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Lanciata dal Kennedy Center della Florida la sonda Deep Impact tra 6 mesi raggiungerà e bombarderà la cometa Tempel 1. La NASA afferma che si tratta di un semplice esperimento scientifico, e se invece ci fossero altre e più serie motivazioni?
“Deep impact” a
caccia di comete
Tratto
da “Il Gazzettino” 13/1/2005
New
York
La caccia alla cometa è
cominciata, con un lungo inseguimento che dalle paludi del Kennedy
Center, in Florida, porterà tra sei mesi una sonda americana a cercare
di eseguire un tiro a segno spaziale senza precedenti. La Nasa ha
lanciato da Cape Canaveral la sonda Deep Impact e ora ne segue la corsa
verso il proprio bersaglio: la cometa Tempel 1.
Il corpo celeste ogni cinque anni e mezzo passa dalle parti del Sole. Di
solito il suo è un tragitto indisturbato, ma stavolta la cometa rischia
di uscirne con un cratere delle dimensioni del Colosseo. Se tutto andrà
secondo i piani della Nasa, il 4 luglio Tempel 1 sarà colpita da una
micro-sonda da 362 kg sparata da Deep Impact a 37 mila chilometri orari.
Lo scopo è quello di studiare la materia di cui la cometa è costituita
sotto il suo nucleo ghiacciato, alla ricerca delle tracce di sostanze
che risalgono all'origine delle galassie.
Il lancio in Florida è avvenuto come da copione alle 19,47 (ora
italiana), quando si sono accesi i razzi del gigantesco Delta 2
utilizzato per mettere in orbita una sonda incaricata di una missione
hollywoodiana fin dal nome: Deep Impact era il titolo di un film del
1998, con Bruce Willis, dedicato al bombardamento di un meteorite. E il
giorno dell'impatto coincide con l'Indipendence Day americano.
«La
parte più difficile e la sfida maggiore sarà l'incontro vero e
proprio, perché stiamo facendo cose che non sono mai state fatte prima»,
ha detto Jay Melosh, un geologo planetario dell'Università dell'Arizona
che fa parte del team della Nasa che ha messo a punto la missione.
L'impresa, in termini spaziali, sarà una sorta di rapido blitz. «Dalla
Florida centrale alla superficie di una cometa in sei mesi - secondo
Rick Grammier, capo del progetto Deep Impact alla Nasa - dal punto di
vista di una missione spaziale equivale quasi a una gratificazione
istantanea».
La "ferita" che la sonda deve infliggere alla cometa non
dovrebbe creare grandi problemi a Tempel 1, visti i 6,4 chilometri di
ampiezza della cometa a forma di cetriolo, scoperta nel 1867. Secondo i
calcoli della Nasa, l'orbita della cometa non sarà modificata.
Prima dell'impatto, una sofisticata macchina fotografica a bordo della
sonda manderà a Terra immagini ravvicinate del nucleo della cometa fino
a 3 secondi prima dell'esplosione, che verrà seguita e analizzata da
tutti gli strumenti di rilevamento della Nasa, compresi i telescopi
spaziali Hubble, Chandra e Spitzer. Ma anche gli astronomi dilettanti
dovrebbero essere in grado di osservare l'evento, che avverrà a 133
milioni di chilometri dalla Terra.
Gli scienziati sperano che l'impatto permetta di capire meglio la
composizione delle comete analizzando la nube che verrà provocata
dall'impatto. Le "vagabonde dello spazio" portano con loro,
secondo gli astronomi, gli ingredienti che hanno portato non solo alla
formazione di stelle e pianeti, ma anche dell'acqua - e quindi della
vita - sulla Terra.
Link
ufficiale della sonda Deep impact: http://deepimpact.jpl.nasa.gov/science/tempel1.html
Link della NASA sui rischi d'impatto: http://neo.jpl.nasa.gov/risk