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Crack
bancari: crisi del Sistema o fallimento controllato?
Marcello Pamio - 19 settembre 2008
Il Sistema Economico sta letteralmente crollando sotto il peso di
debiti, speculazioni, investimenti forsennati e satanici, oppure è
arrivato l’occasione e la possibilità di destare le nostre coscienze?
Importantissime banche come Citigroup,
Bear Stearns, Lehman Brothers
e Merrill Lynch, tanto per citare solo qualcuna, hanno fatto un triste
epilogo. La Lehman
è fallita e ha già chiesto l’amministrazione controllata (ex
articolo 11), la Merrill Lynch
è invece stata salvata, o per
meglio dire, acquistata dalla Bank
of Amerika.
Richard Fuld, il padre-padrone della Lehman (quarta banca d’affari
statunitense) esce da questo crack in piedi: “dal 1993 fino al
Dall’altra parte Stanley O’Neal,
ex numero uno di Merrill Lynch lascia il suo prestigioso ufficio con una
pensione da 161 milioni di dollari[2],
e questo dopo aver creato una voragine da 40 miliardi di dollari.
Il mega boss della Citigroup, Chuck
Prince, si è intascato invece 68 milioni di dollari, e l’ex
presidente di Bear Stearns, Jimmy Cayne soli 60 milioni di dollari.[3]
La cosa
interessante e che si ripete ogni qualvolta una azienda crolla e/o
fallisce, i manager escono sempre a testa alta e con le tasche piene di
denaro. Denaro dei contribuenti
Per esempio
Questo dovrebbe farci riflettere…
Ecco l’elenco dei più grandi crac
della storia moderna:
1) Lehman Brothers (639 miliardi)
2) Worldcom (103,9 miliardi)
3) Enron (63,4 miliardi)
4) Conseco (61,4 miliardi)
5) Texano (35,9 miliardi)
6) Financial Corp. of America (33,9 miliardi)
7) Refco (33,3 miliardi)
8) IndyMac Bancorp (32,7 miliardi)
9) Global Crossing (30,2 miliardi)
10) Calpine (27,2 miliardi).
La questione importante però è
un’altra.
Le banche che chiudono i battenti sono il segnale che il Sistema sta
crollando o invece anche queste rientrano in manovre occulte da parte di
coloro che operano dietro le quinte?
Osservando gli azionisti di Lehman Brothers risultano delle cose molto interessanti:
AXA
(9.46%);
FMR
Corporation
(5.69%);
Citigroup
(4.5%);
Barclays
Plc
(3.92%);
State
Street Corporation
(3.1%);
Morgan
Stanley (3.1%);
Mellon Financial (1.9%);
Vanguard Group (1.9%);
Deutsche Bank AG (1.4%), ecc.
Vediamo gli azionisti
di Merrill Lynch:
FMR
Corporation
(4.8 %);
Barclays
Plc
(3.5%);
Janus
Capital Corp. (2.9%);
Citigroup
(2.6%);
AXA
(2.40%);
State
Street Corporation
(0.12%), ecc.
Tutti questi azionisti si possono
scremare ulteriormente perché per esempio State Street Corp. è
controllata dal gruppo Barclays (quindi Rothschild) della City di
Londra.
In pratica le due banche crollate (Lynch e Brothers ma anche tutte le
altre) appartengono a quei due gruppi che controllano realmente l'economia
planetaria: il ramo statunitense dei Rockefeller e quello europeo dei
Rothschild: le due ali dello stesso avvoltoio (o aquila calva del Grande Sigillo
statunitense).
Nomi di casate storiche ebraiche che si
possono citate solo nei libri e/o articoli sul complottismo ma sono
invece tabù nella carta stampata o in televisione. Chissà come mai…
Quindi il crollo di grosse banche potrebbe rientrare nel cosiddetto “fallimento
controllato”.
Per quale
motivo lascerebbero fallire delle proprie aziende?
Lo sfruttamento del Mercato avviene
spesso attraverso le cosiddette “Branch” (rami, derivazioni), che
vengono create ad hoc per raggiungere determinati obiettivi. Questo
ovviamente fino
all’esaurimento.
Quando il mercato è stato spolpato ed è divenuto sterile, si chiude la
filiale, creata per tale scopo, e gli utili vengono spartiti tra di
loro.[4]
Il buco lasciato? Non ci sono problemi: paga Pantalone, cioè il
cittadino suddito!
La Merrill
Lynch, Fannie Mae e Freddie Mac (le due società con un
portafoglio di circa 6000 miliardi di dollari in mutui ipotecari) e le altre idem.
Questo “fallimento controllato” però non riguarda i grossi Imperi
che stanno dietro le quinte, ma le “Branch”, cioè i rami collegati,
che come in botanica si possono potare quando diventano marci e inutili.
In pratica bruciano i soldi nostri per
poi ributtarsi nella mischia come lupi assatanati alla ricerca di nuovi
mercati da sbranare.
Dall’altra parte, grazie a questi crash controllati, possono
far legiferare ai loro camerieri (politici) leggi che stringono
ulteriormente le libertà individuali di tutti noi, e che non sarebbero
mai passate altrimenti.
Certamente faranno saltare altre banche d’affari, d’investimento,
assicurazioni, società mutualistiche (la prossima sarà AIG, American
Internationale Group, la più grande società di assicurazioni del mondo,
anche se verrà salvata in extremis dal governo): 1929 docet.
Di una cosa però in tutto questo scenario i Burattinai non hanno tenuto
conto: tale crisi sistemica dei mercati e delle finanze, pur se
controllata, avrà sempre la funzione pedagogica di far prendere
coscienza a molte persone di tutto questo Sistema e anche delle
possibili soluzioni.
Coscienza che il Sistema è in
metastasi e che non potrà quindi avere una vita lunga con le cure
allopatiche odierne: iniezioni di liquidità, stampa di moneta,
chirurgia bancaria, ecc.
Coscienza che il denaro è un mezzo e non un fine, e che possiamo
acquistare (merci e prodotti) SOLO perché NOI lo accettiamo (il
denaro).
Un pezzo di carta, un foglietto, uno “Sconto che cammina”, uno Scec,
per fare solo dei piccoli esempi, hanno lo
stesso valore del denaro: basta accettarli!
La vera guarigione avverrà nel momento in cui si passerà da un Sistema
luciferico centrato nel dio denaro e nel potere dell’uomo sull’uomo, ad un
Sistema dove invece è l’Uomo al centro e il collante l’Unione e la Solidarietà.
I Grandi Manipolatori possono far
crollare decine di banche, piazzare l’esercito nelle città,
installare videocamere e microfoni ovunque (cose che stanno realizzando), mettere in ginocchio milioni di persone,
far esplodere la bolla
immobiliare, ma non possono proprio far nulla a livello di Coscienza
Individuale.
Su questo terreno i
Rothschild, Rockefeller e tutti gli altri possono solo stare a
guardare…(e con invidia).