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Intervista a
Domenico De Simone
di Marcello Pamio
D:
Domenico De Simone quali condizioni sono necessarie perché si verifichi
una crisi e/o depressione economica? R: Beh, ma noi già siamo in una
situazione di crisi economica! D: L'attuale situazione
politico-economica è stata paragonata a quella del 1929, che sappiamo
fu risolta con la Seconda Guerra Mondiale. E oggi? Non sarà mica
necessaria un'altra Grande Guerra? R: Oggi Bush vorrebbe farla la guerra.
La 2° Guerra mondiale tolse dalle strade tanti milioni di disoccupati e
costrinse la gente a lavorare e produrre in condizioni di assoluta
soggezione, senza poter obiettare nulla sulle condizioni di lavoro, anzi
con lo slancio e lo spirito patriottico per la difesa della patria. D: Da esperto economista quale è,
oggi come oggi, chi controlla l'intera economia mondiale? Vogliamo nomi
e cognomi! R: Un pugno di signori che non
conosciamo, che determinano le politiche economiche e finanziarie del
sistema mondiale. Signori che non sono mai stati eletti da nessuno. Di
alcuni i nomi li conosciamo: Greenspan, Duisenberg, il “nostro”
Fazio, insomma i governatori delle banche centrali. Ma in realtà dietro
loro ci sono delle lobby che decidono quelle politiche. Che fanno parte
di quei consigli di amministrazione della FED, il FOMC, quelli del FMI,
della Banca Mondiale, del WTO, ecc. che rappresentano le grandi lobby
finanziarie del mondo. Sono volti sconosciuti, che non appaiono mai o
quasi mai in circolazione. Su di essi girano anche molte leggende. Ma
sono questi i veri signori che controllano il mondo! D: Le multinazionali, tutte nelle
mani del potere economico, che ruolo giocano in tutto questo? R: Le multinazionali sono
sostanzialmente nelle mani del potere finanziario che decide le loro
sorti. Non conta affatto la qualità del prodotto o la sua utilità
sociale, ma solo la logica del profitto. Se c’è una ragione per cui i
comportamenti delle multinazionali diventano sempre più spietati è
proprio che esse devono rispondere alla logica puramente numerica ed
immediata del profitto finanziario, mentre, se fossero libere, pur
rispondendo sempre alla logica del profitto, avrebbero un minimo di
sensibilità nel confronti delle ragioni della clientela, ed un occhio
diverso anche ai propri interessi. Insomma adotterebbero strategie di più
ampio respiro. Tutte le multinazionali sono dominate da un manipolo di
banche, per lo più londinesi. Questo è davvero assurdo.
D: Le campagne di boicottaggio
possono essere utili in questo progetto di cambiamento? R: Le ritengo giustissime e soprattutto
da approfondire e proseguire. Noi dobbiamo prendere coscienza come
consumatori. Dobbiamo capire una cosa fondamentale, che noi dobbiamo
passare da consumatori passivi a consumatori critici. Questo passaggio
è assolutamente rivoluzionario perché sconvolge il meccanismo di
riproduzione del capitale. La
lotta è contro la logica del profitto immediato del capitale
finanziario, ed è lì che dobbiamo colpire, anche con comportamenti di
consumo consapevole. Andare oltre la logica del profitto, combatterla
attraverso il consumo, crea un cortocircuito all'interno del loro
meccanismo. D: Ritornando a chi controlla
l'economia: esiste un Nuovo Ordine Economico Mondiale. Cioè un Ordine
mondialista che con l'aiuto di gruppi elitari, enti governativi e non,
gli stessi governi, applica le leggi del mercato a proprio vantaggio? R: C'è un Ordine, quello di oggi è un
Ordine! Un progetto che si fonda sul profitto e naturalmente sulla
truffa. La truffa è proprio quella della moltiplicazione del denaro,
attraverso il quale ci si appropria dell'esistenza di tutti. Questo è
il punto! E' un progetto che è nato secoli fa, e precisamente con la
nascita della Banca d'Inghilterra, quando i depositi merce vennero
sostituiti con il deposito del denaro cartaceo. Nacque così il
moltiplicatore del denaro. E’ vero che tramite il denaro cartaceo si
produce ricchezza. Però come funziona oggi? Questo denaro produce
interesse e cresce quindi su sé stesso. L’economia deve crescere
perché cresce il denaro. Noi siamo diventati schiavi di un meccanismo
che ha preso le nostre esistenze e le ha trasformate in strumenti di
produzione di denaro. Siamo
asserviti al potere finanziario, che è gestito dalle banche centrali,
banche tutte private. Le nostre vite sono quindi nelle mani dei
governatori della banche centrali, che nessuno ha mai eletto né scelto,
e che a volte nemmeno si conoscono. R: Hmm...ci siamo quasi in Argentina. L'Europa si sta fermando, la Germania si è già fermata proprio quest'anno. L'Europa crescerà pochissimo, e l'Italia ancora meno, siamo di fatto in una fase di stagnazione economica. L'economia americana forse sta ripartendo, ma si tratterà solo di una breve fiammata tutta speculativa. Gli americani hanno un debito spaventoso, che ha bisogno di alimentarsi con i “bagni di sangue”. Che cosa vuol dire? Che la caduta dei tassi di interesse (scesi dal 6,5% di gennaio 2001 a 1,25% di oggi) produrrà forse una violenta ondata speculativa poiché renderà possibile la creazione di nuovo denaro attraverso le residue capacità di indebitamento dell’economia USA. Però, poi, i problemi del debito torneranno rapidamente a premere sull’economia e lo scenario muterà rapidamente. In borsa assisteremo forse ad una nuova ondata speculativa e sarà lì che assisteremo all’ennesimo bagno di sangue”, poiché molti ci si getteranno per rifarsi delle perdite subite e lenire i propri debiti. Insomma, si indebiteranno ancora per cercare di salvarsi. Poi, quando i problemi reali torneranno a galla, la situazione precipiterà di nuovo. A quel punto, coni tassi prossimi allo zero, non ci sarà possibilità di salvezza per l’economia americana e di conseguenza, per quella mondiale. Con l’economia mondiale tra la stagnazione e la recessione, sempre che non scoppi un terzo conflitto mondiale, l’unico modo di uscire dalla crisi sarà quello di superare il modello finanziario americano. L’unica soluzione possibile e ragionevole è il tasso negativo, che però comporta il superamento della logica del profitto. Sarà un periodo difficile per tutti, ma sarà anche pieno di speranze, poiché abbiamo la possibilità di costruire davvero un nuovo mondo, nel quale il valore sia la vita umana e non il denaro. ------------------------------------------ *Domenico
De Simone |