Gli Esseni: un popolo
silenzioso e mirabile
Franco Libero Manco
Al tempo di Gesù la
Palestina pullulava di movimenti e sette religiose. Tra queste gli Esseni, un
movimento spirituale di derivazione ebraica tra i più conformi ai dettami della
legge dei grandi profeti.
La loro presenza storica va dal 2° sec. a.C. al 1° secolo d.C.
La scomparsa degli Esseni resta un mistero.
Ci fu una qualche osmosi tra gli Esseni e il cristianesimo primitivo.
Molti divennero cristiani
col nome di Ebioniti e Nazorei. S. Epifanio dice che gli Esseni erano
vegetariani ed Egisippo dice che Pietro essendo Nazireo era di conseguenza
vegetariano come Giovanni, Giacomo e Stefano.
Filone scrive: “Sono votati interamente al servizio di Dio e non sacrificano
animali”.
Simone, prima di essere discepolo di Gesù, era discepolo di un certo Dositeo che
era Esseno. Pare che Giovanni Battista abbia avuto contatti con gli Esseni e che
lo stesso Giovanni evangelista prima di essere discepolo di Gesù sia stato
discepolo di Giovanni Battista.
Plinio il Vecchio chiama questo popolo silenzioso e mirabile.
Si presume che gli Esseni
fossero circa 4000.
La loro filosofia è riportata oltre che da molti cronisti del tempo anche nei
famosi manoscritti, in paleoebraico ed aramaico, composti da 800 rotoli e 15.000
frammenti, prodotti tra il 170 a.C. ed il 60 d.C. trovati nel 1947 in 30 grotte
a Qumran nei pressi del Mar Morto, quartiere esseno sul Sion dove Gesù celebrò
l’Ultima Cena.
Gli Esseni vivevano, pensavano, pregavano ed operavano allo stesso modo di Gesù
per questo è plausibile pensare che Gesù abbia seguito o abbia risentito di
questo movimento.
Alcuni Padri della Chiesa
Latina e Greca affermavano che Gesù, come tutti gli uomini spirituali del tempo,
si astenevano dal mangiare carne. C’è una profonda analogia tra il pensiero di
Gesù con quello degli Esseni, e se questi erano vegetariani è ragionevole
supporre che anche Gesù lo fosse, anche perché diversamente gli Esseni
incarnerebbero un sentimento di rispetto, carità e compassione più elevato di
quello di Gesù che limita tale sentimento ai soli membri della specie umana.
Nel “Vangelo degli Esseni” vi sono molte similitudini con i Vangeli canonici: “L’amore
è paziente, gentile, tutto sopporta, l’amore è più forte della morte…” Le
tre grandi virtù dell’uomo: la fede, la speranza e l’amore, ma l’amore è la più
grande di tutte. “Se uno dice, ‘amo il Padre Celeste ma odio mio fratello’ è un
bugiardo: se non ama suo fratello che vede come potrà amare il Padre Celeste
che non vede”? Altre analogie con lo spirito dei Vangeli: la santificazione dei
pensieri, la povertà, l’abbandono in Dio.
Per gli Esseni essere benevoli verso gli animali era una regola di vita. Significativo era il giuramento che l’adepto doveva pronunciare: “Giuro di adorare ed onorare Iddio, di serbare giustizia e carità alle sue creature, di non nuocere a nessuno…” Furono il primo popolo che condannò la schiavitù. Non mangiavano carne né bevevano liquidi fermentati. Suonavano vari strumenti musicali. Giuseppe Flavio dice che erano longevi, che i più di essi superava i 100 anni e che a motivo della loro semplicità di vita godevano di ottima forza ed una notevole resistenza alle fatiche.
Professavano la carità
verso gli indigenti. Erano guaritori, esorcisti per imposizione delle mani. Si
chiamavano i poveri in spirito, misericordiosi. La loro casa era aperta a tutti.
Edmond Bordeaux Szekerly, professore di filosofia e psicologia Sperimentale in
Francia, sosteneva che Gesù fosse un membro della setta essena. Fondatore nel
1928 della Società Biogenica internazionale, con l’aiuto di Monsignor Mercati
ebbe accesso agli archivi segreti del Vaticano, nonché agli archivi del
monastero benedettino di Montecassino, scopre antichi manoscritti originali ed
inalterati che traduce dall’aramaico e assembla in “Il vangelo di pace di Gesù”,
“I libri esseni sconosciuti”, “I rotoli dispersi della comunità essena”,
“L’insegnamento degli eletti”.
Pitagora può essere
considerato il fondatore dell’ordine degli esseni. Gli esseni infatti venivano
chiamati neopitagorici e incarnavano le regole del grande filosofo. In sostanza
si può dire che pitagorismo, essenismo e cristianesimo costituiscano diverse
fasi di un unico movimento.
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Ogni volta che avremo convinto qualcuno ad essere vegan succede qualcosa di grandioso nell’universo: avremo salvato da sofferenza e morte migliaia di animali innocenti e avremo contribuito a rendere migliore questo mondo. FLM