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- Pagina Nuovo Ordine Mondiale
La
“cospirazione aperta” di H.G. Wells per l’impero mondialista
Michele Steinberg
H.G.
Wells, fondatore e stratega della Round Table britannica, scrisse nel
1928 il libro intitolato «The Open Conspiracy: Blue Prints for a World
Revolution» («La cospirazione aperta: modelli di una rivoluzione
mondiale» New York: Doubleday, Doran and Company). In quest’opera
Wells, più noto al pubblico per i suoi libri di fantascienza, presenta
la ricetta per instaurare un unico governo mondiale, un’impresa che,
anche nell’arco di più generazioni, prevede il reclutamento degli
individui e l’allestimento delle istituzioni che occorrono per
costituire il “direttorato” mondiale di “un nuovo ordine
mondiale”.
A Wells non interessa avversare il fascismo o il comunismo perché
questi due fenomeni sono da lui reputati solo degli esperimenti del
“nuovo ordine”, o sue espressioni immature, che saranno superati dal
nuovo ordine fondato sulle sue idee.
“
La Cospirazione Aperta ha un’unico scopo, che non è né di destra né
di sinistra: la distruzione dello stato nazionale sovrano. Wells la
mette così: “Questa è la mia religione ... Questo libro espone nella
forma più piana e chiara possibile le idee essenziali della mia vita,
le prospettive del mio mondo. Gli altri miei scritti, con rare
eccezioni, non fanno che esplorare, sperimentare, illuminare, commentare
e infiorare la questione essenziale che cerco di mettere a nudo fino
alle sue fondamenta e di esporre inequivocabilmente ... Questi sono gli
scopi che mi guidano ed i creteri di tutto ciò che faccio ... è un
piano per tutti i requisiti umani”.
Wells espone i mezzi con cui conta
di raggiungere tre scopi ripugnanti, naturalmente in nome della necessità
di porre fine alla guerra ed alla povertà, e di “salvare” l’uomo
da sé stesso:
1)
Porre fine per sempre allo stato
nazionale e sostituirlo con un governo mondiale retto da un’élite
Atlantica: “
Wells poi spiega meglio: per porre
fine alla guerra
2)
Controllo demografico secondo i
limiti stabiliti da un “direttorato mondiale” creato dalla stessa élite.
I mezzi usati per limitare la crescita democrafica sono quelli della
“scienza” (eugenetica, sterilizzazione, e controllo delle nascite) e
il completo controllo economico da parte del “direttorato” sulla
generazione del credito e sulla distribuzione di cibo, acqua e
abitazioni.
La Cospirazione Aperta “si rivolge alla biologia per ... la
regolazione della quantità e della distribuzione controllata della
popolazione mondiale”. E senza un controllo di questo tipo l’umanità
è spacciata. Così, al posto del Bene Comune, come ad esempio auspicato
dalla Costituzione degli USA, Well propone una forma di welfare
selettivo in cui il direttorato mondiale elimina la crescita demografica
al fine di perfezionare la razza. Questa non è soltanto una necessità
materiale, spiega Wells, ma di natura più profonda giacché sotto
3) Eliminare per sempre “l’illusione” che l’uomo sia fatto ad immagine di Dio, e che come tale, abbia la capacità di compiere il bene. Piuttosto, sostiene Wells, l’uomo è un “animale imperfetto”: geloso, furioso, molto irrascibile, e “di cui non c’è fidarsi nell’oscurità”. “L’uomo è un animale malvagio”, afferma Wells, con una “comune disposizione ad essere stupido, indolente, abitudinario e protettivo”. Nell’uomo gli impulsi creativi sono ben più deboli “di quelli decisamente distruttivi”. Ribadendo che la natura umana è distruttiva Wells spiega: “Costruire è cosa lunga e laboriosa, comporta interruzioni e delusioni, mentre distruggere dà una forte eccitazione istantanea. Tutti sappiamo quanto piace il colpo risolutivo. Questi impulsi debbono essere controllati dal direttorato mondiale”.
