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Belli
e pericolosi: gli ingredienti dei cosmetici collegati al cancro al seno?
Di Karen
Barrow, 4 gennaio 2007
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alla pagina originale
Tradotto per www.disinformazione.it
da Stefano Pravato
Sin dalla più giovane età, le bambine riescono a mettere
mano alla borsetta dei trucchi della loro mamma, impasticciandosi la
faccia con rossetto, ombretto e mascara. E quando le ragazze crescono,
iniziano trattative diplomatiche con i propri genitori sul tipo di
trucco possono portare e quando. Tuttavia, tutti i genitori potranno
avere un nuovo argomento nel loro arsenale retorico per convincere le
proprie figlie a ritardare il viaggio al bancone dei cosmetici.
Un nuovo studio indica che le donne che iniziano a
truccarsi prima e in gran quantità possono aumentare il rischio di
sviluppare cancro al seno in età più avanzata.
“C’è un’evidenza crescente che dovremmo preoccuparci
particolarmente per l’uso dei cosmetici fatto da teenager e
bambini,” dice la dottoressa Janet Gray, professore al Vassar College
e autrice di un nuovo CD che sottolinea le prove che collegano certi
prodotti e materiali al rischio di cancro al seno.
Non allarmatevi, non è necessario svuotare tutta la borsa
dei cosmetici, dice la dottoressa Gray. I risultati della sua lista di
ricerche precedenti indica una forte correlazione per alcuni ingredienti
comuni dei cosmetici, ma non per tutti. Pertanto, un’utilizzatrice
consapevole di cosmetici può cercare di effettuare scelte più mirate,
quando si tratta di acquistare prodotti particolari.
Le insidie maggiori, sembra, sono costituite dagli shampoo
e da altri prodotti per capelli destinati alla comunità di afro
americani. Molti di questi prodotti contengono estratti di placenta, che
a sua volta contiene ormoni adulti, come gli estrogeni. E da molti anni,
si sa che gli estrogeni aumentano il rischio di cancro al seno. I
produttori affermano che questi estratti di placenta sono usati negli
shampoo per aiutare a irrobustire i capelli e ridurne le rotture.
“Potete recarvi in qualsiasi negozio e trovare shampoo che reclamano
estratti di placenta,” dice la dottoressa Gray.
Questi prodotti caricati di estrogeni, qualora usati in
grandi quantità da giovani ragazze possono anche provocare una pubertà
precoce, in sé stessa fattore separato che può influenzare il rischio
di cancro al seno.
Ma anche evitare questi particolari prodotti per la cura dei capelli può
non essere sufficiente. Oltre agli estrogeni, ci sono due sostanze
chimiche rinvenute comunemente in molti prodotti per la cura personale
che inducono qualche rischio—e non sono sempre chiaramente
etichettati.
I parabeni sono un gruppo di sostanze chimiche usati come
conservanti in molti prodotti per la cura personale, quali lozioni,
shampoo, creme solari, fondotinta e gel da bagno. Servono ad impedire la
crescita di batteri e altri organismi nella confezione, ma agiscono
anche come estrogeni deboli. In alcuni studi, l’esposizione ad
estrogeni ambientali, per esempio i parabeni, è stata associata a un
maggiore rischio di cancro al seno.
L’altro gruppo di sostanze chimiche, ftalati, può essere
presente nei prodotti per unghie e capelli, e include i gel, le mouss e
gli spray per capelli, nonché le creme e le lozioni per la pelle.
Queste sostanze chimiche sono usate per favorire l’assorbimento del
prodotto d parte della pelle, ma sono stati associati ad alcuni difetti
alla nascita e al cancro. Come i parabeni, anche questi sembrano
alterare gli ormoni naturali del corpo, il che, a sua volta, può
aumentare il rischio di cancro al seno.
Estrogeni, ftalati e parabeni possono depositarsi nei
tessuti nel tempo e lentamente alterare le cellule sane. La dottoressa
Gray suggerisce che questo sia il motivo per cui le teen-ager e le
adolescenti sono le più suscettibili ai loro effetti dannosi in quanto,
dopo anni di utilizzo, ci può essere danno cumulativo.
“L’adolescenza è il periodo in cui il seno si sviluppa, e pertanto
si tratta chiaramente di un periodo in cui l’esposizione c’entra
nello sviluppo del cancro al seno 20/30 anni dopo,” dice la dottoressa
Gray.
Per fortuna, alcune compagnie hanno iniziato a fare passi
decisi nel rimuovere queste sostanze chimiche dai loro prodotti. OPI,
Orly e Sally Hansen, per esempio, hanno tolto i ftalati da tutti I loro
prodotti per unghie. E molte altre grandi aziende cosmetiche stanno
seguendo le loro mosse.
“La riformulazione per rimuovere le sostanze chimiche pericolose è
molto meglio che discettare su quanto sia OK usare queste sostanze nei
lucidi per unghie,” dice Jeanne Rizzo, un’infermiera professionale
ed executive director del
Breast Cancer Fund (fondo per il cancro al seno) che ha sede a San
Francisco.
La dottoressa Gray assegna un piccolo compito per casa:
scoprire quali sono i prodotti più sicuri da usare. Alcuni siti web,
come www.safecosmetics.org, elencano quelle aziende che hanno promesso
di rimuovere queste sostanze chimiche dai loro prodotti. Inoltre,
cercate di usare minor makeup e lozioni per diminuire l’esposizione e
forse abbassare la quantità di sostanze chimiche che si depositeranno
nel vostro corpo nel tempo.
“Non è che ogni volta che vi mettete il rossetto ciò provochi il
cancro”, dice la dottoressa Gray. “Ma è l’effetto cumulativo di
anni di rossetto, lozioni e altri rischi ambientali.”
Inoltre, educate i teen-ager e i bambini sulle ragioni per cui mettersi
troppo makeup o usare troppi prodotti per la cura dei capelli possa
essere pericoloso.
“Il makeup è una parte della nostra cultura,” dice la dottoressa
Gray. “Ma se intendete farne uso, siate consapevoli che state
inserendo sostanze chimiche nel vostro corpo.”