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Elezioni
europee |
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Molti dei nostri lettori, ma anche molti italiani, sollecitati in questi giorni dai politici e dai giornalisti sulla prossima scadenza elettorale, si domandano che cosa fare. Votare? Astenersi? Quale Partito votare? A dire la verità ci troviamo in una situazione nella quale qualsiasi comportamento non cambia nulla per i cittadini; ed è prima di tutto questa la prova più evidente della sopraffazione truffaldina con la quale è stato portato avanti, fin dall’inizio, il progetto dell’unione europea: i cittadini non hanno nessuna possibilità di scelta. Riassumo, quindi, i punti principali del quadro, al solo scopo di far conoscere, o di rendere più chiaro agli Italiani, i motivi per i quali siamo incastrati in una trappola senza uscita. 1)
Si è chiamati a votare per un organismo cui è stato dato il nome di «Parlamento».
Ma nell’unione europea il «Parlamento» non fa le leggi,
quindi non è un Parlamento. Ha una funzione «consultiva», non
vincolante, nei confronti degli unici organismi che deliberano, se
governano, con decisioni immediatamente operative: Il Consiglio e la
Commissione. Può, eventualmente, questo invertebrato e truffaldino
pseudo parlamento, fare «proposte», ma né il Consiglio né la
Commissione sono tenuti a prenderle in considerazione. 2) Stando così le
cose, votare per un partito piuttosto che per un altro è indifferente
agli effetti del governo nell’Impero europeo, mentre i politici se ne
avvalgono per rafforzare il proprio peso all’interno dell’Italia
(meccanismo naturalmente identico per gli altri paesi). |
3) Come tutti
avranno notato, la campagna elettorale per le elezioni europee è stata
condotta da tutti i Partiti senza neanche un minimo accenno ai problemi
gravissimi e a tutt’oggi privi di soluzione che la struttura politica
e l’organizzazione di governo dell’Impero comporta di per sé, per
il fatto stesso che è stato costruito a tavolino. Ci sono nazioni, però,
nelle quali i cittadini hanno qualche possibilità di scampo. Per due
motivi principali. Il primo - e fondamentale - che possono votare per un
partito che combatte contro l’unione europea all’interno del
parlamento nazionale. Tali, per esempio, la Svezia, la Danimarca, la
Gran Bretagna, la Francia e alcuni degli ultimi Paesi che hanno aderito
all’Unione come la Polonia e l’Estonia. L’altro motivo consiste
nel rispetto per la democrazia in base al quale, nel momento stesso in
cui hanno firmato il Trattato di Maastricht, alcuni governi hanno posto
come condizione di convalida alla loro firma, lo svolgimento di un
referendum popolare. Come è noto, è per questo che la Svezia ha potuto
rifiutare la moneta unica, così come la Danimarca; mentre il paese nel
quale l’adesione all’unione europea è stata compiuta tenendone del
tutto fuori e all’oscuro i cittadini, è appunto l’Italia. 4)
Che cosa fare dunque, davanti alle elezioni europee? Forse non andare a
votare può essere interpretato come un segnale di dissenso? Può darsi.
Se pensate che sia così, non votate. Rimane, comunque, l’enorme
truffa con la quale i detentori del Potere costringono i cittadini a
forme di analfabetismo assoluto dato che la truffa e la sopraffazione
consistono nel porre la domanda.
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