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di
Eugenio Benetazzo
Potete
ormai fidarvi del sistema bancario ?
Potete credere nelle promesse
ed aspettative che vi trasmettono ?
Chi vi assicura che quello che
vi consigliano agli sportelli faccia veramente i vostri interessi ?
Il
sistema capitalistico italiano, ormai un capitalismo senza capitali, un
fragile castello di carte
Il Titanic Italia ormai ha da
tempo iniziato ad imbarcare acqua, le sue stive ormai si stanno
riempiendo,
Il nostro paese, un debole organismo ormai morente colpito da una
emorragia senza precedenti di posti di lavoro, ha al suo interno un
grande cancro purtroppo terminale: il suo stesso sistema bancario, la
bomba con la miccia accesa che deve ancora scoppiare, ma che sta facendo
vedere solo qualche scintilla.
I titoli dei giornali di ieri
non lasciano ormai più nulla alla fantasia: «Fiorani
arrestato», «Italia
bocciata dalla UE», «Produzione
in calo del 0,9 per cento», «Irap:
nuova udienza a Bruxelles», «Divario
tassi ormai insostenibile».
A
chi pensa che questo momento sia solo passeggero, ahimé non mi resta
che dargli l'estrema unzione.
Duri e puri si diventa e non
si nasce. A tutti quelli che in queste settimane mi hanno chiesto come
posizionarsi sul mercato
- fuga dal dollaro: scappate dagli assets quotati in USD;
- via dai BOT o qualsiasi
altro prodotto emesso dal Ministero del Tesoro;
- uscite dai mercati azionari
italiani e non (anche se potrebbe esserci ancora qualche mese di
rialzo);
- fuga dall'immobile: la bolla
è già scoppiata (tranne che per il tetto che avete sulla testa);
-
scappate dai corporate bond (specialmente quelli emessi dalle Telecom,
Enel, Fiat & Company);
- puntate in prodotti a
capitale protetto e rendimento garantito;
-
frammentate le vostre disponibilità in più istituti di credito (ma
solo quelli di piccole dimensioni);
- liquidità in CHF
(franchi svizzeri) e chi se lo può permettere sull'oro fisico;
- state alla larga dalle
majors (Capitalia, Unicredito, San Paolo, Intesa) e dai loro promotori;
-
non fidatevi dei mass media e delle istituzioni: la festa è finita, e
adesso qualcuno dovrà pagare il conto;
- basta con i debiti,
cominciate a risparmiare e ad accantonare qualcosa ogni mese;
- prendete in considerazione
anche le banche on-line degli altri paesi comunitari;
- chi ha terreni se li tenga
stretti: chi se lo può premettere li comperi, specie se agricoli;
- mutui: fatevi erogare solo
quelli a tasso fisso per durate superiori a 20 anni;
Termino
con questa frase: a vostro modo di vedere, è preferibile spendere
qualche centinaio di euro per ristrutturare il proprio patrimonio per
renderlo immune il più possibile da eventuali (e molto possibili)
scenari monetari e borsistici ribassisti oppure è più conveniente non
fare nulla, aspettare che cosa succederà e poi agire di conseguenza ?
Prevenire è meglio che curare: il problema è che questa volta potrebbe
non esserci né il tempo e né i modi per curare (vedasi la serrata
bancaria in Argentina).
A voi, ora, le sorti del
vostro destino (finanziario ma non solo): e cercate per una volta tanto
di essere simili un po’ ai giapponesi ovvero cercate di trasformare
una crisi in un'opportunità. Buoni investimenti e buona sorte a tutti.
EugenioBenetazzo.com
Trader Professionista