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ANSA
8/06/2006 ore 9:00
La televisione ABC afferma che il terrorista (creato ad arte dai
servizi) Abu Musab al-Zarqawi è stato ucciso da un raid aereo
americano...
Forse qualcuno...sta adesso pensando ad una vendetta?
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Esercitazione
segreta in Usa
Maurizio
Blondet - 07/06/2006
Il 19 giugno, migliaia di funzionari dell’amministrazione e di
50 agenzie federali saluteranno le famiglie, riempiranno una valigetta
secondo le istruzioni (obbligatori torcia elettrica, una confezione di
detersivo e due asciugamani) e si dirigeranno verso i bunker
pre-determinati: comincerà così la più grande esercitazione mai
condotta di «continuity of government» - volta ad assicurare
l’ininterrotta gestione del potere sotto attacco terroristico e
nucleare (1).
Un indizio in più che un attentato «islamico», così
necessario per giustificare l’aggressione all’Iran, si starebbe
avvicinando.
L’esercitazione (Forward Challenge 2006) va compresa nel
quadro di un ampliamento straordinario di procedure risalenti agli anni
‘50, quando la presidenza Truman approntò una serie di rifugi dove il
governo americano avrebbe continuato ad operare sotto attacco atomico.
Le viscere rocciose di Mount Weather, sulle alture del Blue Ridge in
Virginia, furono scavate per ricavarne immensi bunker attrezzati con
apparati di sopravvivenza e comunicazione, dove avrebbero trovato riparo
la maggior parte delle agenzie e dei ministeri.
Per il Congresso fu approntato nel West Virginia un hotel apposito, il
Greenbrier, sotto il quale fu costruita tutta una rete di cunicoli e
rifugi corazzati.
Gli Stati Maggiori riuniti si sarebbero rifugiati nel sottosuolo
granitico di Raven Rock, o Sito R, presso Camp David.
Subito dopo l’11 settembre,
Dapprima, ordinando ad un centinaio di funzionari del più
alto livello di vivere e lavorare a rotazione fuori Washington in
località segrete, pronti a subentrare al governo in caso di emergenza,
irreperibilità o impossibilità del presidente.
Poi, a poco a poco, tutte quante le funzioni di governo sono state
coinvolte: dal dipartimento dell’Istruzione all’agenzia per le
piccole industrie, dagli archivi nazionali fino all’ufficio-brevetti e
al controllo e registro passaporti.
Insomma non più un apparato leggero per emergenze
passeggere, ma l’intero governo e la normale amministrazione diventano
segreti e operano dai bunker.
Uno scenario da colpo di Stato permanente.
E infatti
Questo programma è in corso in varie località - si dice 13 mila
parrocchie o templi siano già stati preparati - da marzo.
A che scopo, si può immaginare.
Inoltre, tutta una serie di eventi prodottisi negli
ultimi giorni
sembrano puntare a costruire lo scenario per l’atteso mega-attentato.
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I
messaggi video dei fantomatici Osama bin Laden ed Al Zarkawi sono
diventati più frequenti. Nell’ultimo, «Bin Laden» rivendica
l’attentato dell’11 settembre e di essere il mandante dei 19
terroristi suicidi. In singolare coincidenza con l’apertura del
congresso di Chicago, detto dei complottisti.
-
In Gran
Bretagna e Canada sono stati appena «sventati due complotti
terroristici» molto strillati dai media, mentre i fatti reali sembrano
assai meno allarmanti dei rapporti mediatici. Probabile scopo, mettere
nella testa della gente che un attacco è inevitabile.
-
E
difatti il 5 giugno
-
A
Washington il 28 maggio «qualcuno» ha sentito colpi d’arma da fuoco
nel parcheggio del Rayburn Building, che è parte del Campidoglio. La
notizia (poi appurata falsa) è stata l’occasione di un allarmante
dispiegamento di forze, dove torme di uomini armati in uniforme nera
dell’FBI hanno ordinato ai membri del parlamento (non i senatori) di
camminare in fila, con le mani sopra la testa, verso una destinazione «sicura»,
dove sono stati messi sotto chiave per diverse ore. Il tutto con
contorno di cani poliziotto, posti di blocco guardati da miliziani in
giubbotto anti-proiettile, controllo di documenti e passeggeri delle
auto. Un’esercitazione per uno stato d’assedio in piena regola, con
arresto dei rappresentanti popolari potenzialmente meno malleabili,
quelli della Camera Bassa.
-
I
sondaggi in ribasso disastroso contro Bush - il 62% degli americani lo
considera oggi «il peggior presidente della storia» - possono
accelerare i piani. Esiste un rapporto segreto del novembre 2005,
destinato ai soli membri del partito repubblicano, su come salvare il
partito dal disastro atteso per le elezioni di medio termine del 2006 e
rinfrescare l’immagine di Bush come comandante in capo. In esso si
adombra un attentato per «validare» il presidente e «unire
l’opinione pubblica» attorno a lui, «come accadde l’11 settembre»
(3).
-
Vociferazioni
di un possibile attentato «islamico» a Berlino durante i mondiali di
calcio corrono anche negli ambienti USA. L’ex analista della CIA Ray
McGovern ritiene che l’attacco all’Iran come risposta
all’attentato prossimo venturo sia già in programma per fine giugno o
luglio (4).
-
Israele
continua a ripetere che l’Iran deve essere attaccato subito, il prima
possibile.
Lo scenario è dunque pronto.
Dopo aver tolto ai cittadini le armi che custodiscono in casa, messo
sottochiave i parlamentari, spostato a forza parti della popolazione,
condotto arresti incontrollabili sotto emergenza e così via, con
l’aiuto dei «pastori» predicanti l’obbedienza al nuovo Cesare (la
parodia di quello vero).
La storica libertà americana sarà abolita.
A dominare sarà una giunta autoritaria che si è data
tutti i mezzi per comandare senza seguito popolare.
E può darsi che un attentato risolutore avvenga, guarda caso, proprio
mentre è in corso l’esercitazione «Forward Challenge 2006».
Le esercitazioni del potere costituito, come si sa, hanno sempre
accompagnato, o sono sempre coincise, con i più sanguinosi e clamorosi
«attentati islamici» in Occidente.
Maurizio Blondet
Note
1) William
M. Arkin, «Back to the bunker», washingtonpost.com, 4 giugno 2006. Fatto
significativo, il Washington Post non pubblica questa notizia nelle sue
pagine a stampa, ma nel suo blog in rete. Anche il giornale ufficiale fa
un po’ di controinformazione.
2) Joseph
Watson, «Secret FEMA plan to use pastors as pacifiers in preparation of
martial law», Prisonplanet, 24 maggio 2006.
3) Doug
Thompson, «GOP memo touts new terror attack as a way to reverse
party’s decline», Capitol Hill Blues, newsletter, 12 novembre
2005.
4) Joseph
Watson, «Former CIA analyst syas