Wells
giunge ad articolare la sua nuova religione in sei “requisiti
essenziali di base”:
“1. La completa ammissione, pratica oltre che teorica, della natura
provvisoria dei governi esistenti e della nostra subordinazione ad essi;
“2. La determinazione a limitare in ogni modo possibile la possibilità
che questi governi alimentino conflitti e impieghino individui e risorse
a scopo militare, e che essi interferiscano con l’instaurazione di un
sistema economico mondiale;
“3. La determinazione a sostituire alla proprietà privata, locale o
nazionale, del credito, dei trasporti e della produzione dei generi
essenziali, un direttorato mondiale responsabile che serva i fini comuni
della specie;
“4. Il riconoscimento pratico della necessità di controlli biologici
mondiali, ad esempio della popolazione e delle malattie;
“5. Assecondare un minimo di libertà individuale e di benessere nel
mondo;
“6. Il dovere supremo di subordinare la vita personale alla creazione
di un direttorato mondiale all’altezza di questi compiti e di
promuovere il progresso generale della conoscenza, della capacità e del
vigore dell’umanità”.
Nel
ricapitolare infine questi requisiti essenziali Wells attacca
esplicitamente la qualità essenziale dell’anima umana, quella qualità
che distingue l’essere umano dall’animale.
Sostiene infatti che gli adepti della Cospirazione Aperta “ammettono
che la nostra immortalità è condizionata e si colloca nella specie e
non nella nostra essenza individuale”.
Dopo aver letto
Una
continuità ininterrotta
Gli obiettivi principali della cospirazione di Wells, per sua
ammissione, sono “gli Stati Uniti e gli Stati dell’America
Latina”. In questi paesi, spiega Wells, “non è così radicato quel
guazzabuglio composto di tradizioni, di fedeltà, di classi
privilegiate, di patrioti ufficiali ... che è proprio delle comunità
della vecchia Europa”.
Anche
All’America Wells attribuisce
un’importanza impareggiabile
a motivo della sua crescente potenza economica. Per lui il Sistema
Americano di Economia Politica, la politica economica di Alexander
Hamilton, è il vero nemico della Cospirazione Aperta, e delle grande
finanza. Nel 1928 scrisse: “Le industrie americane non hanno più
alcuna giustificazione pratica per la protezione, la finanza americana
starebbe meglio senza di essa”, ma senza un successo della
Cospirazione Aperta, spiega, questo protezionismo persisterà
tenacemente.
Non c’è dubbio che le istituzioni create in America soprattutto
attorno a Yandell Elliott e Robert Strausz-Hupe, corrispondono
completamente alle specificazioni elencate da Wells per porre fine al
Sistema Americano. Alla scuola di questi due esponenti dell’eredità
della Confederazione Sudista, si formarono i personaggi che hanno deciso
gran parte della politica estera e strategica degli Stati Uniti
nell’ultimo trentennio.
Le istruzioni di Wells agli adepti della
sua “nuova religione”
continuano così:
“Attraverso speciali organizzazioni ad hoc, società per la promozione
della ricerca, centri studi della difesa, per la catalogazione mondiale,
per la traduzione di documenti scientifici, per la diffusione della
nuova conoscenza, il surplus delle energie degli aderenti alla
cospirazione aperta possono essere dirette verso fini completamente
creativi e si può costruire una nuova organizzazione mondiale” per
sostituire, ma inglobandole, “care vecchie istituzioni come
Scrivendo
“L’opera
politica della Cospirazione Aperta” scrive Wells, “va condotta su
due livelli impiegando metodi completamente diversi. La sua principale
idea politica, la sua strategia, è indebolire, dissolvere, incorporare
o superare i governi esistenti ... Benché un paese o un distretto
rappresenti una ripartizione inopportuna e sia destinata alla fine ad
essere assorbita in un sistema di governo più ampio ed economico,
questo non vuol dire che la sua amministrazione non debba essere
condotta intanto a cooperare con gli sviluppi della Cospirazione
Aperta”.
Quindi, continua Wells, nessuno dev’essere escluso dalla Cospirazione
Aperta, vuoi per motivi di classe, di attività o di nazionalità.
Piuttosto: “
Quando
Evidentemente questa cospirazione è oggi quanto mai viva, e il suo nome
è “globalizzazione”.
Michele
Steinberg