Congresso sul diabete a Brescia: alla faccia dei corvi!
Marcello Pamio - 7 aprile 2014

Non si doveva fare. Avevamo tutti contro: da alcuni sporadici ma avvelenati diabetici, dalla Provincia di Brescia, alle varie associazioni antidiabetiche d’Italia per finire alle potentissime lobbies del farmaco.
Anche i bookmakers londinesi avrebbero scommesso sul nostro ritiro.

Strani personaggi, pregni di pregiudizi, preconcetti e soprattutto arroganza (ultimo stadio della malattia), si sono scomodati da varie città all’unisono, criticando la Provincia per aver avuto la disgraziata idea - pensate - di patrocinare l’evento. Cosa che viene fatta e rilasciata a qualsiasi associazione che ne faccia domanda. Ma noi siamo scientifici e soprattutto pericolosi.
Le varie associazioni per il diabete, la cui mission dovrebbe essere quella di aiutare realmente le persone con il diabete, cos’hanno fatto? Oltre ad aver avvertito i propri assistiti di NON partecipare all’evento (forse per paura di perdere potere e i privilegi acquisiti?), hanno fatto vergognose pressioni alle istituzioni, chiamando in causa perfino il Ministro Beatrice Lorenzin, affinché bloccassero con ogni mezzo questo congresso.

Questo congresso sul diabete, il quarto che organizziamo, ha dato così tanto fastidio che hanno smosso mari e monti per impedirlo. Ma tutto questo, purtroppo per loro, inutilmente, e la presenza di circa 350-400 persone a Brescia ci ha dato ragione!
La Provincia ci ha fatto pagare la sala, che ci era stata concessa gratuitamente, in quanto siamo un’associazione culturale (lettera di conferma del 13 gennaio, per togliere la gratuità il 27 marzo, pochi giorni prima del congresso!). A Brescia è infatti risaputo che la sala da noi usata viene fornita a tutti gratuitamente.
Ma le pressioni sono pressioni e i soldi sono i soldi.

Per correttezza nei confronti dei nostri associati e soprattutto nei confronti delle numerosissime persone realmente motivate e interessate giunte da tutta Italia in quel di Brescia (Piemonte, Liguria, Lazio, ecc.) abbiamo momentaneamente piegato la testa e pagato la sala. Ma il tutto sarà sistemato quando richiederemo il rimborso delle spese sostenute illegittimamente.
Volontari sì, fessi no!

Le persone che ci hanno boicottato con ogni mezzo, i furbastri che hanno sferrato attacchi telematici mettendosi d’accordo in un bombardamento massificato di e-mail; i medici diabetologi che ci hanno definito ciarlatani: come mai non sono venuti al congresso? Come mai non vengono MAI ai congressi? Siete estremamente bravi a criticare, a scrivere lettere forbite, ma non vi fate MAI vedere? Di cosa avete PAURA?
Avete paura di dover mettere in discussione tutte le vostre certezze e i vostri castelli costruiti con fatica nel corso dei decenni? Avete paura di dover cambiare lo stile di vita, in primis l’alimentazione? Voi medici avete forse paura di perdere la faccia di fronte ai vostri assistiti? di confrontarvi con medici che conoscono veramente la nutrizione umana? che si evidenzi la vostra insufficiente conoscenza nelle regole base dell’alimentazione nel diabete? Cosa questa leggermente diversa dalle due fette biscottate del mulino bianco con un po’ di miele consigliate a chi è diabetico!

Noi, a differenza vostra, non ci nascondiamo dietro e-mail, telefonate anonime, minacce via internet. Noi ci mettiamo la faccia e soprattutto organizziamo eventi a nostre spese, con il rischio di rimetterci economicamente, come è effettivamente successo in questo congresso a Brescia. Siamo del Veneto, e tra spese di viaggio per la trasferta, costo illegittimo della sala, ecc., ci abbiamo rimesso qualcosa. Ma siamo felici lo stesso e lo rifaremmo.
Per qualcuno, sapere questo, lo farà felice, qualcuno sarà così contento che gli si alzerà perfino la glicemia, ma a noi poco importa. Esattamente nella stessa maniera in cui ci presentiamo ai vari congressi senza alcuna maschera e senza alcun timore, non ci tiriamo indietro nemmeno quando le cose non vanno bene dal punto di vista economico. Tutto serve da lezione.

Noi lo facciamo per le persone, per i malati che hanno l’umiltà di ascoltare qualcosa che va aldilà della solita trita e ritrita informazione fornita dalle case farmaceutiche.
A Brescia c’erano tantissime persone interessate e attente, che prendevano appunti e registravano (sicuramente qualche infiltrato e qualche medico nascosto), ma si percepiva e palpava la sofferenza di un problema che sta crescendo a ritmo pandemico.

I nostri congressi sono rivolti a tutti: alle persone sane per evitare che si ammalino; alle persone che hanno il diabete ma che vorrebbero cambiare qualcosa; alle persone che stanno pagando con la propria salute i protocolli ufficiali dei centri antidiabetici, cioè stanno pagando, nonostante o per colpa delle cure ufficiali, l’utilizzo dell’insulina associata ad uno stile di vita innaturale con il diabete. Tale scotto prende il nome di retinopatia, disfunzioni renali, problemi cardio-circolatori e del sistema nervoso, ecc.

A tutte queste persone sono dedicati i nostri convegni, non certamente agli arroganti detrattori che nemmeno hanno il coraggio e il buon senso di venire.
Non vendiamo nulla, non spacciamo farmaci, non diciamo a nessuno di modificare o sospendere le cure. Non facendo nessun atto medico siamo immuni da qualsivoglia attacco.
Quando si lavora per il Vero, il Bello e il Giusto non c’è da temere assolutamente nulla.
Forse è qualcun altro che ha da temere, qualcuno che ha paura di cambiare, qualcuno con collegamenti più o meno stretti, o più o meno diretti, con le industrie del farmaco, le uniche che hanno tutto da perdere dal risveglio delle coscienze dei malati.

Proprio per questo ricordo che abbiamo ancora disponibile qualche copia del DVD sul Congresso organizzato ad Abano Terme il 29 settembre 2013, un video molto più completo, dal punto di vista informativo, del congresso di Brescia.
Un modo per informarsi oggettivamente, un modo per sostenerci e sostenere le nostre iniziative, dando un segnale ben chiaro a quel Sistema che vuole mantenere lo status quo. Uno stato in cui vi sono 366 milioni di malati di diabete, pronti a diventare, secondo l’OMS, nel 2030 oltre 500 milioni di persone. Mezzo miliardo di persone che useranno quei farmaci prodotti dalle industrie, le stesse che continuano a propagandare che il diabete NON si può guarire!
Il diabete fa comodo a molti. Il diabete fa alzare il PIL.

Grazie a tutte le persone che sono venute a Brescia, e grazie soprattutto a coloro che non sono venuti e che ci vogliono male nonostante non ci conoscano e non sappiano nulla di noi. A questi ultimi doniamo tutta la nostra compassione cristiana.

Per ordinare il DVD del Congresso di Abano Terme www.oltreildiabete.it info@oltreildiabete.it