delle Generali,
ed altri della Società
Autostrade.
Tra gli esimi partecipanti Gianfranco Miglio, della lega nord, che sosteneva la lotta di Bossi
contro “Roma ladrona” e inneggiava alle privatizzazioni, perdendo
alla fine anche i soldi delle tangenti nella sede del partito.
Associati newyorkesi della Goldman Sachs, della Merrill
Lynch e della Salomon
Brothers, nonché i loro sostenitori nel Fondo Monetario
Internazionale, nell'OCSE e nel mondo dei mass media, che appoggiano in
tutto e per tutto le politiche massoniche sostenendo la propaganda.
Mario Draghi del ministero del Tesoro, nonché l’intero schieramento
del centro-sinistra, D’Alema e l’intera armata di Brancaleone
che si preparava a conquistare il governo del Paese.
Tutti questi strani personaggi sostengono che la droga, è
un male quando in realtà è il più grande paradiso fiscale, le Antille
Olandesi dove è custodito il gran bottino di Soros e dei Banchieri
internazionali. Lì dove Soros ha creato le associazioni contro la
droga, per poi vendere giustizia con le lotte per la sua liberazione.
Si trasformò così in maniera indolore l’Italia in una sorta di
Repubblica Centroafricana, fu un tracollo, un disastro senza precedenti
ma non si videro carrarmati nelle strade, né deportazioni o genocidi.
Dopo l’incontro sul “Britannia” le privatizzazioni vennero
effettuate a ritmi serratissimi fino a decretare il fallimento
dell’IRI: furono numerose le ditte che vennero acquistate dalle
multinazionali: Locatelli, Invernizzi, Buitoni, Galbani, Negroni, Ferrarelle, Peroni,
Moretti, Fini, Perugina, Mira Lanza.
In quel periodo vi fu una specie di “colpo di stato”
interno alla massoneria italiana, con il Gran Maestro Di Bernardo preoccupato per l’offensiva scatenata dagli
incappucciati del Grande Oriente d’Italia capitanati da Armando Corona. La magistratura si spaccò in due tronconi ben
distinti “ideologicamente”. Ricominciarono ad esplodere bombe, non
certo destinate a Maurizio
Costanzo.
Jürg Heer
dichiarò di aver pagato 5 milioni di dollari ai killer mafiosi di Roberto
Calvi: uno strano susseguirsi di eventi, tutti concentrati nel giro
di pochi mesi, tutti nel 1992.
Stiamo portando avanti una lotta dura, difficile,
impossibile, ma migliaia di contatti e di e-mail affollano il nostro
portale in lingua serba: offrono la loro intelligenza e ci chiedono di
intervenire, di prendere una posizione. La nostra rete cresce si espande
a macchia d’olio in ogni regione del mondo, con un ampio consenso
testimoniato dalla centinaia di lettere che la nostra redazione
riceve…